mercoledì 11 ottobre 2023

Alla scoperta della "Galleria Presolana", che unisce la Valle del Papa alla Val dei Mulini.

 🥾 Dislivello: circa 530 metri   ⌚ Durata: poco meno di 4 ore    📏Lunghezza: oltre 7 km

Ultimi passi in Val dei Mulini.

Dall'antico nucleo agricolo di Rusio si percorre la selvaggia Valle del Papa, fino ad attraversare, ad oltre 1.300 metri di quota, un tunnel scavato nella roccia che sbuca sugli strapiombi boscosi della pittoresca Valle dei Mulini, che si percorre in discesa, accanto ad un vivacissimo torrente, per tornare alla suggestiva frazione di partenza.

La chiesetta di Rusio.

Dal parcheggio di Rusio (921 m-nelle note tecniche trovate i dettagli per arrivarci) si raggiunge il piccolo borgo, salendo un bel acciotolato che porta alla visibile chiesa di San Giacomo ed all'unica piazzetta del paese. Tenendo la sinistra si supera la gelateria Fiocco di neve e. poco oltre si incontra un bivio segnalato (dieci minuti dalla partenza), dove si prende a sinistra, in direzione di Denzil.

Il secondo bivio, con l'indicazione per la Valle del Papa.

Il selciato della carrareccia sale ripidamente, portando ad un altro bivio. Si tiene la sinistra, seguendo la direzione per Valle del Papa-Cornetto, indicazione che seguiremo per gran parte della salita. Subito la traccia si riduce a sentiero. Dopo pochi minuti un ulteriore bivio è opportunamente segnalato. Si prosegue la salita in un bel bosco misto, con iniziale prevalenza di latifoglie. Guidati dai bolli bianco-rossi, proseguiamo tra la vegetazione che, occasionalmente, offre finestre con vista su Bratto. La denominazione della valle che stiamo percorrendo ricorda probabilmente Papa Pio XI, che aveva coltivato la passione per l'alpinismo fin dai tempi in cui era un giovane sacerdote. Brianzolo di Desio, Achille Ratti scalò la Presolana Occidentale insieme a Carlo Medici, la guida alpina locale protagonista della prima ascensione del massiccio. Era il 4 ottobre 1988 e negli anni successivi il futuro Papa del Concordato percorse le pareti calcaree della Presolana almeno un'altra decina di volte. Partiva dal centro di Castione e, facilmente, attraversava questa valle per giungere in quota.

Campanula soldanella nei boschi della Valle del Papa.

A mezz'ora circa dalla partenza arriviamo all'ennesimo bivio segnalato. Ci inoltriamo in un boschetto di noccioli selvatici, circondati da un'abetaia che si infoltisce man mano si procede a salire. Al bivio successivo si tiene la sinistra e si attraversa un tratto in cui la vegetazione è molto compatta. Dopo qualche minuto grazie anche ai resti di una vecchia frana, si rivede uno spicchio di cielo ed una parziale vista sul fondo valle e sul parco naturalistico del Monte Varro. 

Uno sguardo al monte Varro.

Con l'aiuto di alcuni ometti di pietra si risale la traccia, superando un bivio dove si tiene la sinistra, ignorando la deviazione a destra che ci farebbe scendere a Bratto. A poco più di un'ora dalla partenza si incontra un edificio di Uniacque, dove transitano le tubazioni che incontreremo anche nella galleria che unisce la Valle del Papa a quella dei Mulini.

Alla radura della Baita di Val di Papa, che si nasconde dietro un imponente faggio.

Si attraversa un tratto di fittissima abetaia fino a giungere alla base della radura che culmina alla Baita di Val di Papa (1300 m circa) che raggiungiamo in breve seguendo le divagazioni ben tracciate del sentiero che fiancheggia l'area a pascolo. Alla baita troviamo le indicazioni per raggiungere la galleria. Teniamo quindi la sinistra, prima pianeggiando e poi in leggera salita. 

Poco prima della galleria, una bella visuale su Castione.

In una ventina di minuti dalla baita ci ritroviamo di fronte all'imbocco del tunnel (circa 1350 m-un'ora e quaranta minuti dalla partenza).  Sopra l'ingresso campeggia un grosso bollo giallo. Tale segnaletica ci accompagnerà fino all'incrocio con il sentiero CAI n. 318. La galleria è breve (50-60 metri) ma bassa. Il camminamento è difficoltoso, a causa delle tre tubazioni semi-interrate poste alla base della galleria. Si raccomanda di munirsi di una pila tascabile o di farsi luce con la torcia in dotazione al proprio cellulare.

Ingresso della Galleria Presolana.

Dall'altra parte ci aspetta un lungo tratto in falsopiano, che costeggia gli scoscesi versanti boscosi che precipitano verso la Valle dei Mulini. La traccia tiene la destra e segue i contorni delle dirupate rocce della Pisterla. Nel primo tratto si incontrano un paio di punti un po' esposti, che meritano attenzione. Poi la traccia, segnalata dai bolli gialli, rimane nel bosco misto. 

La cima della Pisterla dall'uscita della galleria.

Dopo circa quaranta di minuti dalla galleria si sente nettamente la voce del torrente e lo sguardo viene catturato da una serie di tubazioni sospese a scavalco sulla Valle dei Mulini. Sono le tubazioni che hanno incanalato l'acqua della sorgente Mesclusa. Questa fonte si trova più in alto, oltre i 1500 metri di quota, nei pressi della Malga Presolana. Insieme ad altre sorgive di minore portata, venne "direzionata", intorno alla metà del secolo scorso, per portare acqua agli abitati dell'arida conca di Castione. La sorgente Mesclusa è considerata un piccolo miracolo geologico in quanto la sua acqua, che sgorga dalle rocce calcaree della Presolana, tramite un tortuoso percorso sotterraneo, sfocia 30 chilometri oltre, nel lago d'Iseo, nei pressi di Lovere.

