venerdì 20 ottobre 2017

Dal borgo medioevale di Marciana al Monte Capanne: la vetta dell'Isola d'Elba

Ai piedi della vetta più alta dell'Elba, circondata da ginestre e boschi di castagni, troviamo il Comune  di Marciana (375 m.), uno dei paesi più antichi dell'isola.   Negli immediati dintorni sono percorribili itinerari e passeggiate per tutti i gusti e con i più svariati dislivelli.
Il Monte Capanne dalle prime case di Marciana - foto di Elisa di Blasi
Ma già visitare il borgo è un'esperienza affascinante, perché ha conservato intatta una significativa ed evidente impronta medioevale: dal maestoso arco d'accesso alle microscopiche piazzette alberate e sempre dotate di banchine o muretti sui quali sedersi a riposare un po', prima di tornare a camminare nelle strette vie lastricate o a gradoni, ornate da piante e fiori che i residenti coltivano accanto all'ingresso delle loro case o sui loro balconi.
Una viuzza del borgo di Marciana
La parte alta del paese è dominata da una fortezza dalle mura possenti.    Dai suoi bastioni o, più semplicemente dal terrazzo sottostante, limitrofo ai parcheggi, si gode un panorama mozzafiato della parte nord dell'Elba, di Capraia e della limitrofa costa toscana.     Due passi in salita, da piazza Umberto I fino a raggiungere la fortezza, regalano una sensazione di quiete assoluta: nel borgo è materialmente impossibile entrare con qualsiasi tipo di mezzo motorizzato.   Gli unici suoni sono provocati dai nostri passi, o dal sommesso chiacchiericcio di negozianti, abitanti e turisti: mai troppi, visto anche il numero di gradini da calpestare.
Porta d'accesso al borgo-foto di Elisa Di Blasi
Da Marciana è possibile salire in cima al Monte Capanne (1.019 m).    I più scelgono la cabinovia, che in meno di venti minuti conduce a pochi passi dalla vetta.   Altrimenti, dalla piazza principale di Marciana parte il sentiero n. 1 del CAI che conduce alla meta in circa due ore, per un dislivello in salita di 643 metri.    Un'escursione più breve, sempre su questo percorso, può limitare la camminata al romitorio di San Cerbone (150 metri di dislivello da Marciana - un'ora e mezzo tra andata e ritorno).
Panorama dalla terrazza di Marciana Alta - foto di Elisa Di Blasi
Dalla fortezza pisana parte invece l'itinerario che conduce, in circa un'ora di cammino, al Santuario della Madonna del Monte (627 m.).   Il percorso attraversa boschi secolari di castagni facendoci camminare sui lastroni di un'antica strada romana, costellata da rocce, massi granitici di diversa grandezza e da cappellette che compongono le stazioni di una Via Crucis.   All'arrivo, oltre al Santuario, è possibile visitare il limitrofo romitorio, utilizzato da Napoleone Bonaparte come alcova per gli incontri con Maria Walewska, la sua bellissima amante polacca.    Strepitosa la vista, a dominare il mare da Capo Corso a Piombino e Livorno.
Una piazzetta di Marciana - foto di Elisa Di Blasi
Info tecniche e varie:
Come arrivare: Dopo essere sbarcati dal traghetto a Portoferraio, si prende la SP 24 in direzione Procchio e, successivamente la SP 25 che ci conduce a destinazione in circa 3/4 d'ora (25 chilometri).
Altri suggerimenti: In piazza Umberto I trovate il Bar la Porta, affacciato sulla terrazza che domina il golfo di Marciana Marina.    E' il luogo ideale per gustare bruschette veraci, innaffiate da birra artigianale dell'Elba e sentire ottima musica.
Segnalo inoltre che a Marciana trova sede una Casa del Parco, situata poco sotto la terrazza di fronte alla Fortezza Pisana.    Nelle due sale è possibile ricevere informazioni, acquistare guide, mappe ed altri dépliant sugli itinerari della zona e visitare una piccola mostra permanente, ricca anche di filmati, dedicata alle peculiarità degli ambienti terrestre e marino del Parco.   Per conoscere orari e giorni d'apertura: tel. 0565 901030 - mail: info@parcoarcipelago.info.
Cartografia: Carta Kompass 650 - Isola d'Elba. Scala 1:30.000. 
Poggio visto da Marciana - foto di Elisa di Blasi



sabato 14 ottobre 2017

Monte Creò da Fonteno, il balcone sul Lago d'Iseo

Nella valle di Fonteno, accoccolata tra il Sebino ed il lago d'Endine, è possibile compiere gradevoli escursioni su sentieri e mulattiere che rappresentano la testimonianza di un mondo contadino che sta ormai scomparendo. 
La cima del Monte Creò.

