venerdì 12 gennaio 2018

Dalla funicolare di San Vigilio, rilassanti passeggiate alla portata di tutti, con vista sul mondo.

Quasi tutti conoscono la funicolare che dalla centrale via Vittorio Emanuele, sale al Mercato delle Scarpe, nella parte alta di Bergamo.     Pochi però sanno che in città esiste una seconda funicolare, che da Colle Aperto porta a San Vigilio, a quasi 500 metri di quota, e che può diventare punto di partenza di gradevolissime passeggiate all'interno del Parco regionale dei Colli di Bergamo.
Città Alta ripresa dalla stazione di arrivo della funicolare di San Vigilio.
La prima funicolare fu realizzata, sul finire del XIX secolo, per togliere dall'isolamento il vecchio borgo collinare collegandolo con il nuovo e vivace nucleo urbano di Bergamo bassa, al tempo in piena fase di sviluppo economico e sociale.      La seconda funicolare rappresentò invece, agli inizi del 1900, il fulcro di un progetto, attuato da una società privata, per stimolare una più rapida urbanizzazione della zona circostante il colle di San Vigilio.     Il tentativo non ebbe successo (per fortuna!) ma consegnò all'Amministrazione Pubblica un piccolo gioiello che è stato ripristinato e reso fruibile nel 1991 e che consente di superare in pochi minuti un dislivello di 90 metri con pendenze che vanno da 10 al 22%.
Vista sul Monte Rosa da San Vigilio
 Dalla stazione di arrivo del colle di San Vigilio, partono una serie di brevi itinerari che l'A.T.B. (Azienda Trasporti Bergamo) descrive in un sintetico pieghevole, gratuitamente a disposizione degli interessati all'ingresso della stazione di partenza della funicolare stessa.     Sono passeggiate alla portata di tutti, che offrono l'opportunità di scoprire itinerari e vedute inusuali, di grandissimo fascino.     La principale attrattiva è rappresentata dai resti del Castello di San Vigilio, situato in uno dei punti più alti e panoramici di Bergamo.
Un torrione del Castello di San Vigilio
Il colle di San Vigilio è sempre stato considerato una porta di accesso strategica alla città.    Dalla sommità era possibile infatti controllare un'amplissima porzione di territorio bergamasco: dalla vicina cima del Monte Bastia alla piana del Lemine (ora Almenno); dalla corona delle Prealpi Orobie alla val di Breno (ora Paladina, Valbrembo e Sombreno).     Non stupisce quindi che, sin dal VI secolo, fu pensato di realizzarvi una fortificazione idonea all'avvistamento di eventuali truppe nemiche e che, nel 1166, il Consiglio Comunale di Bergamo decise di insediarvi un vero e proprio castello  che, con il passare dei secoli, fu utilizzato ed ingrandito prima dai Visconti di Milano e, successivamente, dalla Repubblica Veneta.
Zoom sul Monastero di Astino
Dotata di quattro torrioni, cannoniere e feritoie, la fortezza fu oggetto di numerose dispute e conseguenti passaggi di mano.     Gli stessi, suggestivi panorami che ancora oggi possiamo godere, furono scrutati, oltre che dalle sentinelle della Serenissima, anche da truppe spagnole, francesi ed austriache.      Queste ultime operarono un graduale smantellamento dell'edificio, i cui resti furono poi abbandonati dalle funzioni militari per essere acquistati, alla fine del secolo XIX, dalla famiglia Solegaroli, azionista di maggioranza della società proprietaria della funicolare.      I Solegaroli vi insediarono un ristorante che, probabilmente non ebbe gran fortuna, ma consentì di rendere agibile la scalinata d'accesso ed i camminamenti interni, prima della vendita al Comune di quanto rimaneva del manufatto.     A partire dagli anni '60, le rovine del castello sono accessibili al pubblico.
Il Canto Alto da San Vigilio
Info varie:
La funicolare: La stazione della funicolare per San Vigilio si trova negli immediati pressi della Porta di Sant'Alessandro, poco oltre Largo Colle Aperto.    Le corse si alternano ogni quarto d'ora.    Il biglietto di sola andata costa 1.30 € e si può acquistare tramite l'obliteratrice automatica della stazione  stessa, oppure all'edicola di Largo Colle Aperto.
Arriva la funicolare...
Gli itinerari proposti dal pieghevole dell'A.T.B.: Sul pieghevole vengono descritti quattro itinerari, tutti con dislivello trascurabile e di breve o brevissima durata.    Si tratta di rilassanti passeggiate su asfalto, alla scoperta di angoli caratteristici e spettacolari vedute panoramiche.    Uno degli itinerari propone di tornare verso Città Alta percorrendo in discesa l'acciottolato della caratteristica scaletta dello Scorlazzone.     Le scalette di Bergamo rappresentano una tra le più belle peculiarità culturali e paesaggistiche della città.     Acciottolate e fiancheggiate da muretti a secco, nel passato venivano usate dai contadini per spostarsi da un terrazzamento coltivato all'altro, o dagli altri abitanti, come scorciatoie per raggiungere più velocemente le diverse destinazioni.    Il pieghevole dell'A.T.B. è scaricabile da questo link: www.atb.bergamo.it/it/viaggia-con-noi/turismo-a-bergamo/funicolari.

Il pieghevole distribuito dall'A.T.B.

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