domenica 27 febbraio 2022

L'incanto della Val Brembilla dal percorso ciclo ippico pedonale che unisce Gerosa a Blello.

Da 25 anni il Gruppo sentieri amici della storia di Val Brembilla effettua attività per valorizzare il territorio della Valle.  Ha recuperato e riattivato antichi sentieri, gestisce una pagina su Facebook nella quale riporta foto e documenti storici ed ha realizzato una cartina dei sentieri che consente di scoprire angoli poco conosciuti ma ricchi di suggestioni.

Il monte Sornadello da Prato Aroldi.

L'escursione qui proposta, che parte dal parcheggio di via Papa Giovanni XXIII (760 m s.l.m.) a Gerosa, è definita come percorso ciclo-ippico-pedonale ed è fattibile da chiunque abbia un minimo di allenamento nelle gambe.    Dal parcheggio, continuando a piedi lungo la stessa via, si arriva al termine della strada asfaltata, dove si trovano indicazioni segnaletiche ed una breve discesa su selciato che porta all'incantevole e minuscolo borgo dei Mulini (750 m).

Scendendo ai Mulini.

Per secoli questa località ha rappresentato il cuore dell'attività produttiva di Gerosa.   Oltre a quattro ruote di mulino, alimentate dall'acqua corrente di una seriòla, era attivo anche un maglio utilizzato da un fabbro ed un frantoio, che ricavava dalle noci l'olio utilizzato per alimentare lumi e lucerne. 

Tratto della mulattiera che porta al Santuario della Foppa.

Dai Mulini si passa sul ponte in pietra e si procede, praticamente in falsopiano, su una mulattiera molto ben tenuta.   Ad un bivio si tiene la sinistra (segnaletica indicante il Santuario della Foppa) e, usciti dal rado bosco, si gustano belle vedute su Gerosa ed i monti circostanti.  Superate alcune cascine, si sbuca su un soleggiato pianoro erboso, sotto il quale compare il Santuario che si raggiunge dopo circa 15 minuti di cammino dai Mulini.

Il Santuario della Madonna della Foppa.

Dall'edificio religioso la traccia prosegue sul selciato scendendo rapidamente, con un paio di tornanti, nei prati della località Fràsen, fino a superare un'antica santella ed inoltrarsi nel bosco.   Si guada un torrentello e si giunge ad un ponte in pietra che rappresenta il punto più basso del percorso (circa 640 m di quota-tre quarti d'ora dalla partenza).   Inizia ora una lenta risalita nel bosco che porta ai prati soleggiati antistanti il piccolo borgo di Grumello (circa 680 m) e successivamente, lungo una carreggiata asfaltata, a quello di Musita (circa 690 m-circa un'ora dalla partenza).

Il borgo di Grumello. Sullo sfondo il Sornadello.

Si prosegue ora sull'asfalto di una strada veramente poco battuta, fino ad arrivare alle case di Ghisalerio, una delle tre frazioni che compongono il Comune sparso di Blello che, con i suoi 70 abitanti, è l'Ente Locale meno abitato della bergamasca.  Superato il borgo, si raggiunge la provinciale che sale dalla Valle Imagna.  Svoltando a destra, la si percorre brevemente in salita, fino a raggiungere i primi edifici dove una palina segnaletica ci fa svoltare a sinistra, su una storica mulattiera che in una ventina di minuti di faticosa salita ci porterà alla Chiesa dell'Annunziata (955 m-un'ora e tre quarti circa dalla partenza).

Lavori in corso alla Chiesa dell'Annunziata, sopra Blello.

Posto sulla dorsale che divide la Valle Imagna dalla Val Brembilla, questo luogo accoglie, oltre alla Chiesa, anche il campanile, la canonica ed un paio di edifici ristrutturati secondo i canoni dell'architettura rurale del territorio. L'ambiente è suggestivo e merita una sosta, come la breve passeggiata che conduce al piccolo cimitero alpestre posizionato ai bordi del sentiero che conduce a nord, in direzione della lontana testata della Val Imagna. 

Il massiccio del Cancervo visto dai pressi della chiesa di Blello.

Per completare l'anello si deve prendere la traccia indicata dalla palina segnaletica posta sul lato opposto del campanile che indica la direzione per il Canto del Ronco.  Si calpesta l'asfalto per alcuni minuti, ammirando il panorama che a sinistra si allarga fino al massiccio del Cancervo mentre di fronte risaltano i profili dei monti Sornadello e Foldone.

