Per godere di un panorama a 360° sono necessarie due condizioni: la presenza di una vetta isolata e la disponibilità a fare un po' di fatica per conquistarne la cima. La salita al Corno Zuccone, nonostante la modesta altitudine, soddisfa entrambi i requisiti.
UNO SGUARDO A REGGETTO
Il Sodadura e la Val Taleggio dalla cima del Corno Zuccone |
La partenza avviene dalla piazzetta di Reggetto (962 m) minuscola frazione del Comune di Vedeseta, in Val Taleggio. La contrada è soleggiata, con le abitazioni raggruppate fra loro senza soluzione di continuità, quasi a proteggersi l'un l'altra ed a rinforzare l'opinione che l'etimologia del nome derivi da "receptum": rifugio.
UN CEPPO STORICO E UN ROCCOLO CIRCOLARE
Si prende la stradina a fianco della fontana-lavatoio. Il segnavia a lato strada indica anche il sentiero n. 152, che ci porterà fedelmente in cima alla nostra meta. Dopo un centinaio di metri incontriamo un vecchio cippo (termenù) infilato in una vecchia vasca in cemento, indicante il confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica Veneta. Controllate la data incisa sulla pietra: correva l'anno 1760. Poco distante un'altra piccola perla: un ex-roccolo restaurato, denominato la Torre degli Alpini, con un'insolita e attraente base circolare.
INIZIA LA FATICA...
Dalla vasca di cemento si gira a sinistra e, poco oltre e sempre seguendo il segnavia n. 152, si volta invece a destra. La stradina è diventata sentiero, che si inoltra nel bosco. Si prende quota, attraversando piccole radure dove, ogni tanto, uno sguardo verso l'alto intuisce la cima dello Zuccone.
....E BISOGNA ANCHE FARE ATTENZIONE
Il sentiero si inerpica bruscamente e un paio di passaggi esposti richiedono attenzione (se soffrite di vertigini evitate questa escursione). Manca ormai poco: si sbuca ad una estremità della cima, sulla quale campeggia l'ormai visibile Madonna delle Nevi, costruita con lamiere raccolte dopo i bombardamenti degli alleati alle fabbriche di Dalmine. E' fatta: si è conquistata "la montagna più bassa della Val Taleggio"! Solo 1.458 m di quota, ma il panorama sul Resegone, sui piani d'Artavaggio e sulla Val Taleggio la rendono una meta di tutto rispetto, senza contare l'ultima mezzora di salita minuti, quando la cresta si fa un poco aerea, imponendo un passo più stabile e sicuro. Il Corno Zuccone, nel suo piccolo, regala grandi soddisfazioni.
Reggetto - si ringrazia il sito valbrembanaweb per la concessione |
Si prende la stradina a fianco della fontana-lavatoio. Il segnavia a lato strada indica anche il sentiero n. 152, che ci porterà fedelmente in cima alla nostra meta. Dopo un centinaio di metri incontriamo un vecchio cippo (termenù) infilato in una vecchia vasca in cemento, indicante il confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica Veneta. Controllate la data incisa sulla pietra: correva l'anno 1760. Poco distante un'altra piccola perla: un ex-roccolo restaurato, denominato la Torre degli Alpini, con un'insolita e attraente base circolare.
la Torre degli Alpini - si ringrazia il sito valbrembanaweb per la concessione |
Dalla vasca di cemento si gira a sinistra e, poco oltre e sempre seguendo il segnavia n. 152, si volta invece a destra. La stradina è diventata sentiero, che si inoltra nel bosco. Si prende quota, attraversando piccole radure dove, ogni tanto, uno sguardo verso l'alto intuisce la cima dello Zuccone.
Usciti dal bosco la vetta ci appare incombente e massiccia.... Si ringrazia il sito valbrembanaweb per la concessione |
Il sentiero si inerpica bruscamente e un paio di passaggi esposti richiedono attenzione (se soffrite di vertigini evitate questa escursione). Manca ormai poco: si sbuca ad una estremità della cima, sulla quale campeggia l'ormai visibile Madonna delle Nevi, costruita con lamiere raccolte dopo i bombardamenti degli alleati alle fabbriche di Dalmine. E' fatta: si è conquistata "la montagna più bassa della Val Taleggio"! Solo 1.458 m di quota, ma il panorama sul Resegone, sui piani d'Artavaggio e sulla Val Taleggio la rendono una meta di tutto rispetto, senza contare l'ultima mezzora di salita minuti, quando la cresta si fa un poco aerea, imponendo un passo più stabile e sicuro. Il Corno Zuccone, nel suo piccolo, regala grandi soddisfazioni.
Partenza: Reggetto, frazione di Vedeseta (962 m circa).
Dislivello: Circa 500 metri.
Durata: Poco più di un'ora e mezzo per la salita; un'oretta la discesa.
Altri suggerimenti: A Reggetto si trova il caseificio della Cooperativa Agricola Sant'Antonio, che lavora esclusivamente il latte di vacche di razza Bruno Alpina degli allevatori della zona, producendo e vendendo quindi il vero Taleggio a latte crudo, il formaggio simbolo di tutta la Valle.
Oltre al Taleggio, qui viene prodotto anche lo spettacolare Strachitunt, l'antenato del gorgonzola. Pare che le origini di questo straordinario formaggio si perdano intorno all'anno mille e gli esperti considerano insuperabile il suo sapore aromatico, fragrante e fondente con un piacevole retrogusto vegetale. Se avete intenzione di acquistare i formaggi della Cooperativa Agricola Sant'Antonio, chiamate per gli orari di apertura: 0345 47467.
Cartografia: Carta Turistico-Escursionistica della Provincia di Bergamo-Tavola 04.
Altri suggerimenti: A Reggetto si trova il caseificio della Cooperativa Agricola Sant'Antonio, che lavora esclusivamente il latte di vacche di razza Bruno Alpina degli allevatori della zona, producendo e vendendo quindi il vero Taleggio a latte crudo, il formaggio simbolo di tutta la Valle.
Oltre al Taleggio, qui viene prodotto anche lo spettacolare Strachitunt, l'antenato del gorgonzola. Pare che le origini di questo straordinario formaggio si perdano intorno all'anno mille e gli esperti considerano insuperabile il suo sapore aromatico, fragrante e fondente con un piacevole retrogusto vegetale. Se avete intenzione di acquistare i formaggi della Cooperativa Agricola Sant'Antonio, chiamate per gli orari di apertura: 0345 47467.
Cartografia: Carta Turistico-Escursionistica della Provincia di Bergamo-Tavola 04.
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