mercoledì 30 novembre 2022

Un anello da Clusone alla "conquista" delle vette dei monti Simer e Crapet.

Due cime estremamente panoramiche, posizionate a cavallo dei due rami dell'Alta Valle Seriana, ed un ambiente idilliaco e ricco di biodiversità. Questa è l'offerta proposta dall'escursione che parte da Clusone, sale in vetta ai monti Simer e Crapet, per adagiarsi infine nei placidi pascoli di Baita Rasga.

Dalla vetta del Simer, il Sapèl Né in primo piano e l'Alben a chiudere.

Dal parcheggio posto in cima a via San Defendente (635 m. circa-i dettagli per raggiungerlo sono nelle note tecniche in fondo al post) si prende via Bartolomeo Furia. Al primo bivio si tiene la destra e si continua a salire fino ad incontrare, proprio all'incrocio con via Monsignor Rizzoli, un cartello giallo che indica la direzione per il "Fontanino della Mamma-sentiero est" ed il bollo biancorosso che indica il sentiero CAI 317. Quest'ultimo segnavia ci accompagnerà per tutta la salita.

Si svolta a destra per via Monsignor Rizzoli...

Si sale, con buona pendenza, sulla strada che alterna asfalto, cemento ed acciotolato. Guidati dai segnali gialli e dai bolli biancorossi, si costeggiano giardini, corti e terrazze di ville ben ristrutturate. Dopo circa un quarto d'ora di cammino la traccia imbocca una sterrata, segnalata anche da un divieto di transito alle auto. In falsopiano, si supera il vecchio ponte Filipì (750 m) e si arriva quindi al Fontanino del Papà (765 m), posto di fronte ad una cascina ristrutturata, nei pressi della quale si gode un bella vista su Clusone, il Colle Crosio ed il Pizzo Formico.

Primo sole sul Colle Crosio, sullo sfondo il Pizzo Formico.

La traccia svolta a destra, trasformandosi in mulattiera. Al bivio successivo si incontra una palina segnaletica (direzione per Cima Blum) che ci fa tenere la destra, facendoci risalire il bosco misto con larghi ed agevoli tornanti. In alcuni tratti il bosco si dirada, offrendo belle viste che si allargano fino al massiccio dell'Alben, con la piramide erbosa del Sapèl Né in primo piano. Si guadagna rapidamente quota, tenendo la vetta del monte Simer sulla destra ed arrivando ad una baita quasi fagocitata dal bosco, ora prevalentemente formato da begli esemplari di betulle. 

Verso la cima del monte Simer.

Dopo un'ora dalla partenza si giunge ad un trivio. Il sentiero n. 317 sale a sinistra; al centro si trova la variante n. 317B che percorreremo al ritorno; mentre a destra si intravede il sentiero che, in pochi minuti, ci permette di conquistare la cima del Simer, da cui lo sguardo è in grado di spaziare a 360°. 

Le testate delle Valli Sanguigno e Goglio dal monte Simer.

A sud domina l'Alben, ad ovest si ammirano i pascoli del monte Alino che salgono fino a lambire le creste più alte dei monti Vaccaro e Secco. Poco oltre si staglia la corona delle vette che delimitano le Valli Sanguigno e Goglio. A nord incombe il monte Crapet, nostra prossima meta, e la cima Parè. Il cerchio si chiude con l'ampia piana di Clusone e Rovetta, con la Val Borlezza che digrada verso il Lago d'Iseo.

Verso la seconda vetta di giornata: Cima Crapet.

Tornati al trivio, si riprende il sentiero n. 317, che sale con decisione verso cima Crapet, percorrendo una larga cresta erbosa alternata a facili roccette. La fatica è ripagata da un panorama che si allarga fino al Pizzo del Diavolo ed alla bastionata del monte Grabiasca. In poco meno di quaranta minuti si raggiunge la vetta (1153 m), segnalata da una piccolissima croce abbracciata ad un rosario, a cui fa compagnia una madonnina di plastica che ricorda le bottigliette-souvenir con l'acquasanta della Grotta di Lourdes.

Uno sguardo al monte Secco da Cima Crapet.

