martedì 2 gennaio 2024

Da Fonteno, un anello verso la cima del monte Boario, per fare il pieno di panorami sui monti che circondano il lago d'Iseo, sull'Adamello e sulla Presolana.

 🥾 Dislivello: circa 630 metri    ⌚ Durata: poco più di 3 ore e mezza    📏Lunghezza: 9 km

Al termine dell'anello: le prime case di Fonteno e la Corna Trentapassi.

L'escursione parte da Fonteno (610 m circa), dove si può cercare parcheggio nella prima piazza che si incontra (piazza Ongari). Altrimenti, si gira subito a destra, salendo verso la chiesa e l'ufficio postale, per imboccare via Papa Giovanni XXIII, dove si trovano due stalli normalmente più liberi.

Fonteno e la Corna Trentapassi dal parcheggio
di partenza, in via Papa Giovanni XXIII.

La traccia da seguire è il sentiero CAI n. 568-direzione monte Boario. I segni biancorossi si palesano da subito, portandoci a salire alla chiesa ed a prendere la ripida via Tasso, che si inerpica a tornanti regalandoci via via viste sempre più ampie sul Lago d'Iseo. Seguendo fedelmente la traccia CAI, si fatica sull'asfalto per circa mezz'ora, fino ad incontrare un tratto cementato che ci porta fino all'ampia terrazza di una cascina. 

Località Font - la prima cascina con vista sul lago.

Poco oltre la strada raggiunge la località Font (840 m-40 minuti dalla partenza), composta dalle radure di due cascine poste in posizione spettacolare. Qui la strada si trasforma in sentiero. Le indicazioni segnaletiche ci fanno salire tenendo la destra, inoltrandoci in un rado bosco di latifoglie che ci accompagnerà per un lungo tratto.

Località Font - la seconda cascina, più appartata.

A poco più di un'ora di cammino incontriamo un bivio, dove il sentiero CAI n. 568 si divide. Teniamo la destra, seguendo il 568/A e proseguiamo la salita fino a raggiungere il largo crinale boscoso, in località Colle di Luen. Nei pressi di un rudere, incontriamo un altro bivio. Le indicazioni per il monte Boario ci fanno tenere la sinistra.

Il sentiero nel bosco di salita - foto di Facundo Luchetti.

Stiamo percorrendo, in direzione contraria, un tratto del sentiero che ricorda la storica battaglia di Fonteno, avvenuta il 31 agosto 1944, episodio cruciale della Resistenza partigiana bergamasca al nazifascismo. Scendendo lungo i pendii del monte Boario, con un'abile manovra di tattica militare, una squadra di partigiani sorprese i soldati tedeschi che occupavano il paese di Fonteno, liberando gli ostaggi civili prigionieri dei nazisti. Maggiori informazioni in merito nelle note tecniche.

La Presolana dalla salita verso il monte Boario.

Usciti dal bosco (dopo un'ora e mezza circa dalla partenza) ci aspetta un panorama vastissimo. Alla nostra destra compare il massiccio della Presolana; verso nord si dipana la Val Camonica, con le cime innevate del gruppo dell'Adamello. Si risale faticosamente un ripido strappo affondando gli scarponi nell'erba secca del pascolo, fino a raggiungere una cascina (a circa 1040 m di quota) sorvegliata da due imponenti alberi.

La Val Camonica ed le cime innevate del gruppo dell'Adamello. Foto di Facundo Luchetti.

Superato l'edificio rurale la pendenza si addolcisce e in dieci minuti si raggiunge un ameno boschetto di betulle che circonda un'area pic-nic ospitante la "Santella del Boèr" (1060 m), dietro alla quale la traccia raggiunge un bivio. L'indicazione per la vetta (che ottimisticamente viene indicata ad un quarto d'ora di cammino) ci fa prendere a sinistra. 

La cascina che precede la radura della "Santella del Boèr".

Si risale quindi, con decisa pendenza, nel fitto del bosco, fino a raggiungere un parallelepipedo di cemento in cui, fino a non molto tempo fa, era issata una rustica croce in legno che segnalava il punto più panoramico negli immediati pressi della vetta del Monte Boario (1231 m-poco meno di due ore e mezza dalla partenza).

