domenica 2 dicembre 2018

Viaggio nella Patagonia dal volto umano: 1. La Regione dei Laghi di Bariloche.

Per gli escursionisti italiani ed europei, Patagonia significa ghiacciai, montagne tanto belle quanto inaccessibili, meteo capriccioso e vento impetuoso.   Ma, se questo vale per la zona limitrofa alla Terra del fuoco, esiste una vastissima area patagonica molto meno "estrema" ed altrettanto affascinante.
Scendendo dal sentiero che porta al Cerro Lopèz.
La regione dei laghi di Bariloche ed il Parco Nazionale Nahuel Huapi si trovano oltre 2.000 km a nord dalla "fin del mundo", rappresentata da Capo Horn e dalla città di Ushuaia.   Il clima relativamente più temperato consente di ammirare senza fatica uno degli ambienti naturali più spettacolari dell'Argentina, che spazia ,senza confini, dalle prime propaggini delle Ande fino alle grandi foreste che circondano i numerosissimi laghi della regione.
Panorama dalla cima del Cerro Campanario.
Per avere un primo quadro d'insieme è sufficiente recarsi sulla cima del Cerro Campanario (1.039 m) da cui si gode un incredibile panorama "a volo d'uccello" che il National Geographic comprende .... "fra gli otto punti panoramici più impressionanti al mondo".     Per arrivarci si può scegliere fra una comoda seggiovia ed un agevole sentiero che, con un dislivello inferiore ai 200 metri, unisce la vetta al parcheggio posto negli immediati dintorni di Bariloche.
Panorama dalla cima del Cerro Campanario.
E' altrimenti possibile percorrere, con un'automobile, uno degli itinerari più popolari della zona: il Circuito Chico, un anello di circa 60 km che costeggia i numerosi laghi della zona ed attraversa le foreste ed i villaggi degli immediati dintorni, offrendo punti di sosta e panoramici di mirabile effetto. 
Punto panoramico lungo il Circuito Chico.
Lungo questo circuito si riconosce il punto di partenza di un'interessante escursione.   Un piccolo chiosco che vende gustosissimi panchos (gli hot-dog argentini) è stato costruito accanto al ponte che attraversa il torrente (in spagnolo: arroyo) Lòpez.   Il sentiero che raggiunge il Refugio Lòpez (1.620 m.) parte proprio da lì.    Infilandosi in un fitto bosco di pehuén (araucarie) la traccia sale ripidamente fino a portarsi sul lato opposto della valle, dove la foresta cede il passo a magri pascoli,  coperti di neve anche a stagione inoltrata.
Il Cerro Lòpez.
Nell'ultimo tratto lo sguardo si apre sul panorama più emozionante che si possa godere sul Lago Nahuel Huapi, avvolto da una corona di cime che superano i 2000 metri.  E' stato in quel punto che ho avuto la certezza che gli scenari naturali dell'Argentina stavano modificando il mio personale concetto di infinito.
Per superare gli 800 metri di dislivello che separano il punto di partenza dal Refugio Lòpez servono tre ore di cammino, solo andata. 
Isla Victoria, lago Nauhel Huapi.
Info tecniche:
Come arrivare: (San Carlos de) Bariloche si trova nella regione patagonica, provincia di Rio Negro e dista circa 1.500 km da Buenos Aires.  Dalla capitale argentina è possibile raggiungere Bariloche in aereo o attraverso un appassionante viaggio in automobile che si inoltra nelle sterminate praterie delle pampas argentine, percorre i 200 km in linea retta della "Strada del Deserto" e, prima di raggiungere la regione patagonica, si addentra in un territorio "preistorico" dove sono state ritrovate le ossa dei più grandi dinosauri carnivori mai esistiti.     Dopo tanta pianura, gli ultimi 300 chilometri emozionano per l'incontro dei primi rilievi ondulati e dei fiumi,  che guidano la strada verso la Regione dei Laghi.   Se la si percorre durante la primavera argentina (dal mese di novembre in poi) è facile restare senza fiato per l'intensità del giallo delle ginestre fiorite che orna i bordi della strada ed i primi contrafforti rocciosi.
Bahia Lòpez, sul Circuito Chico.
Mangiare e pernottare: Mia moglie ed io, con i nostri amici argentini, abbiamo pernottato per quattro notti all'Hosteria Las Cartas (http://hosteria-las-cartas-hotel.insancarlosdebariloche.com) situata a pochi chilometri dal centro di Bariloche, ma sufficientemente lontana per non risentire del traffico e dell'affollamento.    Le camere sono pulite, l'accoglienza è ospitale ed i prezzi sono onestissimi.   La struttura, un po' vecchiotta, è circondata dal verde ed un breve sentiero porta in pochi minuti sulla riva del Lago Moreno.  La colazione è molto gustosa e particolarmente buona è la marmellata di rosa mosqueta.
Per mangiare, consiglio di sfruttare le numerose micro-fabbriche di birra artigianale presenti nella zona.   La degustazione di birra viene accompagnata con una serie di portate a base di carne argentina o con la "picada": stuzzichini salati serviti con la logica dell'antipasto, la cui abbondanza spesso sconsiglia ulteriori ordinazioni.    Proprio di fronte all'Hosteria Las Cartas si trova la Cerveceria Gilbert, dove si mangia molto bene e, grazie al fatto di essere un poco defilata dalla strada principale, non risulta mai presa d'assalto dai pullman turistici vaganti sul Circuito Chico.
Un Carancho: falco delle steppe patagoniche.
Altre indicazioni: La vacanza in Argentina ci ha permesso di visitare un paese dalla natura imponente e dai panorami emozionanti, ma soprattutto ci ha consentito di conoscere persone estremamente amichevoli ed affettuose.   Entrando in bar e negozi, è praticamente impossibile limitarsi ai convenevoli.   Tutti cercano di imbastire una chiacchierata, superando difficoltà linguistiche che peraltro, grazie allo spagnolo molto dolce degli argentini, sono abbastanza limitate.    Al di fuori di alcuni quartieri "pittoreschi e quindi turisticizzati" di Buenos Aires, non abbiamo mai avuto la sensazione di essere visti come polli da spennare ma siamo sempre stati trattati con estrema gentilezza e cordialità.   
Buenos Aires, barrio Recoleta.


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