sabato 15 luglio 2017

Una visita al monastero sulla montagna, dove tredici secoli di storia continuano a guardarci...

In una piccola radura, sulle pendici delle montagne del triangolo lariano, il tempo sembra essersi fermato.   Raggiungere, partendo da Civate, la basilica ed i resti del monastero-fortezza di San Pietro al Monte offre le stesse sensazioni di un viaggio lungo quasi tredici secoli di storia, che inizia e finisce nel regno di Desiderio, l'ultimo re longobardo vissuto nel settimo secolo dopo cristo.
Spiando da una bifora - foto di Maurizio Campana
La passeggiata che vi propongo con questo post parte dalla piccola frazione di Pozzo (350 m) ed è di una semplicità disarmante: si percorre un un sentiero, contrassegnato con il numero 10 e ricco di un'evidente segnaletica direzionale.   E forse è meglio così, perché la mente resta libera ad immaginare come potrebbero essere stati, al tempo dell'edificazione del monastero-fortezza, questi luoghi da percorrere ancora oggi con passo lento e meditato.
Arrivando a San Pietro-foto di Maurizio Campana
Dopo un primo tratto pianeggiante, la mulattiera sale in un fresco bosco di castagni, superando circa 300 metri di dislivello prima di arrivare alla meta.    I primi monaci benedettini che si sono riparati in questa radura hanno sicuramente apprezzato l'ampia vista sui laghetti dell'Alta Brianza per un motivo diverso rispetto al nostro: da qui potevano controllare le mosse della soldataglia che dominava la pianura e che li aveva costretti a cercare un rifugio riparato come questo.
L'oratorio di San Benedetto-foto di Maurizio Campana
In quest'angolo appartato, a 630 metri di quota, è stato così realizzato un complesso monastico con pochi eguali nell'architettura romanica lombarda.   Il suo isolamento ed il fatto che sia ancora oggi raggiungibile soltanto a piedi, ne hanno permesso un'invidiabile stato di conservazione.
Poche centinaia di metri più in basso, ribolle l'attività convulsa della megalopoli padana.  Qui, nel silenzio rotto soltanto da suoni e rumori naturali, le pietre che compongono la basilica, l'oratorio ed i resti del monastero-fortezza di San Pietro al Monte riflettono la storia di tredici secoli di meditazione, di preghiera e di lavoro quotidiano, rappresentando lo specchio di una serenità che la frenesia odierna ha purtroppo dimenticato.
La cripta della basilica - foto di Maurizio Campana
Chi volesse proseguire l'escursione, può porsi l'obiettivo di raggiungere il rifugio Consiglieri (1.110 m-poco più di un'ora da San Pietro al Monte) e, successivamente, il Monte Cornizzolo (m. 1230-aggiungete un'altra mezzora), da dove si può ammirare uno dei migliori panorami del Triangolo Lariano.   Da questa vetta, lo sguardo spazia,quasi senza più confini: dal Lago di Como alle Grigne, dai Corni di Canzo all'inconfondibile sagoma del Resegone.   E, ai vostri piedi, i piccoli laghi pedemontani e tutta la Pianura Padana.

Scendendo dal Cornizzolo - foto di Maurizio Campana
Info tecniche:
Partenza: Pozzo, frazione di Civate (350 m circa).   
Dislivello: Si arriva a San Pietro al Monte superando circa 300 metri di dislivello.
Durata: Un'ora per l'andata, qualcosa meno per il ritorno.
Periodi migliori: Evitate i mesi caldi dell'estate. Privilegiate la primavera e l'autunno.
Ulteriore documentazione: il sito www.amicidisanpietro.it offre tutte le informazioni di carattere storico, artistico e logistico per una visita approfondita al complesso monastico.
Cartografia: Carta Kompass n. 91  Lago di Como-Lago di Lugano 1:50.000.

Le Grigne dalla vetta del Cornizzolo-foto di Maurizio Campana






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