domenica 25 giugno 2017

Camminare nel Parco delle Vedrette di Ries per scoprire una malga a cinque stelle

All'estremo nord della nostra penisola si trova la Valle Aurina, che offre numerose occasioni di rilassanti passeggiate in ambienti spettacolari.   La Valle Aurina, dopo un grande altipiano posto a meno di 1.000 metri di quota, si dirama in tre valli laterali, la più selvaggia delle quali è quella di Riva di Tures.
Knuttenalm e la testa della Valle dei Dossi
PASSEGGIARE NEL CUORE DEL PARCO NATURALE DELLE VEDRETTE DI RIES
Raggiungiamo la chiesa di Riva di Tures (1.596 m) e proseguiamo sulla strada provinciale che si inoltra nella Knuttental (in italiano: valle dei Dossi).    Superato il piccolissimo agglomerato di Hofer, si continua per circa un chilometro, giungendo ad un grande parcheggio gratuito (1.690 m) oltre il quale è consentito soltanto il traffico agricolo.    La nostra passeggiata ha inizio sul limitare di una bellissima foresta di conifere.
Si segue il segnavia n. 9, che traccia fedelmente una stradetta forestale che si inoltra nella valle.  E' impossibile sbagliare,   Il percorso sale dolcemente in pieno sole, in mezzo a campi fioriti e accompagnato dalla melodia delle acque di un vivace torrente.   Sul lato orografico di sinistra della valle si notano vastissime distese di rododendri e folte colonie di pino mugo.    Siamo nel cuore del parco delle Vedrette di Ries, dove la natura la fa da padrone.
Rododendri nel bosco
Dopo mezzora di cammino è già possibile intravedere la nostra meta: il gruppo di baite della Knuttenalm si staglia nel bel mezzo della valle, protetto da meravigliosa corona di vette che sfiorano i 3.000 metri.     Dopo un tratto pianeggiante, la stradetta decide di salire con un ultimo strappo alla malga, dove ci aspetta una cucina tipica rivisitata ed estremamente stuzzicante.   In un'oretta di piacevole camminata abbiamo superato circa 250 metri di dislivello.
Prati fioriti nella Knuttental
DUE POSSIBILI VARIANTI PER ESPLORARE LA ZONA
Si può effettuare un giro ad anello, visitando anche la Durra-alm (Malga Dura-m. 2096).   Dal parcheggio si prende subito a sinistra il segnavia n. 1 che sale direttamente a questa malga con posto di ristoro.    Dalla Durra-alm si scende alla Knuttenalm percorrendo una china erbosa, per chiudere infine l'anello sulla stradetta con segnavia n. 9.    Si cammina per più di tre ore per circa 500 metri di dislivello.
Chi volesse continuare invece la scoperta della Valle dei Dossi oltre la Knuttenalm, può salire al lago ed al passo di Gola (Klammljoch) che segna il confine con l'Austria e con il parco nazionale degli Alti Tauri.   Si va oltre i 600 metri di dislivello per 4/5 ore di camminata, comprensive del ritorno.
Il torrente Knuttenbach
Info tecniche:
Partenza: Parcheggio dopo la località Hofer, Comune di Riva di Tures (1.690 m).   
Dislivello: Si arriva alla Knuttenalm (Malga dei Dossi) superando quasi 250 metri di dislivello.
Durata: I sette chilometri complessivi di andata e ritorno si percorrono in circa due ore.
Altri suggerimenti: La cucina della Knuttenalm propone piatti tipici altoatesini con una eleganza particolare.    Mia moglie ed io abbiamo provato un tris di canederli (ortica, formaggio e speck) che ha pochi eguali. Il pane è fatto in casa ed è possibile inoltre comprare burro, ricotta e formaggi prodotti sul posto. Info: www.knuttenalm.it.
Cartografia: Carta Kompass n. 82  Tures-Valle Aurina 1:50.000.
Sulla strada del ritorno



domenica 11 giugno 2017

Da Oneta a Cornello dei Tasso, percorrendo l'antica via dei mercanti

Oggi vi propongo una tuffo nel passato, a camminare sulla antica "via Mercatorum" che, sin dal lontano Medioevo, rappresentava il principale collegamento tra la città di Bergamo, l'alta Valle Brembana e la Valtellina.   Calpestando lo storico ciottolato, scopriremo due splendidi borghi brembani, miracolosamente risparmiati dall'aggressività edilizia della fine del secolo scorso.

