lunedì 13 agosto 2018

Nella fresca faggeta del Parco Valentino ad ammirare le Grigne ed il Lago di Lecco

In giornate di grande calura, la splendida faggeta del Parco Valentino, ai Piani dei Resinelli, offre fresche e rilassanti passeggiate, con dislivelli ridottissimi.  
Panoramica dal terrazzo del belvedere - foto di Elisa Di Blasi
Per accedere al Parco bisogna arrivare al vasto parcheggio situato nei pressi del grattacielo (1270 m), sicuramente il peggior obbrobrio urbanistico dei Piani dei Resinelli.    Proprio accanto al suo ingresso parte una sterrata che sale dolcemente accanto ai manufatti di un Parco Avventura per poi piegare a destra e raggiungere così l'ingresso del Parco Valentino.    Sulla sinistra del cancello si gode una bella visuale sul Resegone ed i Piani d'Erna, mentre sulla destra, tra faggi sempre più alti, si intravede lo spettacolo della Grigna.
Nuvole sulla Grigna
In pochi minuti si arriva al Museo delle Grigne, che occupa la ex-casa padronale dell'industriale Valentino Gerosa-Crotta, successivamente donata, insieme agli oltre cento ettari della maestosa faggeta, al Touring Club Italiano.    La sterrata prosegue in dolce salita, superando altri edifici ed entrando nel cuore del bosco che, pur infittendosi, lascia penetrare raggi di luce che offrono deliziosi chiaroscuri tra il fogliame dei faggi centenari.    Fino alla fine del XIX secolo, tutta l'area era utilizzata a pascolo per l'alpeggio estivo delle mandrie salite da Abbadia Lariana e dalla Valsassina.    Soltanto agli inizi del '900 è stata favorita la piantumazione che ha portato alla diffusione degli alberi ad alto fusto.
Il sentiero nella faggeta del Parco Valentino
All'interno del bosco la sterrata diventa sentiero, che si spiana dolcemente fino a raggiungere, in meno di un'ora dalla partenza, il terrazzo del belvedere (circa 1.370 m) da cui si ammira una vista spettacolare su Lecco, il Monte Barro, i Corni di Canzo e sui laghetti briantei di Annone, Garlate e Pusiano.    Dal belvedere è possibile proseguire per raggiungere la vetta del Monte Coltignone (1.470 m), un secondo punto panoramico posto ancora più in alto. 
Le contraddizioni dei Piani dei Resinelli
Il rientro può avvenire lungo il percorso di salita oppure, dopo aver conquistato la vetta del Coltignone, si può completare un anello che si ricongiunge al sentiero già percorso poco sopra la Casa Museo.
La Casa Museo - foto di Elisa di Blasi
Info tecniche:
Come arrivare: Il Pian dei Resinelli si raggiunge in circa 30 minuti da Lecco, seguendo le indicazioni che portano in Valsassina.   Arrivati a Ballabio, si sale una stretta strada a tornanti che, in poco meno di nove chilometri, porta al parcheggio principale della località.    Dietro di esso si intravedono alcuni locali commerciali ed una chiesetta, poco oltre la quale si snoda la via degli Escursionisti che porta, dopo circa un chilometro, al piazzale del grattacielo.
Dislivello e durata: Per raggiungere il terrazzo del belvedere bastano tre quarti d'ora di piacevole e rilassante passeggiata nel bosco, con un dislivello di poco superiore ai 100 metri.   Se si vuole completare l'anello che prevede la salita al monte Coltignone mettete in conto di impiegare poco più di due ore, faticando su un dislivello che supera i 200 metri. 
Cartografia: Carta Escursionistica Kompass n. 105 Lecco-Valle Brembana.

La terrazza del belvedere






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