venerdì 15 gennaio 2021

Camminando sui confini collinari di Torre Boldone

Escursione di martedì 12 gennaio 2021
Curiosando sulla carta escursionistica del Parco dei Colli di Bergamo ho scoperto che i confini comunali collinari di Torre Boldone coincidono con alcuni sentieri evidenti e ben segnalati.  Ho voluto verificarlo di persona, realizzando un itinerario ad anello, lungo quasi dieci chilometri, che consente di trascorrere oltre tre ore nel fitto del bosco che fa da corona al paese.
Al Colle di Ranica.

Partendo dalla piazza della chiesa parrocchiale (m. 280 circa), ho percorso tutto il viale delle Rimembranze, svoltato a sinistra in via Sant'Antonio e poi a destra in via Mirabella.    Dopo un centinaio di metri, sono salito a sinistra in via Kennedy dove, grazie ad un paio di tornanti, ho cominciato a prendere un po' di quota.   Quasi al termine della via un'evidente segnaletica sulla destra mi ha indicato come raggiungere il sentiero segnato con il n. 401, che sale dalla via Calvarola per inoltrarsi nel folto del bosco del Parco dei Colli. 

Monte Misma e Bassa Val Seriana dal sentiero 401.

L'asfalto termina all'altezza dell'acquedotto gestito da Uniacque spa.  Il nostro sentiero (n. 401) prosegue dopo l'area sterrata che funge da parcheggio e, pochi metri dopo, svolta decisamente a sinistra, trascurando la traccia che procede in piano (seguire le indicazioni per Mondi, ripetitori, Croce dei Morti).    Si sale decisamente nel bosco misto, composto in prevalenza da castagni, carpini e roverelle, inframezzato da alcune vecchie postazioni di uccellande, ancora manutenute, nonostante la caccia sia vietata in tutto il territorio del Parco. 

Roccolo sul sentiero n. 401.

Fino agli anni '50 del secolo scorso, sui colli di Bergamo vi erano decine di roccoli, vere e proprie architetture vegetali realizzate per catturare gli uccelli di passo con le reti.    Una tradizione secolare, sorta nelle provincie di Bergamo e Brescia, nel periodo in cui l'uccellagione rappresentava una fonte di sussistenza.    Con il passar del tempo questo tipo di caccia, che rivestiva modalità particolarmente crudeli sia per i volatili catturati che per quelli che svolgevano la funzione di richiamo, si è andata via via ridimensionando, fino a quando, nel 2015, il Parlamento ha deliberato una specifica norma che vieta l'utilizzo delle reti nei roccoli per approvvigionare i cacciatori di richiami vivi. 

Località Mondi.

Poco prima della località Mondi (570 m), il bosco si apre con bella vista sulla pianura, l'inizio della Valle Seriana ed il Monte Misma.   Procedendo sempre diritti si giunge alla cementata che sale ai ripetitori ed al successivo bivio con la strada che porta alla località Croce dei Morti.  Si calpesta l'asfalto per pochi minuti costeggiando alcune proprietà private, fino a trovare, alla nostra destra, l'imbocco per il sentiero n. 606 che porta alla Croce del Boscone (719 m).   Fate attenzione, perché il cartello segnaletico è visibile solo da chi scende dalla Croce dei Morti.  La traccia è in ogni caso abbastanza evidente.

Croce del Boscone.

La Croce del Boscone viene raggiunta in dieci minuti.  Per arrivare al successivo Colle di Ranica (726 m) ne servono quindici.   Il bosco attraversato è molto suggestivo.   Agli alberi a foglie caduche si aggiungono maestosi esemplari di abete rosso.   Da entrambi i passi si gode un bel panorama sulla Valle Seriana.   Dalla croce posta sul Colle di Ranica scende a perpendicolo il sentiero n. 604 che seguiremo per scendere a valle.   

Colle di Ranica.

La discesa è a tratti ripida e va affrontata con un po' di attenzione in caso di sentiero bagnato o ghiacciato.    In circa 40 minuti si raggiunge la chiesetta di San Rocco (399 m), eretta alla fine del 1400 e giunta sino a noi dopo numerose modifiche e ristrutturazioni, l'ultima delle quali avvenuta negli anni '70 del secolo scorso.  Dalla chiesetta si riprende a scendere, tenendo la cementata più a destra che, in breve, ci porta ad un bivio dove seguiamo le indicazioni per Fenile, da raggiungere per mezzo di un sentiero che costeggia un centro per l'ippoterapia dotato di un enorme tendone bianco che nasconde un maneggio coperto.

Vecchia casa di Fenile.

Terminato il sentiero, si raggiunge la strada che congiunge la piccola frazione di Fenile (raggiungibile salendo a destra in pochi minuti) a Torre Boldone.   Si scende a sinistra, camminando sull'asfalto, in una zona di ville e residenze di lusso.    La strada torna pianeggiante.   Sulla destra si individua un parcheggio limitrofo ad un piccolo parco e, subito dopo, si oltrepassa un ponte sul torrente Gardellone.  Pochi metri più avanti, sul lato sinistro, tra le recinzioni di due abitazioni private, si individua la segnaletica di uno stretto viottolo che porta alla piccola chiesa della Ronchella, che raggiungiamo attraversando un ponticello in legno. 

La chiesetta della Ronchella.

L'edificio sacro è stato costruito sulla fossa comune nella quale furono seppelliti gli abitanti di Torre che persero la vita a causa della tragica pestilenza del 1630 (quella narrata dal Manzoni, per intenderci).    In quell'anno la popolazione del Comune venne più che dimezzata, lasciando solo duecento superstiti, sui 455 abitanti che la componevano prima dell'epidemia.
Dalla chiesina, molto amata in paese, diparte un breve tracciato pedonale che costeggia un'azienda agricola.    Al termine dello sterrato si prende a destra per raggiungere via Roma.   Seguendo la ciclabile disegnata sul marciapiede costeggiante il suo lato destro si raggiunge la via Borghetto, dalla quale si riprende il viale delle Rimembranze che ci riporta al punto di partenza iniziale.

Il torrente Gardellone.
Info tecniche:

Data dell'escursione: 12-01-2021 - tempo nuvoloso con locali aperture.
Partenza: Chiesa parrocchiale di Torre Boldone (280 m).
Dislivello: circa 450 metri di sola salita.  
Durata: Per percorrere l'intero anello, di quasi dieci chilometri, servono circa tre ore e mezza. 
Altri suggerimenti:  
Verso la fine del giro, in via Roma 2, troverete il Panificio Salumeria Morosini, nel quale è possibile acquistare generi alimentari di qualità.   Gli affettati sono freschi e gustosi, il pane è croccante ed i dolci sono molto golosi.  Una sosta utile per ritemprarsi dalle fatiche dell'escursione.  Tel. 035 340450; pagina Facebook: Panificio-Salumeria-Morosini-Angelo.
Cartografia: Carta escursionistica del Parco dei Colli di Bergamo - scala 1:15.000, Ingenia Cartoguide Editore od anche la Carta Turistico-Escursionistica della Provincia di Bergamo-Tavola 08. 

La traccia dell'itinerario, tratta dalla Carta del Parco dei Colli di Bergamo.
Ingenia Cartoguide. Si ringrazia per la concessione.





Nessun commento:

Posta un commento