mercoledì 24 gennaio 2024

Da Contrada Bricconi alla vetta del Ploc del Lò, salendo dai soleggiatissimi Prati del Lò.

 🥾 Dislivello: poco meno di 500 metri           ⌚ Durata:  3 ore           📏Lunghezza: oltre 5 km

Uno sguardo verso sud dalla baita più alta dei Prati del Lò.

Per salire ai Prati ed al Ploc del Lò bisogna raggiungere il parcheggio a servizio di Contrada Bricconi (950 m. circa), piccolo e splendido borgo medioevale recentemente restaurato, sito nel territorio del Comune di Oltressenda Alta. Nelle note tecniche trovate i dettagli per arrivarci.

Contrada Bricconi.

Dal parcheggio si prende a destra, seguendo l'indicazione per Colle Palazzo. Si calpesta lo sterrato ed il cemento di una strada agro-silvo-pastorale, che sale con decisa pendenza in un bel bosco di latifoglie. In meno di dieci minuti si arriva ad un primo bivio, privo di segnaletica. Si tiene la destra, proseguendo sulla traccia principale. Ci si comporta allo stesso modo al successivo bivio, che si trova dieci minuti dopo. Poco dopo se ne incontra un terzo, con tanto di indicazioni (circa 1120 m-venti minuti dalla partenza). Sulla traccia principale si continuerebbe per Colle Palazzo.

La cascina con vista sul monte Vaccaro.

Noi invece saliamo a sinistra, sulla strada che un apposito segnala indica priva di guard rail e, dopo un primo tornante sinistrorso, incontriamo la prima di tante cascine che punteggiano questa zona, che gode di un bel panorama sulla costa innevata del monte Vaccaro. Lambiamo l'angolo della cascina, continuando a salire tra la vegetazione di un bosco dove ora prevalgono le conifere, alla cui base spuntano i primi ellebori.

Boccioli di Elleboro nero.
  

Erti strappi si alternano a tratti con pendenza più dolce. Si raggiunge la base di una scarpata, che la carrareccia supera grazie a due tornanti in cemento (circa 1280 m di quota-cinquanta minuti dalla partenza). Poco sopra il bosco si dirada, per aprirsi completamente, poco oltre l'ennesimo tornante, negli immediati pressi della prima di tre suggestive baite che punteggiano i bucolici Prati del Lò. Grazie alla particolare posizione, questa radura è tra i luoghi più soleggiati dell'Alta Valle Seriana.

Le tre baite dei Prati del Lò in fila indiana.

La sterrata termina alla seconda baita, posta a 1370 m di altitudine (un'ora e dieci minuti dalla partenza). Dal terrazzo erboso si ammira una bella vista a scavalco sui crinali di Cima Blum, per giungere fino al panettone del Pora. A destra troneggia il Pizzo Formico ed i monti che delimitano la piana di Clusone: Crapet, Simer e Sapél Nè. 

I crinali del Blum ed il panettone del Pora dai Prati del Lò.

Un sentiero si stacca dall'edificio rurale e sale con gradualità nei prati, dirigendosi verso l'ultima baita. Salendo i colori si fanno più caldi, creando un evidente contrasto con le vette più alte, ancora innevate. In basso si palesano le piane agricole di Piario e Villa d'Ogna, ancora brinate dal freddo notturno. Costeggiando il bosco che ingombra le pendici del vicino monte Ba, la traccia compie un largo semicerchio. Lo abbandoniamo per portarci alle porte della terza baita.

La terza baita e, sulla destra in alto, la croce di vetta del Ploc del Lò.

Dietro ad essa, poco sopra, luccica una piccola croce metallica. Indica la cima del Ploc del Lò (1430 m- circa un'ora e mezza dalla partenza). Il panorama che ci aspetta verso nord è impressionante. Di fronte giganteggia il monte Redondo. Sotto di noi precipita un fitto bosco che arriva ai bordi di Piazzolo e, più giù, vicino alle case più alte di Ardesio. Più lontano lo sfondo è riempito dalla catena delle Orobie. 

Il monte Secco e l'ombra scura della Valcanale.

A nord-ovest il monte Secco e l'ombroso intaglio della Valcanale che sembra calare direttamente dalle pendici del monte Corte. E poi, spostandosi lentamente verso destra, il monte Pradella, il Pizzo Salina, il Cabianca, il Madonnino, il monte Grabiasca e la punta del Diavolo che sbuca proprio sopra le guglie del Redondo. 

Monte Redondo e Corna Rondinina. In secondo piano Grabiasca e Pizzo del Diavolo.

