Il Monte Misma è un placido panettone dal quale si gode un'eccezionale panorama. Si eleva all'inizio della Valle Seriana ed è percorso da una miriade di sentieri che consentono di esplorare la zona in lungo e in largo. Con questo itinerario si conquista la cima e si percorre un largo anello che tocca punti molto interessanti anche dal punto di vista storico e naturalistico.
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Scendendo dal Misma: la Stalla di Cura con l'Arera a fare da sfondo. |
Si parte dal parcheggio del Santuario della Madonna della Forcella (630 m) seguendo, per il primo tratto, le indicazioni che portano alla Cappella degli Alpini. Si sale una scalinata che, dal retro del Santuario arriva in breve alla Cappelletta, dietro alla quale un sentiero risale la costa che attraversa un folto castagneto. Arrivati ad un bivio, si tiene la sinistra, seguendo un'evidente segnaletica che indica le località Prati Alti, Madonnina e Misma. Quasi in piano, la traccia arriva a Pradadòlt (777 m - 40 minuti dalla partenza), una bella radura ombreggiata da grandi castagni.
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Località Pradadòlt. |
Il castagneto da frutto ha storicamente avuto un enorme sviluppo in tutto l'areale del Misma. Negli anni trenta del secolo scorso a Pradalunga si producevano oltre 1400 quintali di castagne all'anno, grazie alla coltivazione di estesi castagneti che ricoprivano le pendici della montagna. Gli esemplari secolari di Pradadòlt sono veri e propri monumenti viventi, simbolo di quella economia frugale che, fino al recente passato, ha contraddistinto la quotidianità delle popolazioni rurali del nostro territorio.
Primule sul sentiero del Misma. |
Da Pradadòlt si prosegue sulla sterrata, contrassegnata dalla segnaletica CAI n. 539 e, con un facile tratto in piano, si arriva velocemente in località Mesòlt (770 m) dove si nota una bella cascina ristrutturata, alle cui spalle si trovano una serie di dossi ondulati che risalgono le pendici del Misma.
Località Mesòlt |
Il Roculù. |
Da Mesòlt si prosegue in falsopiano, trascurando una prima deviazione per la croce del Misma, portandosi ad un colletto dove si incontra un caratteristico roccolo, chiamato Roculù (789 m - 30 minuti da Pradadòlt). Qui si svolta a sinistra, su una traccia che sale ripidamente nel bosco. Con fatica si prende decisamente quota, fino a superare una caratteristica baita dal profilo deturpato da una serie di antenne. Poco oltre il bosco gradatamente si dirada fino a raggiungere il crinale erboso del Misma. Manca ormai poco alla croce di vetta (1160 m - un'ora dal quadrivio del Roculù).
La cascina dalle mille antenne. |
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Betulla negli immediati pressi della cima del Misma. |
Il versante Nord-Nord/ovest del Misma è infatti meno soleggiato e più fresco, favorendo la presenza di betulle e soprattutto faggi. Percorrendo una bellissima faggeta si percorre un tratto in falsopiano che porta al bel punto panoramico della Croce di Sant'Antonio (1053 m). Successivamente il sentiero scende ripidamente fino ai prati della semidiroccata Stalla di Cura, da dove si domina tutta la bassa Valle Seriana (863 m - 45 minuti dalla cima del Misma).
Località Croce di Sant'Antonio. |
Qui si incrocia la segnaletica del periplo denominato "le vie del Misma" e, per ritornare al punto di partenza, si deve prendere a sinistra. Si calpesta quindi la traccia del sentiero CAI n. 510, che sale da Albino e termina proprio alla Forcella di Pradalunga. Al primo bivio che si incontra dopo la Stalla di Cura, una evidente segnaletica indica di tenere la traccia di destra. Si prosegue nel bosco, fino ad arrivare ad un breve passaggio coperto che attraversa letteralmente la prima di una serie di cascine.
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Anemone hepatica (detta anche erba trinità). |
Ci si trova in una zona utilizzata per la castanicoltura. Numerosi cartelli ricordano che questi boschi sono di proprietà privata e vige il divieto di raccolta delle castagne da parte di terzi. Si alternano tratti di castagneti con piccole radure e si scende fino ad usufruire di una strada privata che porta poco sopra la località Sbardelada, una ex cava di pietra coti, la cui area pianeggiante è stata trasformata in un parcheggio sterrato, circondato da cumuli di roére. Scendendo lungo la carreggiabile asfaltata si ritorna, in dieci minuti dalla Sbardelada e in poco più di un'ora e mezza dalla cima, al Santuario della Madonna della Forcella.
Nella faggeta del versante Nord-Nord/Ovest del Misma. |
Dislivello e distanza percorsa: circa 580 metri di sola salita. L'anello è lungo poco meno di otto chilometri.
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L'itinerario evidenziato in verde scuro sulla carta turistica-escursionistica della Provincia di Bergamo Tavola n. 08. Si ringrazia per la concessione. |
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