martedì 1 novembre 2022

Da Lantana alla croce di vetta dello Scanapà, un itinerario poco battuto e molto panoramico.

La salita alla croce dello Scanapà da Lantana è un po' faticosa salita e richiede buon senso di orientamento, ma tutto viene ripagato dal magnifico panorama che si gode percorrendo l'ultimo tratto.

Panorama dall'ultimo tratto di salita alla croce dello Scanapà.

Dai parcheggi di via delle Genziane (circa 1030 m di quota-nelle note tecniche trovate i dettagli per arrivarci) si sale fino al primo bivio, dove si prende a destra per ritornare sulla strada che porta al monte Pora. Si volta a sinistra, individuando subito la palina segnaletica che indica la direzione per lo Scanapà. Si abbandona quindi via Monte Pora per entrare, a sinistra, in un vialetto che costeggia alcune residenze private. Poco oltre, si incontra un'altra palina segnaletica sulla sinistra, che ci introduce in un boschetto sul limitare della lottazione. Stiamo percorrendo il "sentiero Squazzi".

Tratto del sentiero Squazzi. Sullo sfondo la Corna Rossa.

La traccia, indicata con bolli rossi, sale in un bosco misto, fino al retro di una costruzione in cemento, dove si tiene la destra. Al bivio successivo si prende a sinistra e, si salgono alcune serpentine ben contrassegnate dai bolli rossi. Poco oltre si percorre un falsopiano con vista sul borgo di Lantana ed i monti circostanti.

La grotta con la fonte Squasì.

In poco più di venti minuti si raggiunge una grotta. all'interno della quale si trova una fonte. Trascurando un bollo rosso che pare invitarci ad esplorare la grotta, si gira decisamente a sinistra, salendo diversi zig-zag con decisa pendenza. Ci inoltriamo in una sorta di gola rocciosa, posta alla base della falesia della Corna Rossa, dove sono state attrezzate alcune vie di arrampicata. 

La piana di Castione dal tratto finale della salita.

Sotto imponenti abeti rossi continuiamo a farci guidare dai bolli rossi e raggiungiamo un bivio, dove si tiene la sinistra, continuando a risalire ripide serpentine per un'altra decina di minuti. Poco più avanti si percorre un tratto con pendenza più dolce, ma dura poco. Alcuni alberi abbattuti creano qualche problema di orientamento e, con una serie di strappi, si tende ad uscire dal bosco, godendo un'ampia veduta di tutta la piana di Castione con lo sfondo del lontano massiccio dell'Alben. Più avanti si inizia ad ammirare anche una porzione di Presolana.

Prime vedute sulla Presolana.

Tenendo la destra il sentiero rientra nel bosco, incontrando un bivio segnalato (quota intorno ai 1350 m-circa un'ora dalla partenza). Ora siamo sul "Sentiero dei Carbonai".  A sinistra si scenderebbe al Passo della Presolana. A destra si possono raggiungere lo Scanapà od il Colle Vareno. Prendiamo quindi a destra, camminando in piano per una decina di minuti, fino ad incontrare un'altra palina segnaletica che ci impone di voltare a sinistra, per imboccare il "Sentiero Ratù".

Sulla cresta di salita, la Presolana senza più veli.

I bolli di questa traccia sono molto più radi. La scelta del loro colore (giallo) non aiuta, soprattutto in autunno, visto che il sentiero si inoltra in un bosco di latifoglie. Al primo bivio ci aiuta una freccia gialla dipinta su una corteccia, indirizzandoci verso una roccia calcarea che si lascia alla nostra destra. Un bollo sbiadito su un sasso a terra introduce una serpentina segnalata con un alternarsi di bolli rossi e gialli, facendoci uscire dal bosco.

Autunno sulla cresta dello Scanapà.

Ora la traccia sale zigzagando nell'erba, costeggiata da radi arbusti che, poco oltre, spariscono del tutto, così come i bolli. Il sentiero è comunque abbastanza evidente e si dirige con decisa pendenza verso una larga cresta, dalla quale si allarga gradatamente lo sguardo sulla massiccia presenza della Presolana. Tenendo questo spettacolo alla nostra sinistra, si sale faticosamente il ripido costolone erboso, da cui si intravvede anche la meta finale, rappresentata dalla croce metallica posta sulla più vicina delle due cime del monte Scanapà.

La croce dello Scanapà dal sentiero di salita.

