mercoledì 24 settembre 2025

Un anello nella bassa Valcanale, attraversando borghi e contrade con splendide visuali sulle loro "Dolomiti".

 🥾 Dislivello: circa 400 metri         ⌚ Durata: 3 ore e mezzo         📏Lunghezza: 11 chilometri

Località Canmare e Monte Redondo.

La partenza dell'anello escursionistico avviene a Marinoni, frazione del Comune di Ardesio, a cui appartiene tutto il territorio attraversato durante l'itinerario. La prima parte dello stesso, che porta alla splendida sella di Bani, viene descritta nel post precedente a questo, a cui si rimanda per tutti i dettagli: https://dislivellozero.blogspot.com/2025/09/in-cammino-lungo-la-storica-mulattiera.html.

Monte Secco, Cima Fop e, in primo piano, il Corno Negro.

Di seguito si descrive la seconda parte dell'escursione: dal campo sportivo di Bani si scende lungo via Case Nuove, al cui termine si gira a destra su via Bani. Siamo sulla carrozzabile che, in meno di due chilometri e con due tornanti, si collega al fondovalle. Il traffico veicolare è scarsissimo e l'asfalto permette di camminare gustandosi tranquillamente il bel panorama sulle vette dolomitiche della Valcanale.

L'incrocio con la provinciale e la strada forestale che scende al torrente.

In una ventina di minuti da Bani, si giunge all'incrocio con la provinciale che risale la valle (885 m circa). Dalla parte opposta del crocevia, una strada forestale, con fondo cementato ed indicazione per la Falesia Val Las, scende in direzione del torrente Acqualina. Al primo bivio si svolta a sinistra, seguendo le indicazioni per Albareti. Al bivio successivo, da cui basterebbero pochi minuti per raggiungere e visitare questa suggestiva frazione, si prende invece a destra, seguendo le indicazioni per Ardesio.

Balsamina di Balfour nel bosco del torrente Acqualina.

Siamo sul sentiero CAI n. 220 che, dalla parte opposta,risale al rifugio Alpe Corte. In breve si raggiunge e si attraversa il torrente, camminando su un ponte recentemente realizzato con il contributo regionale (810 m-un quarto d'ora dall'incrocio con la provinciale). Dopo una breve risalita si tiene la sinistra, trascurando la deviazione che sale in Val del Las. Rimaniamo qui sul sentiero CAI n. 220, che  costeggia la sponda orografica sinistra del torrente Acqualina permettendo belle visuali sui borghi di Albareti e Rizzoli. 

Rizzoli dal sentiero CAI n. 220.

Percorriamo un tratto in falsopiano per una ventina di minuti, fino a superare un breve strappo in salita che ci conduce sullo sterrato di una larga strada forestale. Si tiene la sinistra e, immediatamente. si intravede la traccia di un sentiero che pianeggia a sinistra, mentre la forestale sale diritta. Si abbandona la forestale e si percorre il sentiero che, in un quarto d'ora, porta alla splendida località Canmare.

In vista della cascina si scende nel prato, seguendo una traccia...

In vista della cascina si scende nel prato, seguendo una traccia che ne sfiora il lato sinistro e costeggia il boschetto di latifoglie. In breve il sentierino si trasforma in una mulattiera, che entra tra la vegetazione per portare sulla sponda sinistra del torrente (750 m. circa- poco più di un'ora dall'incrocio con la provinciale). Si attraversa il ponte e, sulla riva opposta si incontrano i resti dell'antica calchera di Marinoni, una fornace a cielo aperto utilizzata in passato per produrre calce viva o carbone vegetale. Per completare l'anello, ci resta soltanto la breve risalita verso la frazione di Marinoni. Raggiunto il sedime della provinciale, il parcheggio di partenza resta sulla destra. 

Il torrente Acqualina.

Altre note:

Data dell'escursione: 17-09-2025 - Parzialmente nuvoloso.
Punto di partenza: Per raggiungere la frazione di Marinoni si deve percorrere la provinciale della Valle Seriana fino al bivio di Ponte Nossa dove, invece di girare a destra per i tornanti che portano a Clusone, si prosegue diritti sulla provinciale 49, in direzione di Valbondione. Appena superato l'abitato di Ardesio, in località Ponte Seghe, si devia a sinistra seguendo le indicazioni per la Valcanale. La strada guadagna subito quota con alcuni tornanti e, dopo due chilometri dall'ultimo bivio, raggiunge Marinoni. Gli stalli per parcheggiare l'auto sono sulla sinistra, accanto la fermata dell'autobus.

Dislivello e lunghezza dell'itinerario: circa 400 metri di dislivello per una percorrenza totale di undici chilometri. 
Durata: Per percorrere l'intera escursione servono tre ore e mezzo, al netto delle soste. 

Campanula selvatica ai bordi del sentiero CAI n. 220.

Monumento partigiano a Marinoni: Al termine dell'escursione merita una sosta di riflessione il monumento partigiano situato in localita Piosa (o Piozza) eretto in tempi recenti in memoria di tre partigiani. Fu questo uno degli episodi più controversi della guerra civile, perchè l'esecuzione tramite fucilazione avvenne in seguito ad una sentenza emessa da un processo partigiano. Anche la dedica incisa sul monumento non chiarisce la complessità dei fatti avvenuti, limitandosi a definirlo un assassinio a tradimento. A coloro che intendono approfondire l'argomento, consiglio la lettura del volumetto intitolato "Piombo Fraterno-L'esecuzione di Angelo del Bello (Mino)", scritto dallo storico Angelo Bendotti e pubblicato da Il Filo di Arianna.

Monumento partigiano in località Piosa.

Altre escursioni in zona: Nel mio blog, oltre alla descrizione della parte iniziale di questo anello, trovate il dettaglio di un'altra escursione che esplora la bassa Valcanale, partendo dal borgo di Albareti e arrivando al laghetto di Valcanale. Di seguito si riporta il relativo link: 
Cartografia: La traccia di questa escursione (a parte la deviazione per Foppa ed il tratto finale da Canmare a Marinoni) è evidenziata sulla Carta escursionistica del Sentiero delle Orobie Orientali-scala 1:25.000, realizzata dal CAI di Bergamo e disponibile nelle librerie e cartolerie della Provincia, al prezzo di 10 euro. 

Il Monte Secco dai pascoli di Canmare.




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