sabato 9 gennaio 2021

In cerca di storie ed altri ricordi tra Valverde e Castagneta, nel Parco dei Colli di Bergamo.

Escursione di giovedì 7 gennaio 2021
In  tempi di lockdown ripetuti e dopo i bagordi gastronomici delle festività, una breve passeggiata sul versante orientale dei colli di Bergamo può essere una soluzione rigenerante e divertente.

Località Gallina ed il Canto Alto da Castagneta.

Parcheggiando nella stradina d'accesso al centro sportivo del Campo Utili di via Baioni (270 m) è possibile accedere direttamente alla Greenway del Morla, un recente percorso ciclo-pedonale completamente asfaltato che congiunge via Baioni (la partenza è un centinaio di metri più a sud rispetto al punto di partenza qui proposto) al Santuario di Sombreno.   Il tracciato segue il corso del torrente Morla ed offre panorami insoliti su Città Alta.   Nel primo tratto si ammira una bella ed inconsueta vista su Sant'Agostino, un complesso monumentale risalente al tredicesimo secolo. Questo complesso riuscì a scampare alla distruzione che invece coinvolse altre 24 chiese, demolite per far spazio alla costruzione delle imponenti mura venete di Citta Alta.    Nei secoli successivi non sfuggì però alle ordinanze napoleoniche, che ne fecero una caserma militare.    Successivamente fu parzialmente trasformato in un maneggio e la restante parte convertita a prigione.   Dal 2001 i chiostri del monastero sono diventati campus gestiti dall'Università degli Studi di Bergamo. 

Il profilo del complesso di Sant'Agostino dalla Greenway.

Dopo circa 500 metri dalla partenza, si raggiunge un grande spazio attrezzato, dotato di area cani e fontanella.   Il tracciato volta a sinistra, per un breve tratto risale via Maironi da Ponte per girare infine a destra, riprendendo l'aspetto del percorso ciclo-pedonale.   Tenendo sulla sinistra via Valverde, si procede costeggiando il torrente Morla, un tempo noto come il "fiume di Bergamo".    Oggi il Morla è incanalato e sotterrato per gran parte degli otto chilometri di percorso cittadino.   Nel passato aveva invece assunto funzioni fondamentali di soddisfacimento idrico e domestico, al punto da essere citato in documenti ufficiali dell'impero carolingio, redatti nell'anno 875.  Per un millennio il Morla venne sfruttato per bere, per lavare i panni, per nuotare, pescare e per soddisfare le necessità dell'agricoltura ed anche dell'edilizia, grazie all'argilla escavata dal suo letto.   Il Morla dava e, a volte, prendeva.   I suoi straripamenti causarono spesso grossi danni, morte e distruzione.   Nel maggio 1936, l'inondazione fu talmente violenta da provocare la morte di due persone e devastare il piccolo cimitero di Valtesse, facendo affiorare le ossa dei defunti.

Il torrente Morla.

Poco più avanti, si attraversa su una passerella in legno.   Da qui in avanti se ne incontreranno altre sul percorso della ciclo-pedonale.   Esteticamente molto gradevoli, le passerelle hanno la controindicazione, nei periodi umidi e freddi, di risultare spesso ghiacciate e quindi scivolose.   Nei pressi del campo sportivo di via Solari si arriva ad una Cappella dei Mortini costruita in memoria dei morti della peste del 1630, dove si riattraversa il Morla prima di sfociare su via Valverde.   Poco più avanti si arriva ad un bivio.   Il percorso ciclo pedonale devia a destra; noi restiamo su via Valverde salendo verso il colle, tra spazi verdi sempre più ampi e proprietà private di lusso.   L'ultimo tratto della via è acciottolato e particolarmente suggestivo.

La parte più alta di via Valverde.

