Oggi vi propongo una tuffo nel passato, a camminare sulla antica "via Mercatorum" che, sin dal lontano Medioevo, rappresentava il principale collegamento tra la città di Bergamo, l'alta Valle Brembana e la Valtellina. Calpestando lo storico ciottolato, scopriremo due splendidi borghi brembani, miracolosamente risparmiati dall'aggressività edilizia della fine del secolo scorso.
SI PARTE DA SAN GIOVANNI BIANCO
Consiglio di parcheggiare nel piazzale degli Alpini di San Giovanni Bianco, nei pressi del supermercato Migross, e di dirigersi verso la pista ciclabile che, in questo tratto, entra nella galleria dell'ex trenino della Valle. All'uscita della stessa, si attraversa la provinciale per la Val Taleggio e si ripercorre la ciclabile per un centinaio di metri allorquando una evidente segnalazione ci fa salire, un po' faticosamente ma solo per dieci minuti, ad Oneta.
IL PAESE DI ARLECCHINO
Il borgo è formato da un gruppo di case antiche, in gran parte restaurate nel rispetto della struttura originaria, attraversate da vie porticate, sui cui si affacciano portali in pietra e ballatoi in legno. Tra di esse, un palazzotto signorile è stato ribattezzato come la casa di Arlecchino. Da Oneta, la via Mercatorum si tuffa in un fitto bosco che smorza i rumori provenienti dalla statale sottostante. Una serie di saliscendi ci porta, in una ventina di minuti, al nucleo agricolo di Piazzalina, su cui veglia il suggestivo Oratorio di Sant'Anna.
LA MAGIA DI CORNELLO DEI TASSO
Piazzalina è esattamente a metà strada tra Oneta e Cornello. Il ciottolato prosegue nel suo saliscendi, superando vallette e minuscoli affluenti che si precipitano nel Brembo creando fresche cascatelle e limpidissime pozze. Alternando brevi discese e più lunghe salite, finalmente si intravedono i ruderi del Castello dei Tasso e l'ingresso alle prima case di Cornello, uno dei borghi storici più belli d'Italia.
La strada porticata, luogo di sosta dei mercanti medioevali diretti a Nord, ha mantenuto tutte le sue caratteristiche originarie, presentando all'occhio del visitatore angoli ricchi di storia mercantile e di tradizioni contadine. Poco sopra si trovano le dimore degli abitanti e, nella parte superiore, troneggia la piazza della Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano, maestosa nella sua semplicità e nel contesto rurale che la circonda. A Cornello ci si arriva soltanto a piedi e credo che la scelta di non collegarla ad una strada rotabile sia stata giusta e lungimirante. La visita a questo borgo rappresenta un tuffo nella storia che pochi altri posti sanno rappresentare.
Il ciottolato nel bosco |
Info tecniche:
Partenza: Piazzale degli Alpini, San Giovanni Bianco (circa 500 m).
Dislivello: Sebbene la gita si mantenga sostanzialmente sulla stessa quota, i numerosi saliscendi fanno superare i 250 metri di dislivello complessivi.
Dislivello: Sebbene la gita si mantenga sostanzialmente sulla stessa quota, i numerosi saliscendi fanno superare i 250 metri di dislivello complessivi.
Durata: I sei km (fra andata e ritorno) si percorrono circa due ore.
Altri suggerimenti: A Cornello dei Tasso si trova la storica trattoria Camozzi (www.trattoriacamozzi.com) che propone una tipica cucina bergamasca. Particolarmente gustosi i casoncelli, la polenta taragna ed i brasati.
Cartografia: Carta Kompass n. 105 Lecco-Valle Brembana 1:50.000.
Altri suggerimenti: A Cornello dei Tasso si trova la storica trattoria Camozzi (www.trattoriacamozzi.com) che propone una tipica cucina bergamasca. Particolarmente gustosi i casoncelli, la polenta taragna ed i brasati.
Cartografia: Carta Kompass n. 105 Lecco-Valle Brembana 1:50.000.
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