Dopo due ore circa di faticosa salita si raggiungono alcune vecchie trincee poste a controllo del traffico del Passo della Presolana. Poco oltre si scende leggermente ad un'ariosa radura, nella quale si trova la malga Scanapà, di proprietà dell'Azienda Agricola Fattoria della Felicità. Di fronte alla costruzione in legno, la traccia volta a sinistra e si inerpica, con un ultimo strappo, verso la croce di vetta (1669 m - due ore e mezza circa dalla partenza).

La Val di Scalve ed il Pizzo Camino dallo Scanapà.

Il panorama è splendido, seppur parzialmente limitato dalla vegetazione e da una recinzione metallica a protezione dei dirupi. Ad ovest si distinguono tutte le principali cime del massiccio della Presolana. A nord, a lato dell'altra vetta dello Scanapà, spunta la Val di Scalve, adagiata ai piedi dell'imponente Pizzo Camino. A sud lo sguardo scende senza limiti fino alla piana di Clusone, al Pizzo Formico ed al Monte Alben. Ad est, dietro alla cima erbosa del Monte Lantana, si innalza il grande panettone del Pora. 

La radura con la malga Scanapà. Al lato opposto, il passo omonimo.

Il ritorno avviene seguendo rigorosamente il tracciato della salita, con l'avvertenza che, in discesa, i bolli risultano meno visibili rispetto all'andata. Dalla cima fino al parcheggio di via delle Genziane si impiega un po' più di un'ora e mezza.

L'altra vetta dello Scanapà, ripresa dalla croce.

Note tecniche:

Data dell'escursione: 29-10-2022 - tempo bello.
Punto di partenza dell'escursione: Due piccoli parcheggi nella zona residenziale di via delle Ginestre, a Lantana, frazione di Castione della Presolana, distante circa 46 km dal centro di Bergamo, percorribili in poco meno di un'ora d'automobile. Dalla città si percorre la statale 671 della Val Seriana fino al bivio di Ponte Nossa, dove si volta a destra, seguendo le indicazioni per Clusone e Schilpario. Si superano Clusone e Castione della Presolana. All'incrocio semaforico di Dorga si svolta a destra, entrando in paese. Si seguono le indicazioni per Lantana, fino ad imboccare via Monte Pora. Giunti al termine dell'abitato di Lantana, sulla sinistra si intravvede una serie di villette. Si volta quindi a sinistra in via delle Genziane per parcheggiare in uno dei due stalli, ognuno con capienza di 5/6 auto. 
Dislivello e lunghezza dell'itinerario: Oltre 650 metri di sola salita per un totale, fra andata e ritorno, di circa sei chilometri. 
Durata: La salita impegna per circa 2 ore e mezza. La discesa poco più di un'ora e mezzo.
 
Dirupi ed abetaie dello Scanapà, ripresi nel primo tratto di discesa.

Altre escursioni in zona: La zona del massiccio della Presolana offre itinerari di ogni tipo. In questo blog potrete trovare almeno cinque proposte, prevalentemente dedicate agli escursionisti senza particolari esigenze tecniche, ma tutte particolarmente panoramiche. Questi sono i link di collegamento.
- https://dislivellozero.blogspot.com/2022/08/un-anello-ai-piedi-della-presolana-e.html;
- https://dislivellozero.blogspot.com/2018/08/una-pigra-passeggiata-sulla-via-del.html;
https://dislivellozero.blogspot.com/2020/08/dal-canyon-della-valle-dei-mulini-ai.html;
- https://dislivellozero.blogspot.com/2017/05/rendez-vous-con-la-presolana-e-con-la.html;
- https://dislivellozero.blogspot.com/2020/08/a-caccia-di-stelle-e-di-fresco-nei.html;
Per gli appassionati di storia dell'alpinismo, è disponibile anche un post che racconta la prima scalata della Presolana, avvenuta il 3 ottobre del 1870. Il suo link è: https://dislivellozero.blogspot.com/2018/04/carlo-medici-il-tagliapietre-che.html.
Cartografia: Il sentiero di salita da Lantana alla croce dello Scanapà non è indicato nelle principali mappe escursionistiche cartacee Una visuale abbastanza dettagliata della zona interessata è riportata sulla Carta Turistico-Escursionistica della Provincia di Bergamo - Tavola 06 in scala 1:25.000.

Larice sulla cresta dello Scanapà.





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