Fonteno è un tipico borgo montano, un tempo dedito alle pratiche forestali e all'allevamento del bestiame.    Ancora oggi  rispecchia quest'anima rurale con singolari architetture che si affacciano lungo vie strette.    Dalla piazza principale del paese (613 m.) diparte una rete di sentieri che raggiungono i diversi crinali che delimitano la valle.   

Lago d'Iseo con la Corna Trentapassi e la testata della Val Camonica

Con questo post vi propongo di raggiungere la cima del Monte Creò utilizzando una parte del sentiero CAI n. 568.   Dalla piazza principale si compiono pochi passi nel centro storico del paese, fino a giungere di fronte alla chiesetta cinquecentesca di San Rocco, dove si piega decisamente a sinistra, percorrendo via Fonte, che ci porta alla fontana del Coren.    Siamo nell'agglomerato più antico della zona, dove sorgevano abitazioni sin dal tredicesimo secolo.
Da qui si perde quota, sino ad attraversare un ponte che ci porta sul lato opposto della valletta. Seguendo la stradella, sulla quale è vietato il traffico motorizzato per i non residenti, si risale attraverso boschi di castagni, fino a raggiungere le località Lof e Tuf, dove l'asfalto cede il posto al cemento e, poco dopo, si trasforma in sentiero.

Montisola, vista dal crinale che porta al Monte Creò.

La traccia sale decisa nel bosco ceduo consentendo, in alcune radure, una vista che si allarga sempre più sul Lago d'Iseo e sulle innevate cime dell'Adamello, che fanno corona alla Val Camonica.    Finalmente sul crinale, si abbandona la traccia del n. 568 per voltare a sinistra sul sentiero n. 701 che, in breve, ci accompagna su un crinale via via più panoramico, con splendide vedute su Montisola, il Monte Guglielmo, la Corna dei Trenta Passi e Monte Campione.     Volgendosi a sinistra si possono invece ammirare i giganti delle Orobie, dalla Presolana al Coca, dal Redorta al Monte Arera.
La vetta del Creò (1.106 m) è deturpata da una serie di ripetitori televisivi e risulta poco accessibile a causa delle recinzioni poste a protezione dei ripetitori stessi e per la vegetazione infestante e non curata.    E' possibile comunque raggiungere la cima con un po' di attenzione, guadagnando una interessante prospettiva dall'alto dell'abitato di Fonteno.


Cascina in località Lof
Info tecniche:
Come arrivare: Fonteno si può raggiungere percorrendo la Statale 42 della Valle Cavallina fino ad Endine Gaiano dove si svolta a destra in direzione di Solto Collina.   Poco prima di questo paese si prende il bivio a destra, per salire un'agevole strada provinciale di circa quattro chilometri che termina nella piazza principale di Fonteno.
Dislivello: Il dislivello complessivo della passeggiata è di circa 600 metri. 
Durata: Calcolate un paio d'ore per raggiungere la vetta del monte Creò. Circa un'ora e mezza per tornare al paese.
Altre note: Sui colli che circondano Fonteno vi sono moltissime cascine, alcune delle quali offrono possibilità di acquistare formaggelle ed altri prodotti caseari.
Cartografia: Carta Turistico-Escursionistica della Provincia di Bergamo-Tavola 09.

L'itinerario proposto evidenziato sulla tavola 09 
della  Carta Turistica-Escursionistica della Provincia di Bergamo.
Si ringrazia per la concessione.

sabato 7 ottobre 2017

Il giro ad anello delle contrade di Isola di Fondra

ATTENZIONE: il geoportale del CAI di Bergamo  segnala che il tratto tra via Piana e Pusdosso è inagibile a causa dello sradicamento di alberi che per un lungo tratto ostruiscono completamente il passaggio. L'accesso alla contrada Via Piana è comunque possibile ma per completare la visita alle altre contrade (Cornelli, Foppa , Pusdosso e Forcella) è necessario ridiscendere e risalire o dalla strada carrabile o dal sentiero che parte a Fondra dalla provinciale appena superato il bar.

Anni fa, con alcuni amici, avevo esplorato il territorio delle contrade del Comune di Isola di Fondra. Ancora oggi ricordo la sensazione di aver camminato in uno spazio armonico, dove le esigenze dell'uomo sapevano fondersi senza eccessi nella natura circostante, ricevendo in cambio cibo, risorse minerarie e legna per il riscaldamento.

