domenica 9 giugno 2024

Un anello tra i pascoli del monte Pora, "veri gioielli di famiglia" di Castione sin dai tempi del Medioevo.

 🥾 Dislivello:  circa 350 metri           ⌚ Durata: meno di 3 ore            📏Lunghezza:  7,5 km

Alpeggio Valmezzana.

Un'escursione ricca di panorami, prati fioriti e punti di sosta, utili anche per il ristoro. Con le contraddizioni tipiche dei luoghi ad alto tasso turistico, compensate da angoli nascosti di notevole suggestione.

La Presolana sbuca tra le nuvole...

L'anello prende forma dal parcheggio sito in località Valzelli (1520 m circa), l'ultimo di tutti gli stalli a servizio degli impianti sciistici del Monte Pora (nelle note tecniche le informazioni per arrivarci). Dove finisce l'asfalto inizia una sterrata forestale che si dirige in leggera discesa verso l'alpeggio della malga Valmezzana (indicazioni). Nel primo tratto belle viste sulle cime delle Orobie si alternano a boschetti di conifere, che nascondono e rivelano improvvise finestre sul massiccio della Presolana. 

Arrivo a malga Valmezzana.

Si supera una valletta calpestando un tratto cementato e, in una ventina di minuti, si arriva in vista della malga Valmezzana (1477 m-poco più di venti minuti dalla partenza). Siamo nel territorio del Comune di Songavazzo e l'ambiente è molto bucolico. Si lascia l'edificio sulla destra e, seguendo le indicazioni, si sale nel pascolo in direzione del successivo alpeggio Ramello della Corna, sempre seguendo il tracciato della forestale. Il panorama si allarga sul parco di interesse sovracomunale del monte Varro e sulla limitrofa Val di Tede, un'area poco antropizzata e con un ambiente incredibilmente molto selvaggio.

Farfaraccio bianco ai bordi dell'abetaia.

I pascoli della zona del Monte Pora iniziarono ad essere sfruttati intorno all'anno 1330. Due secoli dopo, gli abitanti di Bratto e Dorga si specializzarono nell'allevamento bovino-transumante, finalizzato alla produzione e commercializzazione del formaggio e passando da un'economia di mera sussistenza ad una vera e propria attività imprenditoriale. Nasce qui, in questo periodo, il termine "malgaro". Gli ottimi pascoli del Pora, considerati il "vero gioiello di Castione" erano sufficienti a sostenere tutte le mandrie di Dorga e Bratto nel periodo estivo. In inverno il bestiame transumava nel basso bresciano.

Malga Ramello della Corna.

Dopo un bellissimo tratto in piano nella fitta pecceta si arriva ad un bivio. A sinistra si sale al Rifugio Magnolini, proseguendo diritti si arriva alla vicinissima malga Ramello della Corna (m. 1469-50 minuti dalla partenza). I panorami ed il contorno naturale che circondano questo alpeggio valgono i pochi passi che la dividono da questo punto.

La salita che porta al Magnolini.

Tornati al bivio, si sale sui pascoli erbosi in direzione del Magnolini. Il tracciato è solcato con evidenza. In alcuni punti si intravvedono i grigliati cementizi predisposti per realizzare gli sterrati. La salita dura poco più di un quarto d'ora quando, sulla destra, appare il vicino edificio del rifugio. Pochi minuti e lo si raggiunge (1608 m-20/25 minuti dal bivio nei pressi di malga Ramello della Corna).

Il rifugio Magnolini.

Sulla sinistra del rifugio si palesano le indicazioni per salire al placido panettone del Monte Alto. Dai primi passi si intuisce che questa salita è stata già affrontata con tutti i mezzi possibili, leciti e no! Impronte di bestiame si mischiano a quelle degli escursionisti che, a loro volta, sono solcate dai segni degli peneumatici di ebike, motocross, quad e fuoristrada. Il risultato è desolante. La cotica erbosa tende a staccarsi, rendendo instabile lo strato superficiale del suolo. Le buche si sprecano e le recenti, forti piogge hanno trovato facilmente la strada per dilavare verso valle...

La devastazione del pascolo.

Nelle giornate limpide la cima del monte Alto (1721 m-meno di mezz'ora dal Magnolini) offre panorami fantastici. Dalla Presolana all'Adamello, dalle Orobie bergamasche ai monti bresciani che contornano il Sebino, forse il vero protagonista di questo spettacolo. Una piastra geodetica aiuta ad individuare tutte le  cime che, a 360°, circondano questa vetta. 

La cima del Monte Alto. Sullo sfondo quella del Pora.

