martedì 11 ottobre 2022

Un anello tra Piazzolo, Ave di Ardesio e gli splendidi pascoli di Colle Palazzo.

Un'interessante escursione che unisce due contrade che nascondono veri e propri gioielli di arte rustica minore, fittissimi boschi ricchi di funghi e fioriture, ed i meravigliosi  pascoli di Colle Palazzo.

Colle Palazzo e Cima Timogno.

L'itinerario proposto parte da Piazzolo (783 m), piccola frazione del Comune di Ardesio (nelle note tecniche le informazioni per arrivarci).  Dal parcheggio posto all'inizio del paese parte una stradina cementata (segnavia CAI n. 312) con una pendenza iniziale quasi repulsiva. Il faticoso strappo a freddo dura circa quindici minuti, fino a costeggiare due cascine ben ristrutturate da cui si gode una bella vista sul fondovalle. 

La prima baita che si incontra salendo da Piazzolo verso Ave.

Da qui la traccia spiana, per poi scendere dolcemente fino al letto del torrente Rino, che ci farà compagnia a lungo in questa escursione. Lo si attraversa su un ponticello, successivamente al quale il cemento lascia il posto ad un acciotolato, che riprende a salire con buona pendenza. Dopo mezz'ora di cammino la strada, percorribile da fuoristrada e piccoli mezzi agricoli, diventa sterrata. Il cemento ricompare nei tratti più ripidi e sui tornanti. Subito dopo una santella si incontra un bivio, dove si prosegue tenendo la sinistra.

Ingresso ad Ave.

Dopo quasi un'ora, si arriva ad una fontana che funge anche da abbeveratoio. Qui il sentiero CAI n. 312 volta a sinistra, in direzione della sella di Vodala. Noi prendiamo a destra e, in breve, una pista pianeggiante ci porta alle prime case di Ave (1099 m), poste su una selletta da dove si gode un suggestivo panorama sulla splendida mole del Monte Secco. 

Il "centro" di Ave. Sullo sfondo compare il monte Secco.

Il borgo di Ave è composto da una ventina di case in pietra viva, per la gran parte ben ristrutturate. Caratteristici porticati e suggestivi balconi in legno testimoniano il rinnovato interesse per questo borgo che, fino agli anni '50 del secolo scorso, contava un centinaio di abitanti ed un edificio scolastico. Ora sono rimaste solo tre persone a viverci tutto l'anno.  La piccola frazione è completata da una chiesetta, risalente al diciottesimo secolo. 

Chiesetta e campanile di Ave.

L'escursione prosegue attraversando tutto il borgo e procedendo sul sentiero che unisce le ultime case ad un bel bosco di latifoglie. La traccia continua con leggeri saliscendi e, in cinque minuti, si arriva ad una cascina ben tenuta dove la traccia scende al torrente Rino, che raggiungiamo in dieci minuti dalla chiesetta di Ave. Non si attraversa il torrente ma, effettuando una inversione ad U, si percorre il sentierino che ne costeggia il corso e ritorna verso valle. Con il torrente che gorgoglia alla nostra sinistra, in pochi minuti arriviamo ad un guado che ci consente di passare sull'altra riva dove, finalmente, troviamo una freccia in legno che ci indica la direzione per salire a Colle Palazzo.

La prima delle quattro frecce indicatrici per Colle Palazzo.

Bastano tre minuti per arrivare ad un altro guado, dove un'altra freccia indicatrice (sulla destra) ci indica di raggiungere l'altra sponda. La risaliamo con un po' di difficoltà, a causa della pendenza del terreno sdrucciolevole, per sbucare su un pascolo ed individuare subito una terza segnalazione. La direzione di questa freccia ci impone di entrare nel bosco attraversando in linea retta il pascolo. Appena giunti sotto gli alberi, si individua un'ultima freccia che evidenzia una traccia che sale a destra con buona pendenza. 

Ave, dal sentiero di salita a Colle Palazzo.

Siamo sul sentiero che ci condurrà a Colle Palazzo, inizialmente con una serie di ripide serpentine tra la fitta vegetazione. Non troveremo più frecce in legno ma, qualche sbiadito segnale bianco-verde dipinto sulle cortecce ci conferma di essere su un sentiero segnalato che, dopo aver spianato per un breve tratto, risale di nuovo con decisione in mezzo al bosco con molte meno serpentine rispetto al precedente tratto. La salita dura circa tre quarti d'ora, fino a quando il bosco si dirada lasciando filtrare occhiate di sole e un prato in pendenza, oltre il quale si palesano le prime cascine di Colle Palazzo (circa 1300 m di quota).

Foliage dei boschi di Colle Palazzo e il monte Secco.

Percorrendo la sterrata che fiancheggia le cascine si intuisce perchè Colle Palazzo sia uno degli ambienti montani più bucolici e suggestivi delle Orobie. Affacciato sulla Valzurio, si compone di amplissimi pascoli punteggiati da cascine e circondati da splendidi boschi di faggi e di conifere. Come se non bastasse, il panorama si completa con la mole del monte Redondo a nord-ovest ed il Vodala, con la Cima Timogno a nord.