Canto del Ronco.

Al primo tornante si abbandona la strada e si segue la mulattiera, che scende ripida nel bosco precipitando sul grumo di case che compongono il Canto del Ronco (840 m circa-venti minuti dalla Chiesa dell'Annunziata) e sulla sottostante carreggiabile asfaltata.   Si gira a sinistra e si cammina sulla strada che unisce Blello a Gerosa per un buon quarto d'ora, fino a giungere ad un bivio.   Sulla destra una strada privata dotata di sbarra per limitare l'accesso alle auto porta in località Prato Aroldi (800 m circa-40 minuti dalla Chiesa dell'Annunziata). Questa piccola contrada è situata in una splendida posizione panoramica e merita una visita per gli edifici ristrutturati nel pieno rispetto delle originarie caratteristiche architettoniche.

Prato Aroldi.

Si prosegue poi sul sentiero che entra nel bosco.   Ad un bivio si tiene la destra e, continuando a scendere, si transita sopra i prati che circondano il Santuario della Foppa.   Dopo circa mezz'ora di cammino da Prato Aroldi si arriva ai Mulini e quindi al parcheggio di Gerosa.

Campanelle del bosco tra Prato Aroldi e i Mulini.

Info tecniche:

Data dell'escursione: 25-02-2022 - tempo bello.
Partenza: Parcheggio pubblico di via Papa Giovanni XXIII, posto a lato dell'ex-municipio di Gerosa, che si raggiunge risalendo la statale della Valle Brembana sino ai ponti di Sedrina. Si devia quindi a destra sulla S.P. n. 24, seguendo le indicazioni per Brembilla-Gerosa.  Si risale tutta la Val Brembilla sino alla deviazione che, facendoci svoltare a sinistra, ci porta nell'abitato di Gerosa.  Dalla città sono una trentina di chilometri, percorribili in circa quaranta minuti. 
Dislivello e lunghezza dell'itinerario: circa 350 metri di sola salita. L'anello è lungo quasi dieci chilometri.  
Durata: Per percorrere l'itinerario descritto servono circa 3 ore e mezza.
Altre note: Si può parcheggiare anche negli immediati pressi dei Mulini (sosta con disco orario per un massimo di 4 ore).  In questo modo si camminerà, tra andata e ritorno, quindici/venti minuti in meno. 

Particolare edificio ai Mulini.

Altri suggerimenti:  Consiglio caldamente di approfittare della presenza in valle per dotarsi della Carta dei sentieri della Valle Brembilla realizzata dai volontari del Gruppo sentieri-Amici della Storia Val Brembilla.   Si può acquistare negli uffici della Pro-loco di Brembilla (aperta il lunedì dalle 10 alle 12) o presso l'edicola-cartolibreria Salvi Silvestro, in via Roma 53, sempre a Brembilla (nei giorni feriali apre alle 6:30, la domenica alle 7:00).   Il costo della cartina è di 3 €.

Primule sul muretto a secco che delimita la mulattiera per il Sentiero della Foppa.

Altre escursioni in zona: In questo blog potete trovare altre tre escursioni che percorrono i crinali della Val Brembilla. I link di collegamento sono i seguenti:
- https://dislivellozero.blogspot.com/2021/05/lanello-del-monte-sornadello-cavallo.htm 
- https://dislivellozero.blogspot.com/2017/05/da-catremerio-al-pizzo-cerro-ed-al.html     
- https://dislivellozero.blogspot.com/2017/01/da-blello-ai-tre-faggi-una-passeggiata.html

L'itinerario evidenziato in un estratto della carta dei sentieri
della Val Brembilla. 
 Si ringrazia per la concessione.




martedì 8 febbraio 2022

Una tranquilla passeggiata sui colli che dividono Villa di Serio da Scanzorosciate

Sul crinale che comprende i Monti Bastia e Roccolo è possibile effettuare tranquille passeggiate di breve durata e ridotto dislivello, utili per coloro che devono rifarsi la gamba o che hanno poco tempo a disposizione.

La chiesetta degli Alpini posta sulla cima del Monte Bastia.