Il lago dalla cima del monte Boario-foto di Facundo Luchetti.

Da qui lo spettacolo è notevole, soprattutto verso il lago, la Corna Trentapassi e la Valle Camonica. La vera cima si raggiunge compiendo pochi passi in più, immersa nel bosco di latifoglie e priva quindi di scorci paesaggistici. La si raggiunge con l'obiettivo di proseguire in direzione sud, lungo il crinale che la congiunge con il monte Sicolo e, più oltre, verso il monte Torrezzo. I segni del CAI ci guidano in un divertente saliscendi che tocca due roccoli posti sul crinale. 

Il secondo roccolo sul crinale tra monte Boario e Colle del Dis.

Superato il secondo appostamento di caccia, si giunge al Colle del Dis (1200 m) dove arriva la strada del Bosco Brugai, che scende verso la valle di Fonteno. Abbandoniamo quindi il sentiero CAI n. 568 e scendiamo calpestando l'asfalto, che scende dolcemente con larghi tornanti, consentendo di mantenere un passo tranquillo e costante. In poco più di  mezz'ora si arriva ad incrociare la mulattiera che unisce il paese al Monte Torrezzo.

Una delle numerose cascine della valle di Fonteno.

La si imbocca voltando a sinistra. Scendendo verso Fonteno, si possono ammirare alcune delle numerose cascine che punteggiano la valle. Un tempo, neanche troppo lontano, se ne contavano 365, una per ogni giorno dell'anno. Ad un chilometro dal bivio si incontra la suggestiva chiesetta alpestre del Santello. I passi successivi vengono rallentati dalle spettacolari immagini regalate dai panorami che incorniciano il piccolo borgo nella cornice del lago e dei suoi monti. In poco meno di un'ora di discesa si giunge alle prime case e quindi al parcheggio.

La chiesetta alpestre del Santello.

Info tecniche:

Come arrivare: Fonteno si può raggiungere percorrendo la Strada Statale 42 della Valle Cavallina fino ad Endine Gaiano dove si svolta a destra in direzione di Solto Collina. Poco prima di questo paese si prende un bivio segnlato a destra, per salire un'agevole strada provinciale di circa quattro chilometri che conduce direttamente nella piazza principale di Fonteno. Dal centro di Bergamo sono circa 43 chilometri, percorribili in una cinquantina di minuti.
Dislivello e lunghezza dell'itinerario: circa 630 metri di dislivello per una lunghezza complessiva  di 9 chilometri. 
Durata: Per percorrere l'intero anello servono poco più di tre ore e mezza, escluse le soste.

Zoom sull'Adamello dalla cima del monte Boario.

La strada della battaglia di Fonteno: Per approfondire gli eventi che coinvolsero la valle di Fonteno durante il periodo della Resistenza al nazifascismo, e per saperne di più sul sentiero commemorativo, segnalo i seguenti link:
- https://www.lastradadeimonti.it/wp-content/uploads/2020/04/Da-Fonteno-al-Monte-Torrezzo.pdf;
- https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Fonteno;
- https://www.orobie.it/articolo/2022/07/apre-la-strada-della-battaglia-di-fonteno/40899/.

Nubi lenticolari sulla cima del Guglielmo. Foto di Facundo Luchetti.

Altre escursioni in zona: In questo blog viene proposta un'altra escursione che parte dalla piazza principale di Fonteno, per avventurarsi sul crinale opposto a quello percorso dal presente itinerario e raggiungere quindi la cima del panoramico crinale del monte Creò. Il link per consultarla è il seguente: 
https://dislivellozero.blogspot.com/2017/10/monte-creo-da-fonteno-il-balcone-sul.html.
Cartografia: Carta Turistico-Escursionistica della Provincia di Bergamo-Tavola 09, oppure la carta dei Sentieri della Val Cavallina, di Ingenia Cartoguide, entrambe in scala 1:25.000.

L'itinerario proposto evidenziato in verde sulla tavola 09 
della  Carta Turistica-Escursionistica della Provincia di Bergamo.
In rosso il tracciato dell'escursione sulla vetta del monte Creò.
Si ringrazia per la concessione.



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