sabato 18 marzo 2017

Il risveglio delle marmotte di Chiareggio, in alta Val Malenco

In primavera le marmotte si risvegliano dal lungo letargo invernale. Nei pressi del paesino di Chiareggio c'è un posto dove è facilissimo ammirarle da vicino ed anche...sfamarle.

Nel Parco Geologico insieme alle marmotte.

IL PAESINO DI CHIAREGGIO...
...è una piccolissima frazione del Comune di Chiesa di Val Malenco, a 1.612 metri di altitudine, al cospetto del gruppo del Monte Disgrazia.   Nel suo centro si interrompe la strada comunale che diventa (anzi, torna) mulattiera, come era nel passato, quando fungeva da importante arteria commerciale con i Grigioni, il cantone sito appena al di là del passo del Muretto, al confine tra Italia e Svizzera.   Nel periodo invernale Chiareggio non è raggiungibile con le auto perché la strada non viene battuta dagli spazzaneve.   Gli albergatori di Chiareggio, in caso di neve, scendono a recuperare i loro ospiti con il gatto delle nevi o le motoslitte.
Chiareggio e le sue montagne - foto di Elisa Di Blasi
...ED I SUOI ABITANTI
I residenti fissi di Chiareggio non superano la decina anche se, soprattutto d'estate, il paese è animato dai turisti che pernottano nei cinque piccoli alberghi o che si dirigono verso i diversi rifugi d'alta quota.  Poche persone ma... tante marmotte!
All'inizio della primavera, nella località denominata La Corte, posta all'ingresso di Chiareggio, si possono incontrare facilmente numerose marmotte, che attendono di essere rifocillate dai turisti più curiosi.
Nell'unico negozio di alimentari di Chiareggio è sempre disponibile una capiente cassetta contenente carote che la gente compra esclusivamente per portarle alle marmotte, che non resistono al richiamo di questa colorata verdura.
Prati in fiore in località La Corte - foto di Elisa Di Blasi

A CHIAREGGIO SI PUO' ANCHE PASSEGGIARE
Se non vi basta la passeggiata nel Parco Geologico attiguo alla località preferita dalle marmotte, sappiate che, da Chiareggio partono due itinerari che raggiungono alpeggi in quota, presidiati da rifugi aperti e gestiti nel canonico periodo estivo.
Poco oltre la località Pian del Lupo (dove termina la strada asfaltata) si trovano le indicazioni per il Rifugio Tartaglione (1.780 m) che si raggiunge in meno di un'ora di tranquilla camminata, superando circa 170 metri di dislivello.   Sembra che la specialità del rifugio sia rappresentata da favolose frittelle, da gustarsi preferibilmente come merenda pomeridiana.
Un po' più faticosa è invece l'escursione che porta ai rifugi Porro e Ventina, collegati a Chiareggio con un sentiero che parte all'altezza della piazza della chiesa.    Il dislivello da superare è di circa 300 metri, impiegando poco più di un'ora, con una prima parte tranquilla ed un secondo tratto più erto e faticoso.   Raggiunta l'Alpe Ventina, dove i due rifugi si intravedono a poca distanza l'uno dall'altro, si ottiene il premio di un paesaggio spettacolare, con il fronte del ghiacciaio del Pizzo Cassandra e l'imponente gruppo del Monte Disgrazia.

La Locanda Pian del Lupo - foto di Elisa Di Blasi

Info tecniche:
Punto di partenza(e anche di arrivo, in questo caso): Chiareggio, frazione di Chiesa Val Malenco, circa 20 Km a nord di Sondrio (mezzora d'auto).
Altre note: Mia moglie ed io abbiamo trascorso alcuni fine settimana alla Locanda Pian del Lupo di Chiareggio (tel. 0342 451601). Siamo sempre stati benissimo, sia per il pernottamento ma, soprattutto, per il vitto.   Si gusta una squisita cucina valtellinese (pizzoccheri, sciatt, bresaola e selvaggina di ogni tipo) con prezzi accettabilissimi.   L'unico difetto è dato dalla quantità.    Se non siete reduci da impegnative escursioni, dosate le richieste.   Spesso il primo piatto basta e avanza...
Cartografia: Carta Kompass n. 93 Bernina-Sondrio 1:50.000.

Marmotta di Chiareggio - Foto di Elisa Di Blasi


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