Le tubazioni a scavalco sulla Val dei Mulini.

Siamo sul sentiero CAI n. 318. A destra si salirebbe alla Malga Presolana e, ben più su, alla Grotta dei Pagani. Noi voltiamo decisamente a sinistra, per tornare a Rusio. Ci aspetta una lunga discesa, tenendosi a destra dei meandri incassati del torrente e nella frescura di una compatta abetaia. Dopo una buona mezz'ora si incontra un bivio non segnalato. A destra si scende ai bordi del torrente. Noi proseguiamo diritto.

Il torrente della Val dei Mulini.

Venti minuti dopo si supera il bivio che porterebbe a malga Bares. Servono altri dieci minuti per arrivare ad un guado che ci fa attraversare il corso d'acqua e precede un divertente tratto di sentiero tracciato direttamente nel greto del torrente. Fra giochi d'acqua, cascatelle e pozze cristalline, pinnacoli di roccia che bucano la vegetazione e scavalcando tronchi caduti di traverso sul sentiero, si giunge finalmente nella zona delle falesie attrezzate, che contano numerose vie di arrampicata.

Evoluzioni su una falesia della Val dei Mulini.

Dopo aver ammirato le evoluzioni dei free climber, si prosegue in piano, sempre a stretto contatto con le limpidissime acque del torrente. Si supera un ponte in legno ed un successivo bivio (a destra si salirebbe alla suggestiva chiesetta di San Pietro) arrivando infine al "Puntesèl", un antico ponticello in pietra che rappresenta la porta d'ingresso a questa splendida valle. Poco oltre la traccia si perde in un ampio sterrato che conduce ad un bivio dove è indifferente tenere la destra o la sinistra. Le indicazioni per il parcheggio sono comunque molto evidenti. In meno di mezz'ora dalla prima falesia si giunge quindi al punto di partenza.

Una pozza del torrente della Val dei Mulini.

Note tecniche:

Data dell'escursione: 08-10-2023 - Sereno, visibilità ottima. Caldo, anomalo per il periodo.
Punto di partenza dell'escursione: La piccola e suggestiva contrada di Rusio, frazione di Castione della Presolana, che
dista circa 43 km dal centro di Bergamo, percorribili in poco meno di un'ora d'auto. Dalla città si percorre la statale 671 della Val Seriana fino al bivio di Ponte Nossa, dove si volta a destra, seguendo le indicazioni per Clusone e Schilpario. Arrivati nell'abitato di Castione si prosegue sulla provinciale fino in pieno centro, dove si trova, sulla sinistra, l'indicazione per Rusio. Si entra in via De Amicis e si volta subito a destra, imboccando via San Rocco che, più avanti, si trasforma in via Rusio. Dopo un chilometro e mezzo dal centro di Castione, si trova un ampio parcheggio sulla destra.
A Rusio il parcheggio si paga?: Il parcheggio attrezzato è a pagamento. Un cartello (non chiarissimo) comunica che l'obbligo di pagamento (5 euro per tutto il giorno, a partire dalle ore 8:00) riguarda i giorni festivi e prefestivi. Inoltre è d'obbligo il pagamento anche per i giorni feriali dei mesi di luglio ed agosto e dal 20 dicembre al 6 gennaio, in occasione delle festività natalizie.  La nostra esperienza in questo parcheggio è stata la seguente: siamo arrivati alle 7:45. Il pagamento con le carte di credito veniva sistematicamente rifiutato (ci hanno provato anche altri tre escursionisti). Il parcometro non accetta banconote. Raccolti a fatica cinque euro di moneta, abbiamo dovuto aspettare che scattassero le ore 08:01 sull'orologio del parcometro per poter ricevere la ricevuta da esibire sul cruscotto. Se avessimo voluto partire prima, si doveva rischiare la multa?!

Cerfoglio selvatico nei boschi della Valle del Papa.

Dislivello e lunghezza dell'itinerario: circa 530 metri di dislivello per una lunghezza totale di poco più di sette chilometri. 
Durata: Per percorrere l'intero anello sono necessarie poco meno di quattro ore, escluse le soste.
Il borgo di Rusio: merita sicuramente una visita. Si tratta infatti di uno dei pochi aggregati rurali dell'alta valle così ben conservati. Il nucleo centrale ha una struttura tipica delle antiche contrade contadine, raccolto attorno ad una piazzetta che risale al XVI^ secolo ed alla chiesetta consacrata a San Giacomo. Per i golosi si suggerisce una sosta alla gelateria Fiocco di Neve che, tra i suoi prodotti, propone anche un gelato realizzato utilizzando esclusivamente latte di capra. Per saperne di più: https://www.valseriana.eu/ospitalita/gelateria-fioccodineve.

Il lungo traverso sui dirupi della Val dei Mulini.

Altre escursioni in zona: In questo blog viene proposta un'altra escursione con partenza da Rusio. Percorre la Valle dei Mulini in salita, fino ad arrivare alla Malga Presolana. L'anello si chiude percorrendo il sentiero CAI n. 317, che transita dalle Malghe Campo e Pozzetto, prima di rientrare a Rusio. Il link è il seguente: 
https://dislivellozero.blogspot.com/2020/08/dal-canyon-della-valle-dei-mulini-ai.html
Cartografia: L'anello percorso da questa escursione non è tracciato sulle carte escursionistiche più recenti. Se ne intuisce la traccia soltanto sulla "vecchia" cartina n. 104 della Kompass (Foppolo-Valle Seriana), in scala 1:50.000.

Ostacoli lungo il sentiero che scende la Val dei Mulini.