L'isola di Gallinara vista da Colla Micheri. |
Colla Micheri (162 m) è una piccolissima borgata ligure con una trentina di abitanti, adagiata su un valico che separa i Comuni di Andora e Laigueglia, in provincia di Savona. I suoi edifici sono tutti di origine medioevale, ma la storia di questo luogo ha radici lontanissime, dovute alla sua particolare collocazione geografica.
L'osteria nella piazzetta di Colla Micheri. |
Da qui passava infatti la strada romana Iulia Augusta, completata nel 14 d.c. e che collegava Roma con la Gallia. Colla Micheri ne rappresentava probabilmente una stazione di sosta, divenendo quindi un crocevia di collegamenti secondari tra il mare e l'entroterra. Alla fine del primo millennio il borgo prese ad assumere le caratteristiche urbanistiche che si possono attualmente ammirare, con le abitazioni e le botteghe costruire nel versante collinare posteriore al mare, nascoste in modo tale che il borgo non fosse visibile dalle navi dei pirati saraceni.
Alassio vista da Colla Micheri. |
L'abitato trascorse indenne i secoli successivi, iniziando poi a subire un rapido degrado con lo spopolamento avvenuto il secolo scorso. Fino all'arrivo di un norvegese, l'esploratore norvegese Thor Heiyerdhal, noto per la fantastica traversata dell'Oceano Pacifico con una zattera (battezzata con il nome di Kon-Tiki, dal nome inca del dio della pioggia) costruita con metodi e tecnologie di tipo preistorico.
Il Kon-Tiki (foto dal web). |
Heyerdhal si innamorò di Colla Micheri, che considerò il suo "piccolo paradiso" e contribuì al recupero del borgo ricostruendo gli edifici e ripulendo i fitti boschi circostanti. L'esploratore e scrittore norvegese visse qui, dalla fine degli anni '50 al 2002, anno della sua morte. Le sue ceneri sono sepolte sotto un pino marittimo, ai bordi del sentiero che conduce ai ruderi di un antico mulino a vento.
Un vicolo del borgo. |
Colla Micheri si raggiunge facilmente dal centro storico di Laigueglia, tramite via Monaco, che sale la collina con tratti anche ripidi. Un'apposita segnaletica fa imboccare ai pedoni un'antica mulattiera, realizzata lungo il tracciato della strada romana, inoltrandosi nella fitta macchia mediterranea. In alcuni tratti della salita si possono ammirare panorami sempre più ampi sulla costa ligure, fino all'arrivo ad un incrocio ben segnalato. Da qui la pendenza si addolcisce e, camminando tra gli ulivi, si raggiunge il parcheggio per le auto e l'ingresso del borgo.
La chiesetta di San Sebastiano. |
Per chi vuole proseguire, parecchie segnalazioni indicano le escursioni percorribili, con tanto di durata prevista. Altrimenti è bello perdersi tra i vicoletti del borgo, sfiorando i muri di pietra delle vecchie abitazioni e calpestando le tortuose vie lastricate. Suggestiva è la piazzetta su cui si affaccia la chiesetta di San Sebastiano, contornata da alcune case dalle facciate dipinte con tenui colori pastello.
A pochi passi dal "centro". |
Tutt'intorno si è avvolti da un silenzio rotto soltanto dai cinguetti degli uccelli e dallo stormire delle foglie degli ulivi e degli aghi dei pini marittimi che circondano il borgo. Un luogo di pace, colorato dal giallo intenso dei fiori di ginestra e profumato da siepi di gelsomino insinuatesi, nel tempo, tra le rughe delle antiche case in pietra.
Il borgo resta completamente nascosto da ulivi e pini marittimi. |
Note tecniche:
Come arrivare al borgo: Si può arrivare a Colla Micheri con l'automobile. Restando sulla Statale Aurelia e dopo aver superato la deviazione che porta alla gigantesca chiesa di San Matteo, si procede diritti ancora per altri 500 metri, deviando quindi a destra su via Monaco. Da qui si sale con buona pendenza, appena ingentilita nella seconda parte da tre tornanti. Dopo un chilometro e mezzo di rampe si giunge ad un incrocio, dove chiare indicazioni portano in piano al parcheggio limitrofo al borgo. Per chi decide di salire a piedi, il tracciato è sostanzialmente simile, con qualche possibile scorciatoia utilizzando la mulattiera che si trova a destra (ben segnalata) più o meno a metà di via Monaco.
Nessun commento:
Posta un commento