Nel punto più alto della via (332 m) si incrocia l'asfalto di via Castagneta.   Si sale a sinistra, fino a raggiungere le prime case della località Gallina (381 m), giusto in corrispondenza con l'accesso al sentiero dei Vasi ed al suo bellissimo castagneto.   La via dei Vasi corrisponde all'antico percorso dell'acquedotto di origine romana, che viene ricordato in documenti dell'anno Mille e che ha funzionato egregiamente fino a metà del secolo scorso.   Il sentiero, conosciuto ai più come uno dei luoghi cittadini dove può essere abbondante la raccolta di castagne, da troppi anni non è agibile a causa di ripetuti cedimenti del terreno e per la presenza di alberi sradicati che ne impediscono il transito.

San Rocco in Castagneta dalla località Gallina.

Da Gallina il percorso si fa pianeggiante e segue l'andamento sinuoso del  colle.   Sulla sinistra si apre un ampio panorama sul Canto Alto e la Maresana, incrociando inoltre vecchie case coloniche ora ristrutturate e trasformate in B&B.    Si giunge quindi alla Chiesa di San Rocco in Castagneta, dove l'omonima via si biforca con la via Beltrami.   All'altezza del bivio si trova la Trattoria Parietti.   Questa trattoria è nella memoria di molti ex-studenti, universitari e non, che, dalla fine degli anni settanta del secolo scorso, hanno trascorso memorabili serate sulla rustica terrazza che dava sulla piazzetta della Chiesa.    All'epoca la trattoria era un posto ruspante ed alla mano; meta di incontri, grandi bicchierate e cantate in compagnia.

All'incrocio tra via Beltrami e la panoramica per San Vigilio.

Proseguendo per via Beltrami si arriva rapidamente all'incrocio con la panoramica che sale a San Vigilio.   Si scende a sinistra, in direzione di Colle Aperto e, fatti pochi passi, si prende la via Roccolino che presto si trasforma in un largo sentiero non accessibile dai veicoli motorizzati.   La traccia costeggia un imponente tratto delle cinquecentesche mura venete per poi scendere con più decisione, portandoci alla chiesa di Santa Maria Assunta in Valverde.   Questa porzione di sentiero va affrontata con attenzione in caso di fondo bagnato o ghiacciato.    Dalla chiesa si scende a sinistra fino a raggiungere un parcheggio nei pressi del quale si ritrova la Greenway.   Tenendo la destra, in breve ci si ritrova al punto di partenza posto dietro al Campo Utili.

Via Roccolino.
Info tecniche:

Data dell'escursione: 07-01-2021 - tempo nuvoloso.
Partenza: Campo Utili in via Baioni, Bergamo (270 m).
Dislivello: circa 120 metri di sola salita.  
Durata: Poco meno di due ore per il percorso sopra descritto che si svolge per il 90% su asfalto. 
Altri suggerimenti:  Per chi vuole unire la passeggiata ai peccati di gola, l'itinerario transita accanto a due luoghi di ristoro storici. La già citata Trattoria Parietti (via Beltrami 52 - tel. 035 221072 - www.trattoriaparietti.eu) è attualmente priva della magica terrazza ma, dalle informazioni raccolte, offre sempre buona ospitalità, gustosi piatti della tradizione ed un ottimo rapporto qualità-prezzo. 
Verso la fine del giro si trova invece il Ristorante Roccolino (via Roccolino 13 - tel. 035 242941 - facebook: Il-Roccolino) dove è possibile trovare, oltre a piatti tradizionali, anche pizze e proposte di pesce.  D'estate la cena in giardino è molto gettonata.
Cartografia: Carta escursionistica del Parco dei Colli di Bergamo - scala 1:15.000, Ingenia Cartoguide Editore.


Zoom sul Canto Alto.







2 commenti:

  1. Sono qui, ad un “tiro di schioppo” da questa bella passeggiata, ma non potrò farla fino al 5 marzo perché’ sono a BG e da domani in zona rossa. Pazienza, pazienza e ancora pazienza.......

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    1. Ciao Cinzia. Resisti, se va tutto bene, tra un paio di settimane ti potrai sfogare...

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