I pascoli visibili tra le cime dei monti Alto e Pora godono, da sempre, di un'ottima esposizione solare. Ora sono completamente occupati dagli impianti sciistici. Nel medioevo l'allevamento dei bovini aveva, per Castione, un'importanza ancora maggiore rispetto agli altri Comuni della Alta Val Seriana. All'epoca la transumanza seguiva due distinte direzioni. Le mandrie potevano scendere a San Lorenzo di Rovetta e in Val Borlezza, per arrivare a Lovere. Oppure, tramite il Colle Vareno, scendevano ad Angolo e, lungo il Dezzo, raggiungevano i prati ed i vasti incolti delle rive dell'Oglio. In entrambi i casi, dopo aver costeggiato il Sebino, la meta era la vasta campagna attorno ad Orzinuovi, dove veniva coltivato un foraggio di ottima qualità, che i malgari ripagavano con il letame, il formaggio e, per quel che mancava, con denaro corrente.

Fiori di tarassaco con ospite sulla cima del monte Alto.

Dalla vetta del monte Alto, si prende un'evidente traccia che sembra dirigersi verso la cima del Pora, verso nord. In leggera discesa si procede per un buon quarto d'ora, fra pascoli fioriti ed indenni da solchi fuorilegge. Poi, con una decisa svolta a sinistra, la pendenza si fa più decisa, dirigendosi verso gli impianti sciistici. Si scende tra cespugli di rododendro ed isolati, giganteschi abeti rossi, fino a raggiungere una strada sterrata, dove si tiene la sinistra per risalire, in pochi minuti, al Rifugio Pian della Palù (1595 m-35 minuti dalla cima del Monte Alto).

Gli impianti sciistici del Pora dal sentiero di discesa.

Per qualche minuto ci fa compagnia il segnavia del sentiero CAI n. 559 (che sale da Rogno per arrivare al Rifugio Magnolini). Si procede in piano tra gli impianti sciistici arrivando in breve ad un quadrivio con pozza d'acqua. Si imbocca l'ampia sterrata pianeggiante che porta ad attraversare la pista Valzelli per ricongiungersi infine con il tracciato iniziale, che troviamo a destra, dove ci aspetta anche il parcheggio di partenza (meno di mezz'ora dal Rifugio Pian della Palù).

Silene dioica nei pascoli del Pora.

Note tecniche:

Data dell'escursione: 06-06-2024 - tempo variabile, con annuvolamenti in quota; visibilità scarsa.
Punto di partenza dell'escursione: L'ultimo parcheggio al termine di via Monte Pora, in località Valzelli, accanto alle piste da sci, Dista circa 55 km dal centro di Bergamo, percorribili in poco meno di un'ora e un quarto d'automobile. Dalla città si percorre la statale 671 della Val Seriana fino al bivio di Ponte Nossa, dove si volta a destra, seguendo le indicazioni per Clusone e Schilpario. Si superano Clusone, Rovetta e Castione della Presolana. All'incrocio semaforico di Dorga si svolta a destra, entrando in paese. Si seguono le indicazioni per Lantana, fino ad imboccare via Monte Pora che si percorre per altri 6 km, fino al suo termine. Il parcheggio a pettine può ospitare una dozzina di automezzi. Se è tutto occupato, si può parcheggiare negli stalli e nei piazzali precedenti. 

Pozza per l'abbeverata o bacino per innevamento artificiale?

Dislivello e lunghezza dell'itinerario: Circa 350 metri di sola salita per un totale di quasi sette chilometri e mezzo. 
Durata: Il percorso dell'intero anello impegna per poco meno di 3 ore.
Note storiche: I testi in corsivo, alternati alla descrizione dell'itinerario, sono ispirati dalla lettura del saggio intitolato "Castione della Presolana nel Medioevo" scritto dalla storica Alma Poloni ed edito, nel 2011, dal Comune di Castione della Presolana. Il volume è usufruibile, in prestito gratuito, iscrivendosi alla Rete Bibliotecaria Bergamasca (https://www.rbbg.it).

Genziana punteggiata.

Altre escursioni in zona: La zona di Dorga, Bratto, Lantana e Colle Vareno offre itinerari di ogni tipo. In questo blog potrete trovare altre tre proposte, che soddisfano diverse esigenze escursionistiche. Questi sono i link di collegamento.
- https://dislivellozero.blogspot.com/2020/08/a-caccia-di-stelle-e-di-fresco-nei.html;
- https://dislivellozero.blogspot.com/2022/11/da-lantana-alla-croce-di-vetta-dello.html;
- https://dislivellozero.blogspot.com/2023/09/lultima-trincea-unescursione-sulle.html.
Cartografia: L'anello proposto è parzialmente evidenziato nella cartina escursionistica (scala 1:40.000) ALTA VALLE SERIANA - VAL DI SCALVE, Clusone-Presolana-Valbondione-Schilpario, realizzata da Edizioni Canova-via Nazzari,15 - Clusone tel. 0346 20213.

Dall'Alpeggio Ramello della Corna il profilo del Pizzo Camino.




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