Panorama dalla piazzetta di Pusdosso
Si ringrazia il sito valbrembanaweb per la concessione
Vengo ora a sapere che la sezione CAI dell'Alta Valle Brembana ha realizzato un sentiero ad anello che consente di visitare tutte le frazioni del Comune, contrassegnandolo con il numero CAI 137. Anche se non ho avuto ancora modo di calpestarlo integralmente, lo consiglio caldamente.   Fonti certificate lo giudicano ben segnalato e di facile percorrenza, con livello di difficoltà escursionistico.
Verso la contrada Forcella-foto di Maurizio Campana
La partenza dell'itinerario è facilmente individuabile percorrendo la provinciale dell'Alta Valle Brembana.   Arrivati ai primi edifici di Fondra la strada descrive una esse in mezzo a case e negozi. Subito dopo è visibile, sul lato sinistro, l'imbocco del sentiero.    I realizzatori del tracciato consigliano di percorrere l'anello in senso antiorario, salendo prima alle frazioni di Via Piana e Pusdosso, per poi completare il giro toccando, nell'ordine, Forcella, Foppa e Cornelli,
Stiamo parlando di piccoli aggregati di case, che affondano le radici in una storia contadina e di pastorizia.    I primi insediamenti risalgono al dodicesimo secolo e, ancora oggi, occhi esperti sono in grado di individuare tracce architettoniche risalenti al sedicesimo o al diciassettesimo secolo.  Durante la dominazione veneta si è sviluppato in zona un importante centro minerario, che sfruttava la coltivazione di miniere di ferro e di rame.    Le miniere principali erano poste in alto, sopra le contrade, intorno a quota 1.200 metri.   Il minerale estratto veniva portato nelle fornaci del fondovalle, regalando a quell'abitato la denominazione di Fondra (dal termine fornace).
Case tipiche di Pusdosso-foto di Maurizio Campana
Il percorso escursionistico si inoltra tra boschi di faggi, noci e castagni, sfruttando le mulattiere di collegamento fra le diverse contrade, poste sul versante più soleggiato della montagna, in posizione più calda e confortevole rispetto al fondovalle.     E' questa una caratteristica tipica nelle valli bergamasche: sono molti gli insediamenti montani collocati sui 1.000 metri di quota, adagiati su pianori o sporgenze solive, ben al riparo da frane e valanghe.   Un esempio evidente è Pusdosso, la contrada più nota delle cinque visitabili con questo itinerario e tuttora collegata al mondo esterno soltanto da una teleferica.   Una decina di persone abitano tutto l'anno in questo borgo, composto da una trentina di abitazioni, addossate l'un l'altra nei pressi di una bellissima piazzetta erbosa che completa la balconata pianeggiante su cui è posta la piccola chiesetta dedicata a San Pantaleone, patrono nei minatori.    Dalla piazzetta lo sguardo spazia dal Monte Menna al Pietra Quadra, fino alle pendici del Monte Torcola, abbarbicate sulle quali resistono alcune stalle, probabilmente gli edifici più antichi della zona, con significativi elementi strutturali ad arco.
Contrada Via Piana
Si ringrazia il sito valbrembanaweb per la concessione
La visita alle altre contrade regala visioni inaspettate: a Forcella spicca un'abitazione con la facciata affrescata in modo elegante e signorile; di fronte a Cornelli si trova un pianoro un tempo coltivato a segale, granoturco e canapa. Alcuni edifici di Foppa risalgono al 1500, mentre Via Piana si trova sulle pendici del Monte delle Miniere, dove sono visibili gli antichi scavi che furono eseguiti sia in galleria che a cielo aperto.
Cartina dell'itinerario
Si ringrazia il sito valbrembanaweb per la concessione
Info tecniche:
Come arrivare: Fondra si trova in Alta Valle Brembana. Dopo aver raggiunto Piazza Brembana occorre seguire la direzione per Foppolo, raggiungendo l'abitato del punto di partenza dopo una decina di chilometri.
Dislivello: Il dislivello complessivo dell'itinerario ad anello supera i 400 metri. Fondra si trova a 695 m. di quota; la contrada più alta è Pusdosso (circa 1.050 m). 

Durata: Calcolate quattro ore per percorrere l'intero giro.
Altri suggerimenti: Prima di partire potete farvi preparare dei panini imbottiti con formaggio della zona e buoni salumi nel negozio di alimentari di Ester Michetti, posizionato proprio all'ingresso del paese, sul lato destro della provinciale che sale verso Foppolo.
Cartografia: Carta Turistico-Escursionistica della Provincia di Bergamo-Tavola 01.