La chiesa di Cornello dei Tasso-foto di Elisa Di Blasi

SI PARTE DA SAN GIOVANNI BIANCO
Consiglio di parcheggiare nel piazzale degli Alpini di San Giovanni Bianco, nei pressi del supermercato Migross, e di dirigersi verso la pista ciclabile che, in questo tratto, entra nella galleria dell'ex trenino della Valle.    All'uscita della stessa, si attraversa la provinciale per la Val Taleggio e si ripercorre la ciclabile per un centinaio di metri allorquando una evidente segnalazione ci fa salire, un po' faticosamente ma solo per dieci minuti, ad Oneta.

Arrivando ad Oneta

IL PAESE DI ARLECCHINO
Il borgo è formato da un gruppo di case antiche, in gran parte restaurate nel rispetto della struttura originaria, attraversate da vie porticate, sui cui si affacciano portali in pietra e ballatoi in legno.    Tra di esse, un palazzotto signorile è stato ribattezzato come la casa di Arlecchino.   Da Oneta, la via Mercatorum si tuffa in un fitto bosco che smorza i rumori provenienti dalla statale sottostante.   Una serie di saliscendi ci porta, in una ventina di minuti, al nucleo agricolo di Piazzalina, su cui veglia il suggestivo Oratorio di Sant'Anna.

Oratorio di Sant'Anna-foto di Elisa Di Blasi

LA MAGIA DI CORNELLO DEI TASSO
Piazzalina è esattamente a metà strada tra Oneta e Cornello.   Il ciottolato prosegue nel suo saliscendi, superando vallette e minuscoli affluenti che si precipitano nel Brembo creando fresche cascatelle e limpidissime pozze.   Alternando brevi discese e più lunghe salite, finalmente si intravedono i ruderi del Castello dei Tasso e l'ingresso alle prima case di Cornello, uno dei borghi storici più belli d'Italia.

La strada porticata di Cornello dei Tasso-foto di Elisa Di Blasi

La strada porticata, luogo di sosta dei mercanti medioevali diretti a Nord, ha mantenuto tutte le sue caratteristiche originarie, presentando all'occhio del visitatore angoli ricchi di storia mercantile e di tradizioni contadine.    Poco sopra si trovano le dimore degli abitanti e, nella parte superiore, troneggia la piazza della Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano, maestosa nella sua semplicità e nel contesto rurale che la circonda.     A Cornello ci si arriva soltanto a piedi e credo che la scelta di non collegarla ad una strada rotabile sia stata giusta e lungimirante.     La visita a questo borgo rappresenta un tuffo nella storia che pochi altri posti sanno rappresentare.

Il ciottolato nel bosco

Info tecniche:

Partenza: Piazzale degli Alpini, San Giovanni Bianco (circa 500 m).   
Dislivello: Sebbene la gita si mantenga sostanzialmente sulla stessa quota, i numerosi saliscendi fanno superare i 250 metri di dislivello complessivi.
Durata: I sei km (fra andata e ritorno) si percorrono circa due ore.
Altri suggerimenti: A Cornello dei Tasso si trova la storica trattoria Camozzi (www.trattoriacamozzi.com) che propone una tipica cucina bergamasca.    Particolarmente gustosi i casoncelli, la polenta taragna ed i brasati.
Cartografia: Carta Kompass n. 105 Lecco-Valle Brembana 1:50.000.