L'escursione proposta parte da via Valeria, a Villa di Serio (300 m circa - nelle note tecniche le indicazioni per arrivarci).  Il sentiero percorre un'antica mulattiera denominata "Carrezzola" e dista pochi passi dal piccolo parcheggio di via Valeria.   Sulla sinistra della strada, all'altezza di una santella, si trova infatti un ponticello in cemento che supera il rio Capla.    La traccia è anche contrassegnata con il n° 509 del CAI e sale dolcemente i pendii coltivati, inoltrandosi successivamente in un bosco ceduo posto a monte delle cascine Fontana e Frana.

Il punto di partenza della passeggiata.

Con dolce pendenza si resta tra gli alberi, ammirando il sottobosco fiorito, fino a giungere all'ombrosa forcella del Cagnolo (412 m - circa 40 minuti dalla partenza) dove il sentiero si biforca.   A sinistra si dirige verso il Misma, distante oltre 3 ore di cammino.   La nostra passeggiata svolta invece a destra, seguendo l'indicazione che porta al Monte Bastia. 

 I prati della forcella del Cagnolo.

Il sentiero si trasforma in un largo sterrato, che percorre tutto il crinale.   Dopo un primo tratto in salita si affrontano alcuni saliscendi fino ad uno strappo che raggiunge la vicina cima del Monte Roccolo (462 m, punto più alto del percorso - poco più di venti minuti dalla forcella del Cagnolo).    Lungo tutto il crinale si nota che i versanti esposti a nord sono ricoperti di boschi, mentre in quelli a sud sono presenti aziende agricole che coltivano i vitigni dai quali si ricava il celeberrimo Moscato di Scanzo, un vino dolce a denominazione controllata e garantita che possiede una storia antichissima e che è considerato una vera perla enologica.

Nei pressi della cima del Monte Roccolo.

In leggerissima discesa, si cammina per un altro quarto d'ora, fino a giungere alla bella chiesetta degli Alpini che domina la vetta del Monte Bastia (424 m-quasi un'ora e mezza dalla partenza), prima asperità del lato orografico sinistro della Valle Seriana.   Con cielo terso il panorama verso la pianura ed i colli di Bergamo è molto ampio.   Il ritorno avviene seguendo il medesimo tracciato, facendo attenzione agli incroci con le mountain bike, molto numerose in questa zona.

Primule ai lati della mulattiera Carrezzola.

Info tecniche:

Data dell'escursione: 05-02-2022. Foschia persistente con pallide occhiate di sole giusto al termine della passeggiata.
Partenza dell'itinerario: Dal centro di Bergamo ci si dirige verso la Valle Seriana, imboccando la SP 35. La si percorre per circa 5 chilometri, fino a prendere l'uscita per Villa di Serio.  Si transita per via Cavalli e via Carrara, si gira a sinistra su via Masciarelli e, poco dopo, si prende a destra per via Valeria.    A lato di alcune villette, sempre sulla destra, si trova un parcheggio a pettine.  Sette chilometri dal centro di Bergamo, percorribili in meno di un quarto d'ora.

Azienda agricola lungo il percorso.

Dislivello e lunghezza dell'itinerario: circa 230 metri di sola salita, per una lunghezza complessiva di sei chilometri e mezzo.  
Durata: La salita impegna per quasi un'ora e mezza. Si scende in poco più di un'ora.
Altri suggerimenti escursionistici e turistici:  Per chi fosse interessato ad una maggiore conoscenza del Moscato di Scanzo e delle aziende agricole che lo producono, consigliamo di visitare il sito internet realizzato dal Consorzio del Moscato di Scanzo (https://consorziomoscatodiscanzo.it), associazione istituita appositamente per salvaguardare questa denominazione di origine controllata e garantita, l'unica della provincia bergamasca.    All'interno del sito si trova l'elenco completo dei produttori e le informazioni sull'imperdibile appuntamento annuale della Festa del Moscato, che si tiene il primo fine settimana di settembre.

Ora di colazione nei pressi del Monte Bastia.

In questo blog potrete trovare inoltre i dettagli per un'altra passeggiata poco distante (un anello che percorre i boschi delle vicine Valli d'Argon) e con caratteristiche simili a quella qui proposta. Questo il link di collegamento:
https://dislivellozero.blogspot.com/2019/02/un-anello-tra-boschi-vigneti-chiese-ed.html
Cartografia: Carta Turistico-Escursionistica della Provincia di Bergamo-Tavola 08. 

L'itinerario evidenziato in un estratto della carta
turistica-escursionistica della Provincia di Bergamo

Tavola n. 08. Si ringrazia per la concessione.