venerdì 16 settembre 2022

Alle piane di Lizzola: una breve e facile passeggiata circondati da paesaggi ed ambienti entusiasmanti

Dal piccolo borgo di Lizzola partono diverse escursioni lunghe ed impegnative.  Ma non mancano proposte anche per chi vuol fare semplicemente due passi immerso in una natura rigogliosa e circondato da fantastici panorami.  Come questa breve gita che porta a conoscere le Piane di Lizzola.

Pizzi Poris, Diavolo e Diavolino dalle Stalle del Tuf (foto di Elisa Di Blasi).

Per raggiungere il punto di partenza di questa passeggiata si attraversa tutto il paese, si imbocca via Onorevole T. Pacati, per parcheggiare ai piedi del Quartiere Valletera (per dettagli sui parcheggi a pagamento vedere le note tecniche).  Sulla destra delle prime case del quartiere sale una ripida strada asfaltata, al cui imbocco si trova anche la segnaletica del sentiero CAI n. 322.

Primi passi nelle Piane di Lizzola. Sullo sfondo il Monte Cimone (foto di Elisa Di Blasi).

E' un tratto faticoso, ma breve.  Quando l'asfalto lascia il posto ad un acciotolato, si intuisce che la salita sta per terminare e, dopo pochi passi, una visuale completamente diversa si apre ai nostri occhi.  Siamo di fronte alle piane di Lizzola.  Alla nostra sinistra scende il torrente Bondione, che costeggia le pendici del boscoso Monte Toazzo. Poco oltre il circo di vette si completa con i Monti Pomnolo e Cimone, mentre a destra compare la cuspide del Monte Sasna e, subito oltre, il Monte Crostaro.

Lizzola e i Diavoli dall'imbocco delle Piane di Lizzola.

Ma lo spettacolo è anche alle nostre spalle, dove lo sguardo viene inevitabilmente attirato dal Pizzo del Diavolo di Tenda, in compagnia con il suo Diavolino.  Sulla sinistra, il Passo di Valsecca li divide dal Pizzo di Poris. Più vicini alle case di Lizzola, incombono il Vigna Vaga, che domina gli impianti di risalita, mentre sulla destra si palesa l'imponente massa del Pizzo di Coca. 

Il Monte Vigna Vaga dal letto del Torrente Bondione.

La traccia prosegue in piano, fra pascoli e prati fioriti, fino a giungere accanto ad un'edicola con due croci in ferro battuto che probabilmente ricorda alcuni minatori travolti da una valanga mentre tornavano in paese dopo aver lavorato nella ex-miniera Lupi, il cui ingresso era posto negli immediati pressi . In questo punto si abbandona la sterrata dirigendosi verso una briglia di consolidamento in cemento che consente di attraversare il torrente senza bagnarsi gli scarponcini.

Una delle Stalle del Tùf (foto di Elisa Di Blasi).

Giunti sull'altra sponda, si può effettuare una breve divagazione a sinistra, per ammirare il bel gruppo di baite che compongono le Stalle del Tuf.  Oppure tenere la destra per raggiungere in breve la baita degli Alpini di Lizzola, punto di arrivo di questa passeggiata. La struttura è presidiata da un vecchio cannone risalente alla Grande Guerra, ed è circondata da un fresco bosco di conifere.  Il ritorno segue i passi dell'andata.

La Baita degli Alpini. Sullo sfondo i monti Pomnolo e Cimone (foto di Elisa Di Blasi).

Note tecniche:

Data dell'escursione: 12-09-2022 - tempo bello, visibilità ottima.
Punto di partenza della passeggiata: Lizzola (frazione di Valbondione) che dista circa 58 km dal centro di Bergamo, percorribili in un'ora e dieci minuti d'auto.   Dalla città si percorre la statale 671 della Val Seriana fino al bivio di Ponte Nossa, dove si tiene la sinistra, seguendo le indicazioni per Valbondione.   All'ingresso di quest'ultimo paese si tiene la destra, si supera il centro e si percorre la S.P. 49 che, con sei tornanti e dopo circa cinque chilometri, raggiunge la frazione di Lizzola.  Per raggiungere il quartiere Valletera si attraversa tutto il paese, superando anche gli ultimi parcheggi posti all'altezza dell'ex meublè Camoscio.  I parcheggi sulla sinistra sono a pagamento (vedi paragrafo successivo). Gli stalli sterrati posti sulla destra no.

La testata della Valle Bondione dalle Piane di Lizzola (foto di Elisa Di Blasi).

Nel Comune di Valbondione il parcheggio si paga: Da alcune estati, i parcheggi di proprietà comunale presenti nel territorio di Valbondione sono a pagamento.  Occorre quindi premunirsi di ticket gratta e sosta presso l'ufficio turistico di Valbondione o negli esercizi commerciali convenzionati.  Il costo giornaliero è di 5 (cinque) euro.  Prezzi diversi sono previsti per soste a più lunga scadenza. Maggiori info sul seguente sito: https://www.turismovalbondione.it/modalita-di-pagamento-del-parcheggio-a-valbondione.

Stalle del Tùf (foto di Elisa Di Blasi).

Dislivello e lunghezza dell'itinerario: circa 70 metri di sola salita. Tra andata e ritorno si percorrono un paio di chilometri.
Durata: La Baita degli Alpini si raggiunge in mezz'oretta di camminata. 
Luoghi di sosta e ristoro lungo il tracciato: La Baita degli Alpini è gestita dall'omonimo gruppo di Lizzola. E' aperta nei giorni festivi del periodo estivo. Offre servizio di ristoro bar e cucina con tavoli all'aperto o riparati da un tendone. Sono presenti servizi igienici ed è disponibile un'ampia area verde nei pressi del torrente Bondione utilizzabile per momenti di relax e per far giocare i bambini. Il menu comprende diversi tipi di carni alla griglia, strinù , formaggi, salumi e polenta. Per approfondimenti e prenotazioni: https://www.facebook.com/gruppoalpinilizzola.

Il Pizzo di Coca fa capolino dalle Piane di Lizzola.

Altre escursioni in zona: In questo blog trovate la descrizioni di alcune facili passeggiate, effettuabili negli immediati dintorni di Valbondione. I link sono i seguenti:
- https://dislivellozero.blogspot.com/2017/05/da-fiumenero-valbondione-una-rilassante.html
- https://dislivellozero.blogspot.com/2017/02/una-passeggiata-maslana-tra-stambecchi.html
- https://dislivellozero.blogspot.com/2020/12/la-magia-di-maslana-in-veste-invernale.html
Se invece vi sentite pronti per un'escursione più impegnativa, con partenza da Lizzola, potete cliccare su:
- https://dislivellozero.blogspot.com/2022/08/da-lizzola-unescursione-circolare-per.html
Cartografia: Carta Turistico-Escursionistica della Provincia di Bergamo - scala 1:25.000 - Tavola 03. 

Torrente Bondione in località Stalle del Tùf (foto di Elisa Di Blasi).








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