La via Mercatorum attraversa Oneta-foto di Elisa Di Blasi



venerdì 2 giugno 2017

Aria nuova al Rifugio Balicco (zona Passo San Marco)

Ci sono due modi per raggiungere il nuovo rifugio Balicco partendo dalla Località Pian dell'Acqua, situata a metà strada tra il paese di Mezzoldo ed il passo San Marco.  Dal parcheggio del Rifugio Madonna delle Nevi parte l'itinerario qui descritto.
Dal sentiero uno sguardo al Monte Ponteranica e al Pizzo delle Segade
Se si vuole fare meno dislivello, occorre salire ancora un po' con la macchina verso il passo San Marco, fermarsi al tornante n. 9 (siamo in località Fraccia) dove si stacca sulla destra un sentiero (segnalato con il n. 124/a) che porta al rifugio ed al successivo bivacco Zamboni.
Panoramica sui tornanti del Passo San Marco
DAL RIFUGIO MADONNA DELLE NEVI COSTEGGIANDO IL BREMBO
Dal parcheggio del Rifugio Madonna delle Nevi (1.336 m.) si costeggia il lato orografico destro del Brembo per circa 15-20 minuti.   Giunti a quota 1.430 m, una indicazione abbastanza evidente fa piegare a sinistra (sentiero CAI n. 124 - indicazioni per il Rifugio e per il Bivacco Zamboni, posizionato nella stessa conca del Balicco).   Da qui parte un tratto ripido e remunerativo che percorre un fresco bosco di conifere, fino ad arrivare ad una piccola baita in legno dove la pendenza si ammorbidisce.   Si esce dal bosco a quota 1.800 circa.  
Dalla conca del Rifugio Balicco si ammira il Monte Cavallo (2.323 m)
Il paesaggio si apre e, dopo pochi metri, si incrocia il sentiero che sale dalla località Fraccia.   Segue un bellissimo tratto in piano, che consente ampie vedute sulla strada che porta al passo San Marco, sul gruppo del Ponteranica e sulle vette della conca che rappresenta la nostra meta.    Attraverso ampi pascoli ed un susseguirsi di rustiche baite e casere, si raggiunge il rifugio Balicco (1.963 m) in circa due ore di cammino.    Poco sopra, ben evidente dal rifugio stesso, si trova il Bivacco Zamboni.

Il Brembo nei pressi del Rifugio
La recente gestione del rifugio consente una divertente sosta di ristoro, gustando pizzoccheri conditi con il formaggio prodotto nelle baite circostanti, brasati ed altre proposte tradizionali, mixate con piatti tipici nepalesi (come il dahl: zuppa di lenticchie speziata).   E' possibile anche comprare formaggi prodotti nei numerosi alpeggi della zona ed assaggiare il salame di pecora.
Il Rifugio Balicco e i miei amici balòc...
Info tecniche:
Partenza: Rifugio Madonna delle Nevi (1.336 m) per l'itinerario con il dislivello più sensibile.   
                   Località Fraccia (1.600 m circa) per il più breve.
Dislivello: circa 700 metri il primo, quasi 400 m il secondo.
Durata: dal Rifugio Madonna delle Nevi sono poco più di due ore di sola salita, mentre per la discesa si impiega circa un'ora e mezza.    Dalla località Fraccia si raggiunge il Balicco in poco meno di un'ora e mezza. Circa un'ora il ritorno.

Altri suggerimenti: Se, per ragioni diverse, non vi fermate per il pranzo al rifugio Balicco, potete scegliere uno dei due ristoranti presenti in località Ponte dell'Acqua, a pochi metri dal parcheggio del rifugio Madonna delle nevi.   Sia il Ristorante Ponte dell'Acqua che il Genzianella offrono robusti piatti tipici con un ottimo rapporto qualità-prezzo.   Molto gettonata la polenta taragna, ma anche casoncelli e pizzoccheri si difendono bene.

Recapiti: Rifugio Balicco tel. 035 0667343 - www.rifugiomarcobalicco.it.
                  Ristorante Ponte dell'Acqua tel. 0345 86028.
                  Ristorante Genzianella tel. 0345 86030.
Cartografia: Carta Turistico-Escursionistica della Provincia di Bergamo-Tavola 01.

Traccia degli itinerari, evidenziate sulla tavola 01 della  Carta Turistica-Escursionistica della Provincia di Bergamo.
Si ringrazia per la concessione.