Colle Palazzo e monte Redondo.

Proseguendo sulla sterrata, bastano pochi metri per ritrovare il segnavia biancorosso del CAI, che ci informa che stiamo percorrendo il sentiero n. 311, recentemente realizzato per completare l'anello del sentiero delle Orobie Orientali. Da qui lo seguiremo per un lungo tratto. In breve si giunge ad una  suggestiva baita, denominata Penzana dol Zanarì (1312 m-due ore circa dalla partenza). 

 La Penzana dol Zanari, a Colle Palazzo.

Dalla baita proseguiamo sulla sterrata per circa un centinaio di metri e, poco prima di uno stagno,  una evidente deviazione a destra del CAI 311 ci indica la corretta direzione per scendere ad Ardesio. La imbocchiamo per salire in dolce pendenza in un arioso bosco di conifere che scende dalle pendici di Cima Ba. Tra gli alberi la traccia effettua poi una serie di saliscendi a mezza costa che, in un quarto d'ora dal bivio, ci porta a prendere a destra una traccia che scende nel fitto del bosco.

Panoramica sui pascoli di Colle Palazzo.

La discesa si fa via via più ripida man mano che si scende. Il sottobosco è ricco di funghi e la traccia è ben segnalata anche se i bolli biancorossi potrebbero essere più numerosi. Per questo si consiglia di non distrarsi e di tenerli sempre d'occhio. A quota 950 m circa si incrociano alcuni sentieri, i cui bivi potrebbero creare qualche difficoltà. Senza farsi tentare dalle deviazioni, si segue sempre il segnavia biancorosso che, dopo aver brevemente costeggiato il letto di un rio spesso in secca, sbuca sulla strada cementata già percorsa all'inizio dell'escursione (circa 830 m. di quota-poco più di un'ora di discesa dall'indicazione CAI per Ardesio).

In discesa, poco prima di arrivare a Piazzolo.

Si scende calpestando il cemento, ma solo per pochi passi, perchè il segnavia CAI ci indirizza su una pista a destra che, oltre ad ingentilire la discesa, consente di arrivare al borgo medioevale di Piazzolo, per scoprire che le case di questa contrada sono state costruite così vicine tra loro da lasciare solo lo spazio necessario per angusti vicoli che formano un caratteristico e suggestivo nucleo, stretto attorno alla chiesetta settecentesca dedicata a Santa Maria Maddalena. Usciti dalla contrada, bastano pochi passi per ritornare al parcheggio di partenza.

Il campanile di Piazzolo ed il monte Secco.

Note tecniche:

Data dell'escursione: 06-10-2022 - sereno, con velature e leggere foschie in quota.
Punto di partenza dell'escursione: Parcheggio pubblico di Piazzolo, frazione di Ardesio, che dista circa 40 km dal centro di Bergamo, percorribili in tre quarti d'ora d'auto.   Dalla città si percorre la statale 671 della Val Seriana fino al bivio di Ponte Nossa, dove si tiene la sinistra, seguendo le indicazioni per Valbondione. Si superano la prima uscita e l'abitato di Ardesio, arrivando fino alla località Ponte Seghe dove si prende a destra via Leonardo da Vinci, che porta verso il centro di Ardesio. Superato il complesso scolastico ed il largo Alessandro Volta,  si individuano le indicazioni per Piazzolo, che si raggiunge percorrendo una stretta strada che sale fra i declivi per circa un chilometro. Poco prima della frazione si trova il parcheggio pubblico sulla sinistra, di fronte ad una decina di box di proprietà dei residenti di Piazzolo.

Campanula selvatica nei boschi che circondano la frazione di Ave.

Dislivello e lunghezza dell'itinerario: Oltre 600 metri di sola salita per un totale di circa nove chilometri. 
Durata: L'anello si completa in tre ore abbondanti, senza tener conto delle soste. 
Altre escursioni in zona: In questo blog trovate altre due escursioni che partono da Valcanale, altra frazione di Ardesio. I link di collegamento sono i seguenti:
https://dislivellozero.blogspot.com/2022/09/la-magia-della-nebbia-nei-boschi-tra-i.html
- https://dislivellozero.blogspot.com/2020/06/un-panoramico-anello-nella-valle-dei.html

Zoom su gregge in località Candave.

Se invece siete rimasti ammaliati dall'ambiente naturale di Colle Palazzo, vi suggerisco un'altra escursione che lo raggiunge da Valzurio. Il link è: https://dislivellozero.blogspot.com/2018/06/lanello-della-valzuriouna-rara-armonia.html
Cartografia: L'anello non è indicato compiutamente sulle principali mappe in circolazione, in particolare nel tratto tra Ave e Colle Palazzo. Un'idea sufficientemente definita delle possibilità escursionistica della zona è data dalla nuova carta del Sentiero delle Orobie orientali, realizzata dal CAI di Bergamo, in scala 1:25.000.

Sul sentiero CAI 312, poco prima di arrivare ad Ave.




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