domenica 17 giugno 2018

Da Poggio al Monte Capanne, il balcone con vista sull'Arcipelago Toscano.

I pigri ed i turisti preferiscono raggiungere la cima del Monte Capanne con la bidonvia, perdendosi così l'opportunità di salirci passo passo, attraversando una natura esuberante e rigogliosa, alternata a scorci panoramici di rara bellezza.
Il Monte Capanne - foto di Elisa Di Blasi
Lasciamo quindi che la pazza folla si accalchi sul piazzale della funivia di Marciana e raggiungiamo il piccolo borgo di Poggio (330 m) da cui parte il sentiero che ci accompagnerà fino alla vetta più alta (1.019 m) dell'Isola d'Elba.
Già il paesino è un piccolo incanto: di origine etrusca, nel corso del medioevo assunse la caratteristica struttura "a chiocciola", con stretti vicoli trasversali, due porte di accesso ed alcune case a torre.  
Poggio, dal sentiero di salita al Capanne
Raggiunta la parte alta del paese, imbocchiamo il sentiero CAI n. 105 (indicato sulle mappe con il "vecchio" n. 2) che inizialmente sale ripidamente nel bosco, regalando da subito suggestive immagini del paese che abbiamo appena lasciato.
In pochi minuti si raggiunge il caprile di Montecristo, un'antica struttura pastorale tipica della zona, attorno al quale è stato scoperto un insediamento protostorico risalente all'età del bronzo (oltre 1.000 anni a.C.).   All'epoca, il Capanne era praticamente circondato da villaggi di questo tipo, collegati visivamente tra loro.   Gli antichi pastori si rifugiavano e vivevano su crinali e contrafforti del monte, sfruttandone i corsi d'acqua che scendevano a valle. 
Il caprile di Montecristo
Il sentiero, sempre ben segnalato, prosegue inerpicandosi nella coloratissima e profumatissima macchia mediterranea.    A quota 625 ed a quota 744 metri si superano due incroci, il secondo dei quali, nei pressi di un caprile abbandonato, attraversa la traccia della Grande Traversata Elbana.   Per salire al Capanne si prosegue sempre dritti.    La pendenza si è ora addolcita e la vegetazione si è fatta via via più rarefatta.
Nella parte alta del sentiero.
La cima è ormai in vista, così come gli impianti di antenne e ripetitori che ne sviliscono l'imponenza.    Raggiunto il crinale, si domina anche la funivia che sale da Marciana, impiegando circa venti minuti.    Manca ormai poco.   Dopo oltre due ore di cammino si raggiunge il piccolo bar posto nei pressi della stazione di arrivo della funivia e, con un ultimo piccolo sforzo, la vetta.   Il panorama è eccezionale.  Con tempo sereno sembra che si possano vedere tutte le isole dell'Arcipelago Toscano, la Corsica e persino le Alpi Apuane.   Mi fido, anche perché il mio amico ed io siamo arrivati avvolti in una nebbia persistente, dalla quale comparivano a tratti le case di Marciana, i bidoni gialli della funivia e, a tratti, la cima del vicino Monte Giove.  Poco importa.    Una scusa per ritentarne la salita, magari da un altro versante.
Escursione del 23 maggio 2018, tempo buono, fitta foschia in quota

La foschia ghermisce la funivia del Capanne.
Info tecniche e varie:
Come arrivare: Dopo essere sbarcati dal traghetto a Portoferraio, si prende la Strada Provinciale 24 fino a Procchio dove, con la SP 25, si raggiunge Marciana Marina.   Da quest'ultima, si sale finalmente a Poggio.   Da Portoferraio si impiegano circa 40 minuti percorrendo 23 chilometri di strade molto tortuose ma estremamente suggestive.
Dislivello, durata e caratteristiche dell'escursione: Il dislivello di sola salita è di circa 680 metri che si percorrono in oltre due ore.   Per la discesa calcolate un'ora e mezza abbondante.   Nonostante la quota, l'escursione non ha nulla da invidiare ai percorsi alpini.   Si tratta di "montagna vera".   Utilizzate scarponi adeguati, con suola robusta e caviglia protetta.

Viuzze e scalinate a Poggio.
Altri suggerimenti: Tornati verso Portoferraio, vi consiglio una visita al minuscolo borgo di Viticcio, situato nei pressi della penisola dell'Enfola.    Poche case, un albergo, un ristorante e cinque calette di sassi e ciotoli, solo due delle quali sono facilmente raggiungibili con una scalinata.    L'ambiente naturale che circonda Viticcio è ancora integro, il mare pulito ed il panorama sulla parte occidentale dell'Elba insuperabile.   La terrazza del ristorante Da Giacomino offre la possibilità di archiviare foto indimenticabili, oltre alla possibilità di assaporare un notevole menu di pesce a prezzi onesti. Particolarmente gustoso un piatto locale, composto da linguine, cipolle e totani.   Maggiori informazioni sul sito: www.ristorantedagiacomino.it.
Cartografia: Carta dei sentieri dell'Isola d'Elba 1:25000 allegata alla pubblicazione sulla Grande Traversata Elbana realizzata da Luca Zavatta, distribuita da L'escursionista Editore.    
Marciana Marina e Poggio dal sentiero di salita al Capanne



Nessun commento:

Posta un commento