Il sentiero prosegue pianeggiando sul crinale, spingendosi verso i pascoli che circondano Baita Rasga (1190 m), adagiata in una zona ariosa e bucolica. La si raggiunge in una ventina di minuti da Cima Crapet, ed offre tetto, sedie, tavoli e riviste per ripararsi, riposare e ristorarsi. Un buon punto per fermarsi e programmare il ritorno, che avviene tornando indietro sul sentiero n. 317 per 5/6 minuti, fino ad un bivio ben segnalato dove, voltando a sinistra, si scende nel bosco utilizzando la traccia della variante 317B, in direzione dell'ex-seminario di Clusone (ora Istituto Fantoni).

La baità in località Rasga.

La discesa alterna tratti ripidi ad agevoli falsopiani. Il bosco presenta una ricca varietà di essenze arboree che sivestono di sgargianti colori nella stagione autunnnale. Si riconoscono il pino silvestre ed il pino cembroide, il larice, la betulla e l'abete rosso, oltre alle essenze tipiche caratterizzanti il bosco ceduo di queste quote. 

Larice in veste autunnale, nei pressi del bivio con la variante 317B.

Dopo una ventina di minuti dall'inizio della discesa, si incontra un bivio segnalato. A sinistra si scenderebbe direttamente a Clusone. Tenendo la destra si procede invece in piano arrivando, in poco più di dieci minuti, al trivio già incontrato durante la salita. Alla nostra sinistra infatti si riconosce la croce di vetta del monte Simer. Scendiamo quindi ripercorrendo a ritroso la traccia del segnavia 317, tuffandoci nel bosco per arrivare prima al Fontanino del Papà e, successivamente, al centro storico di Clusone ed al nostro parcheggio di partenza. Il ritorno da Baita Rasga ci ha fatto camminare per circa un'ora e un quarto.

Il monte Pora innevato, dal sentiero di discesa.

Note tecniche:

Data dell'escursione: 27-11-2022 - tempo sereno, buona visibilità.
Punto di partenza dell'escursione: Parcheggio posto al termine di via San Defendente a Clusone, di fronte alla Casa di Riposo "Fondazione Sant'Andrea". Nei giorni feriali vige il disco orario, in quelli festivi è libero. Il punto di partenza dell'escursione dista circa 36 km dal centro di Bergamo, percorribili in 50 minuti. Dalla città si percorre la statale 671 della Val Seriana fino al bivio di Ponte Nossa, dove si svolta a destra, seguendo le indicazioni per Clusone e Schilpario. Risaliti i tornanti, si supera la prima rotonda per entrare in Clusone alla seconda rotatoria. In successione, si percorrono via Europa, via Gusmini e via Vittorio Emanuele. Negli immediati pressi del supermercato Iperal si entra in un'altra rotonda dove, alla terza uscita si imbocca via San Defendente, che si percorre fino a trovare la caratteristica chiesetta e, poco oltre, il parcheggio di partenza.
Baita Rasga e l'Alben.

Dislivello e lunghezza dell'itinerario: quasi 600 metri di dislivello per una lunghezza totale stimata intorno agli 8 chilometri. 
Durata: La durata complessiva dell'anello, comprensivo della deviazione per la cima del monte Simer, è di poco inferiore alle tre ore e mezza complessive.

Il bosco alle pendici di Cima Crapet.

Altre escursioni in zona: La piana di Clusone offre una serie di passeggiate, effettuabili in ogni stagione dell'anno, tutte con dislivello minimo e vedute grandiose. In questo blog ne trovate almeno tre. Questi sono i link di collegamento:
https://dislivellozero.blogspot.com/2017/12/a-caccia-di-sole-nella-piana-di-clusone.html
- https://dislivellozero.blogspot.com/2022/04/lanello-dei-prati-mini-di-clusone-una.html
- https://dislivellozero.blogspot.com/2017/08/due-passi-nella-selva-di-clusone-tra.html
Un itinerario più impegnativo, che regala panorami fantastici, parte invece da Piario, paesino ad un chilometro da Clusone. Lo trovate qui: https://dislivellozero.blogspot.com/2022/09/da-piario-alla-vetta-del.html
Cartografia: La Carta Turistico-Escursionistica della Provincia di Bergamo-Tavola 05 offre una buona veduta d'insieme della zona, ma la traccia del sentiero 317 non è precisa e può creare confusione.

Da Cima Crapet la traccia del 317 porta a Cima Blum e, più oltre, a Cima Parè.








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