Il ritorno avviene lungo lo stesso tracciato, impiegando più o meno un'oretta. Se avete tempo e voglia, suggerisco due brevi varianti per arricchire l'escursione:
Prima Variante: in alcune app è segnalato un anello escursionistico che, dalla prima baita dei Prati del Lò, consente il rientro a Contrada Bricconi passando dalla cima del monte Fortino, scendendo al piccolo santuario della Madonna della Neve in località Dosso, e risalire in breve a Bricconi. 

Scendendo verso la seconda e la prima baita dei Prati del Lò. La prima
variante entra nel bosco calpestando la neve appena dietro la prima baita.

Di questo tracciato ho percorso un breve tratto: dal terrazzo della prima baita ho seguito un'esile traccia pianeggiante che porta nel bosco. Sul tronco di un abete si trova una freccia in legno indicante la direzione per Ardesio. La si segue per pochi minuti, restando in piano. Quando questa traccia scende decisamente tra gli alberi, la si abbandona per procedere sulla cresta, seguendo un solco appena intuito, fino ad un punto panoramico che si apre sulla valle.

Monti Vaccaro e Secco dal punto panoramico.

Sulla destra si ha una bella visuale della cresta che unisce la cima del Vaccaro con quella del monte Secco. Di fronte compare invece il dirupato monte Fortino con un'ipotesi di percorso parecchio complicata. Si aggiunga il fatto che, proprio in quel punto panoramico, l'esilissima traccia scompare del tutto nel folto del sottobosco. Andata e ritorno dal punto panoramico: una ventina di minuti.

Il monte Fortino. Dietro si vede il paese di Piario e sullo sfondo il Pizzo Formico.

Seconda Variante: assolutamente da consigliare è la visita a Contrada Bricconi, raggiungibile dal parcheggio con una breve passeggiata di circa 100 metri. Poco più di dieci anni fa, questo borgo del XV° secolo era in stato di completo abbandono. Un gruppo di giovani imprenditori ne ha rilevato l'affitto al Comune, avviando un'opera di ristrutturazione in completa armonia con la storia e la natura del territorio circostante, arricchendolo con un'attività agricola, un agriturismo ed ristorante (ora) stellato, che valorizzano la gastronomia montana. Altre info su: www.contradabricconi.it.

Edificio di Contrada Bricconi.

Note tecniche:

Data dell'escursione: 22-01-2024 - Sereno, con velature in rapida espansione.
Punto di partenza dell'escursione: Parcheggio di Contrada Bricconi, frazione di Oltressenda Alta, che 
dista circa 40 km dal centro di Bergamo, percorribili in poco più di tre quarti d'ora d'auto. Dalla città si percorre la statale 671 della Val Seriana fino al bivio di Ponte Nossa, dove si procede diritto, seguendo le indicazioni per Valbondione. A circa 4 km dal precedente bivio, si volta a destra, in direzione del centro di Villa d'Ogna. Superata la piazza del Municipio, si procede per un centinaio di metri, voltando a sinistra in via IV Novembre. Si costeggia la chiesa di Ogna e si volta a destra in direzione di Nasolino. Saliti tre tornanti si attraversa quest'ultimo borgo, sede del Comune sparso di Oltressenda Alta. Si prende via Presolana, arrivando al bivio con le indicazioni (frecce in legno) per Contrada Bricconi. Si gira a sinistra su via Dossi (che Google Maps chiama via Plasso) e, in meno di un chilometro, si giunge al parcheggio di partenza dell'escursione.

La croce del Ploc del Lò ed i monti sopra Valgoglio.

Dislivello e lunghezza dell'itinerario: poco meno di 500 metri di dislivello per una lunghezza complessiva di oltre cinque chilometri.
Durata: Per percorrere l'escursione, completa delle varianti proposte, servono circa tre ore, escluse le soste. 
Altre escursioni in zona: In questo blog viene proposta un'altra escursione che parte da Contrada Bricconi, che ha come meta Colle Palazzo. Il link di collegamento è:
-https://dislivellozero.blogspot.com/2023/11/da-contrada-bricconi-colle-palazzo-ed.html;
Cartografia: Le carte escursionistiche attualmente disponibili non evidenziano il territorio ed i sentieri oggetto di questa escursione. Su iniziativa del CAI di Bergamo dovrebbe essere di prossima uscita una carta escursionistica al 25.000, interessante le montagne attorno a Clusone ed immediati dintorni.

Piario e Villa d'Ogna visti dai Prati del Lò.



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