La Val Taleggio, per diversi secoli, è stata terra di frontiera tra il Ducato di Milano e la Serenissima Repubblica di Venezia. A causa della sua conformazione geografica è rimasta isolata nel tempo, mantenendo caratteristiche peculiari rispetto alle altre valli orobiche. Con questa passeggiata andiamo a scoprire un paesino abbandonato che avrà molte cose da dirci...
Fraggio - Chiesa di San Lorenzo (ringrazio il sito Valbrembanaweb per l'autorizzazione alla pubblicazione) |
Il borgo di Fraggio è raggiungibile da Pizzino (910 m) una frazione del vasto e disperso Comune di Taleggio. La passeggiata è breve (poco più di mezzora) e con dislivello poco significativo.
Dopo avere parcheggiato nei pressi della Chiesa Parrocchiale di Pizzino, si torna indietro di pochi metri e si entra nel nucleo di case a sinistra, superando una fontana e raggiungendo il vecchio edificio delle scuole elementari. Nei pressi si trova l'agriturismo "Il Pavone".
Imboccato il sentiero, si trascura la deviazione a sinistra che ci porterebbe al Santuario della Madonna di Salzana e si prosegue in piano, giungendo ad una fonte dedicata a San Carlo Borromeo che visitò, in veste di cardinale di Milano e ovviamente a piedi, quasi tutte le parrocchie della Val Taleggio, passando quindi anche da queste parti.
Dalla fonte mancano solo cento metri al nucleo abbandonato di Fraggio (992 m) i cui edifici sono realizzati unicamente in pietra calcarea su cui poggiano i caratteristici tetti a forte pendenza, ricoperti da pietre sovrapposte a gradini, chiamate piode o, in dialetto locale "taècc". Per molti è da questo termine che deriva il nome identificativo del notissimo e buonissimo taleggio.
Autunno a Fraggio (ringrazio il sito Valbrembanaweb per l'autorizzazione alla pubblicazione) |
Fraggio era probabilmente una specie di fortezza di confine: ne fa fede la presenza di una prigione che era situata nel seminterrato della casa-torre dietro la chiesa ed anche la presenza di un antico forno per la panificazione e di una macelleria. Gli edifici erano un tempo ornati da belle balconate lignee, o lobbie, utilizzate per essiccare le erbe ed il fieno raccolti nei campi vicini. La testimonianza più significativa rimane comunque la Chiesa quattrocentesca di San Lorenzo che, con la sua piazzetta erbosa, rappresenta un imperdibile soggetto da fotografare, consapevoli che è l'unico esempio rimasto che testimoni le architetture degli oratori tra il 1300 ed il 1500.
Fraggio, com'erano le case con le lobbie (ringrazio il sito Valbrembanaweb per l'autorizzazione alla pubblicazione) |
Ripreso il sentiero di ritorno, è possibile decidere per una breve visita scendendo al piccolo Santuario di Salzana (863 m) immerso nel verde del bosco. E' una deviazione che prende un'altra mezzora circa di camminata ed altri quindici minuti per risalire al parcheggio di Pizzino, con un dislivello aggiuntivo di circa 50 metri.
Info tecniche:
Il Santuario di Salzana (ringrazio il sito Valbrembanaweb per l'autorizzazione alla pubblicazione) |
Partenza: Pizzino, in Val Taleggio (910 m)
Dislivello: circa 80 m di sola salita per arrivare a Fraggio. Se si vuole raggiungere anche il Santuario di Salzana, il dislivello di sola salita raggiunge i 130 metri circa.
Durata: Poco più di un'ora per l'andata e il ritorno da Fraggio. Con la visita al Santuario di Salzana la gita diventa di circa due ore complessive.
Altri suggerimenti: Siamo in Val Taleggio. Sarebbe criminale tornare a casa senza aver acquistato alcuni formaggi della zona. A sette chilometri da Pizzino (venti minuti di automobile) troverete la Cooperativa Agricola Sant'Antonio, posta in località Reggetto, frazioncina di Vedeseta. Potrete degustare un superbo taleggio a pasta cruda, deliziosamente intenso e cremoso e fare la conoscenza con l'antenato del gorgonzola: lo Strachitunt, di cui si ha notizia sin dall'anno mille e che ha recentemente conquistato le attenzioni di palati sopraffini.
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