domenica 11 ottobre 2020

Una fruttifera passeggiata sul sentiero e nel parco del castagno di Casale, frazione di Albino.

Un migliaio di anni fa la valle del Lujo era interamente ricoperta da una boscaglia fitta e scura e risultava del tutto priva di centri abitati.    Soltanto alla sua sommità, poco prima del Colle Gallo, si notava la presenza di un microscopico centro abitato.   I pochi poderi che componevano Casale erano stati dati in affitto a contadini "liberi", esentati cioè dall'obbligo di pagare corvées al signore feudale della zona.  Si trattava di gente povera, che dedicava il suo tempo al duro lavoro di disboscamento per creare campi da coltivare.   Nella loro precaria alimentazione, un ruolo di rilievo era sicuramente occupato dalle castagne i cui alberi riempivano le pendici delle cime circostanti.

Il borgo di Casale dal sentiero del castagno.

La passeggiata proposta in questo post trova le radici nella vita quotidiana di questi contadini e dei loro discendenti, la cui cura di questi boschi regala oggi la possibilità di raccogliere i frutti di boschi che hanno dominato questa zona per secoli, resistendo anche ai violenti assalti urbanistici degli ultimi decenni.  Il parco del castagno si trova al limite del vasto Bosco Fellongo, che ricopre le pendici del Monte Pranzà e di cui si ha notizia sin dall'epoca tardomedioevale.

Monte Misma al sole.

Parcheggiata l'auto nei pressi del campo sportivo di Casale (circa 650 m), si torna brevemente verso valle, raggiungendo il piazzale attrezzato come capolinea per gli autobus.   Poco dopo si incontra un bivio.    Sulla sinistra della provinciale si prende una stradina asfaltata con l'indicazione del sentiero del castagno ed il segnavia CAI n. 513.   I problemi di orientamento finiscono qui.   Camminando in leggera salita, si seguirà sempre questa traccia che, in una ventina di minuti, ci porterà al Parco del Castagno, attraverso prati e cascine ristrutturate. Già dal principio si incontreranno occasioni di raccolta, che ci faranno arrivare alla meta prefissata con la sporta già mezza piena. 

Punto di partenza del sentiero.

Il Parco del Castagno dispone di una piccola area attrezzata che consente la sosta per merende o spuntini.   Nei pressi si trovano imponenti castagni che un tempo facevano parte di un "bosco di comunità", a suo tempo affidato agli abitanti di Casale affinché raccogliessero legna, erbe, foglie secche e castagne, per il sostentamento proprio e dei loro animali.  Col passare degli anni il bosco fu abbandonato a se stesso e solo il recente intervento dei volontari del gruppo "Amici di Casale" ne ha consentito l'attuale trasformazione, realizzando un'oasi protetta dove tutti possono apprezzare e conoscere i pregi dell'albero simbolo di Casale e della Valle del Lujo.

Cascina ristrutturata con i suoi castagni.

Chi volesse proseguire nell'escursione, potrà semplicemente proseguire lungo la stradetta agro-silvo-forestale che continua in leggera salita per altri due chilometri, inoltrandosi nel fitto del Bosco Fellongo e scoprendo improvvise aperture sul fondo valle, fino ad arrivare in località Colle dei Prati Alti (780 m), dove la traccia si incrocia con i sentieri CAI provenienti da Luzzana e dalla chiesetta romanica di Santa Maria Misma.

Zoom sull'Arera dal sentiero del Castagno.

Info tecniche

Data dell'escursione: 09-10-2020 - tempo bello con un po' di foschia.
Partenza: Casale, frazione di Albino, distante poco più di 20 km da Bergamo.  Si raggiunge il piccolo borgo percorrendo la strada provinciale n. 35 della Valle Seriana fino ad Albino, per poi deviare a destra sulla S.P. 39 della Valle del Lujo. A Casale le possibilità di parcheggio sono limitate agli immediati pressi della Chiesa e del Centro Sportivo.
Dislivello e durata: il dislivello trascurabile per coloro che si fermano al Parco del Castagno, raggiungibile in circa venti minuti.  Per arrivare invece al Colle dei Prati Alti serve un'ora abbondante di sola salita che si stima sui 150 metri di dislivello.

Campanula selvatica ai bordi del sentiero

Altre possibilità di escursione: Proseguendo oltre Casale per poco più di un chilometro si giunge al Colle Gallo, spartiacque tra la Val Seriana e la Valle Cavallina. Dal colle viene descritto l'itinerario che raggiunge la cima del Monte Pranzà. Il link è il seguente: 
https://dislivellozero.blogspot.com/2017/11/dal-colle-gallo-al-monte-pranza-una.html
Altre informazioni utili: Al Colle Gallo (763 m) è interessante la visita al Santuario della Madonna dei ciclisti con l'annesso piccolo museo che raccoglie cimeli, ricordi, trofei e maglie dei campioni del passato. Molto gustosi sono anche i generi alimentari (formaggi e salumi) prodotti e venduti dalla Fattoria del Colle, che si trova proprio sotto il parcheggio del Santuario.
Particolarmente buoni il primo sale e il taleggio. Il sito internet presenta bene la varietà delle  loro proposte: www.fattoriadelcolle.it. Tel. 035 824435.
Cartografia: Carta Turistico-Escursionistica della Provincia di Bergamo-Tavola 08 (scala 1:25.000).


La traccia della passeggiata, evidenziata in verde
sulla tavola 08 della  Carta Turistica-Escursionistica della 
Provincia di Bergamo. Si ringrazia per la concessione.

Nessun commento:

Posta un commento