All'isola d'Elba gli scarponcini non si tolgono mai. Nemmeno sulla battigia. Per fare un solo esempio, dalla spiaggia di Barbarossa si divaricano almeno tre sentieri molto interessanti. Quello che sale al Monte della Croce è molto impegnativo, ma gli altri due sono fattibili da chiunque, purchè non si pretenda di percorrerli indossando le infradito.
A sinistra il laghetto di Terranera, a destra il mare. |
Guardando il mare, sulla destra della spiaggia trovate la segnalazione per salire alla passeggiata Carmignani, con destinazione Porto Azzurro. Dall'altra parte della spiaggia invece, una salita con gradini di cemento porta ad una sterrata che, immersa in una rigogliosa e profumata macchia mediterranea, porta fino ai 52 metri della località Capo Bianco. La meta finale di questa gita è il laghetto di Terranera ed il segnavia da seguire è quello biancorosso del CAI, che ci accompagna sin da quando si incrocia la carrozzabile sterrata.
La spiaggia di Barbarossa dalla salita a Capo Bianco. |
Si tiene sempre il percorso principale, trascurando le diverse deviazioni che portano a proprietà private. Arrivati all'ingresso del residence Capo Bianco termina la sterrata e si prosegue diritti sul sentiero che si riaffaccia sul mare e scende ripidamente a sinistra in direzione della spiaggia di Reale. Questo breve tratto è in forte pendenza e non va affrontato con calzature con suole lisce. Si costeggia la spiaggia, dove è possibile trovare alcuni punti di ristoro, e si continua in direzione di un ampio parcheggio sterrato, oltre il quale la traccia entra in un rado boschetto, procedendo in leggerissima salita verso un evidente punto panoramico.
Vista sulla spiaggia di Reale. Sullo sfondo, la Punta delle Cannelle. |
Qui lo sguardo viene subito attirato dal luccichio di migliaia di scaglie di pirite che si mischiano con la sabbia, resa scura dalla presenza di ematite, della spiaggia di Terranera. Siamo in una zona dai fortissimi contrasti cromatici. La falesia che delimita la spiaggia ha una colorazione intensamente rossastra ed in lontananza si intuisce già l'intenso verde smeraldo del laghetto, diviso dal profondo blu marino da una striscia di terra che assume la stessa tonalità ferrosa della scogliera.
In primo piano la spiaggia, poco oltre si intravvede il laghetto di Terranera. |
Per raggiungere il laghetto, è istintivo attraversare la spiaggetta e, in un paio di minuti, posare quindi gli scarponcini sulla lingua di terra che lo divide dalle onde di risacca. L'escursione viene completata quindi in poco più di mezz'ora. Se si vuole invece seguire alla lettera la segnaletica del CAI, all'inizio della spiaggia di Terranera la traccia risale un vecchio sentiero minerario che, con un paio di ruvidi strappi, supera la dirupata scogliera che precipita sulla spiaggetta, per poi calare velocemente sulle rive del laghetto. Questa variante aggiunge all'escursione una quarantina di metri di dislivello e qualche minuto in più di faticoso cammino. Il ritorno avviene sul medesimo tracciato.
Primo piano del laghetto di Terranera. |
Info tecniche e varie:
Dislivello, durata e caratteristiche dell'escursione: Il dislivello di sola andata è di circa 60 metri. Dalla spiaggia di Barbarossa al laghetto di Terranera si impiega poco più di mezz'ora, al netto dell'ultima variante che sale a lato della spiaggia di Terranera. Comprendendo quest'ultimo tratto si toccano i cento metri di dislivello.
- https://dislivellozero.blogspot.com/2019/06/isola-delba-panorami-impagabili-tra.html.
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