lunedì 10 gennaio 2022

Da Trevasco alla doppia cima del Monte Cereto, attraversando boschi fioriti di ellebori.

Trevasco (496 m slm) è una minuscola frazione del Comune di Nembro, che conta meno di quaranta abitanti.   Bisogna andarci apposta e lì termina la strada.   I coltivi delle sue cascine riempiono una valletta praticamente isolata dal mondo, del quale si percepisce soltanto un fastidioso rumore di fondo provocato dalle auto che percorrono la provinciale della Val Seriana o la salita per Selvino.  Da Trevasco il sentiero CAI n. 536 sale al valico che divide il territorio comunale di Nembro da quello di Albino, da cui si può conquistare la doppia cima del Monte Cereto.

L'anticima del Monte Cereto.

La traccia parte da un viottolo gradinato che conduce al piccolo sagrato di una bella chiesetta, dove si trasforma in una mulattiera che prende subito quota sul paesino, regalando begli scorci sui profili delle Podone.  Si entra in un bosco ceduo dove, in stagione, fioriscono numerosi ellebori.  Il sentiero è ben segnalato e risale con decisione fino a giungere ad una piccola radura con capanno di caccia.

Primo sole sui profili delle Podone.

Si continua a salire, percorrendo un tratto dalla vegetazione più diradata.  Si incontrano un paio di bivi.  In entrambi i casi si trascura il sentiero di destra, che rimane pianeggiante penetrando nella valletta che domina Trevasco, e si tiene invece la sinistra, raggiungendo altri capanni ed arrivando ad una di queste costruzioni, sulla cima della quale campeggia una curiosa torretta che lo rende più simile ad un bunker.

Ellebori nei boschi di Trevasco.

Al successivo bivio si tiene la destra, salendo sulla larga cresta erbosa che fa da spartiacque tra la Val Brughera e la Valle dei Fichi.  Il panorama si amplia, lasciando intravedere i tornanti della tortuosa strada che si arrampica verso Selvino. Dal lato opposto lo sguardo viene catturato dagli abitati di Nembro e Pradalunga, prima di allargarsi sulla pianura.

La cascina di quota 860 m, poco prima del valico.

Arrivati a quota 860 si passa accanto a due cascine, la prima piccola ed incassata nel bosco, la seconda protetta da un semicerchio di rade betulle.   Il tratto successivo ci regala un bel panorama sull'agglomerato di Selvino e sui contrafforti del Monte Purito.  Trascuriamo una indicazione (cartello in ferro) che ci indica la direzione per Selvino e, dopo pochi passi, si raggiunge il valico (944 m - punto più alto del percorso).

Ol Mùt di dò ciape visto dal Pià de la Loèra.

Siamo in località Pià della Lòera, si è camminato per circa un'ora e mezza ed è gradita una sosta per guardarsi un po' in giro. Sulla destra, antistanti al panettone del Misma, appaiono le due cime del Monte Cereto, che i locali chiamano anche "mùt di dò ciape" per evidenti affinità anatomiche.   A sinistra si trova invece il largo crestone che sale alla vetta del Purito, mentre di fronte spiccano i ripetitori posti sulla cima del Monte Rena. 

La Cornagera dalla cima del Monte Cereto.

Salutiamo il segnavia CAI n. 536 e seguiamo ora il n. 515 (Monte Cereto-Albino) trascurando la traccia che sale sulla costa erbosa alla nostra destra.   La segnaletica biancorossa ci ributta nel bosco, facendoci percorrere un tratto in leggero saliscendi, che resta a cavallo dei confini comunali di Nembro e Albino. In breve si raggiunge la cima più alta del Cereto (936 m), dove è posizionata una piazzola per l'atterraggio degli elicotteri ed una piccola croce.   Da un lato siamo di fronte alle guglie della Cornagera, dall'altro ci troviamo a picco sulle poche costruzioni che compongono il paesino di Trevasco. 

A picco su Trevasco.

La panoramica anticima del Monte Cereto (928 m) si trova poco oltre.   E' sufficiente abbassarsi di pochi passi fino a raggiungere una più evidente croce metallica posta a precipizio sul fondovalle della Val Seriana.   Di fronte campeggia il Misma.   A destra si allarga la Pianura Padana, a sinistra spicca in primo piano il Monte Altino, dietro al quale si nasconde la Val Gandino.   Il ritorno avviene ripercorrendo la traccia dell'andata.

Uno sguardo su Nembro e sulla pianura.

Info tecniche:

Data dell'escursione: 07-01-2022. Nuvoloso con occhiate di sole.
Partenza dell'itinerario: Si raggiunge la frazione di Trevasco percorrendo la SP 35 della Valle Seriana fino a Nembro. Si seguono le indicazioni per il centro ed il Municipio.   Proseguendo verso nord si supera il bivio che ci porterebbe a Selvino per prendere, a sinistra, la successiva via Fontane.   La si percorre integralmente per deviare infine a sinistra in via Trevasco, che ci condurrà al punto di partenza dell'escursione. La chiesetta rimane alta sulla destra del piccolo nucleo di case. La palina segnaletica del sentiero 536 è evidente, accanto ad un altrettanto evidente divieto di transito alle motociclette.   Si parcheggia pochi metri più avanti, dove la strada si allarga sulla destra.   Undici chilometri dal centro di Bergamo, percorribili in poco più di un quarto d'ora.

La chiesina di Trevasco, punto di partenza dell'itinerario.

Dislivello e lunghezza dell'itinerario: circa 500 metri di sola salita, per una lunghezza complessiva di circa sette chilometri.  
Durata: Da Trevasco si raggiunge l'anticima del Cereto in un paio d'ore. Si scende in circa un'ora e mezza.
Altri suggerimenti turistici ed escursionistici:  Dalla cima principale del Monte Cereto si nota un evidente sentiero che scende ripidamente verso le cascine di Piazza Canterina e la successiva località Piazzo.   Guardando la carta escursionistica si può essere tentati di chiudere un bell'anello con il sentiero di salita, visto che dalla parte alta di Piazzo si potrebbe pianeggiare in breve alle prime cascine di Trevasco.   Una serie di proprietà private e la costruzione di alcune strade di accesso alle stesse impediscono però, di fatto, l'individuazione di un sentiero facilmente percorribile.   Potrebbe essere un'idea per una futura valorizzazione della zona ai fini escursionistici.

Il sentiero non segnalato che scende dalla cima del Cereto verso Piazzo (e lì si ferma).

In questo blog potrete inoltre trovare altre tre escursioni che attraversano il territorio comunale di Nembro. Questi sono i relativi link di collegamento:
https://dislivellozero.blogspot.com/2021/02/dal-santuario-dello-zuccarello-alla.html
https://dislivellozero.blogspot.com/2020/05/monte-di-nese-filaressa-monte-costone.html
https://dislivellozero.blogspot.com/2017/01/il-fascino-antico-di-salmezza-e-gli.html
Cartografia: Carta Turistico-Escursionistica della Provincia di Bergamo-Tavola 08.

L'itinerario evidenziato in un estratto della carta
turistica-escursionistica della Provincia di Bergamo

Tavola n. 08. Si ringrazia per la concessione.






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