Le Odle dal sentiero Munkel Weg - foto di Sergio Gavazzeni |
IL
PARCO NATURALE PUEZ-ODLE
Negli anni settanta l'ipotesi di un maxi-carosello sciistico
che coinvolgeva la Valle è stato sconfitto da una massiccia raccolta
di firme a favore della creazione di un Parco Naturale, che tutelasse
le eccellenze paesaggistiche e ambientali del massiccio montuoso del
Puez e delle Odle. Oltre quarant'anni dopo, abbiamo la possibilità di
visitare un'oasi di tranquillità dalla bellezza struggente che ha
saputo scommettere su un "turismo dolce", capace di
ristorarsi in un paesaggio naturale e culturale protetto dal disturbo
di massa.
Rocce, pascoli e boschi di conifere: il cuore del Parco |
SI
PARTE DA MALGA ZANNES
L'itinerario
proposto parte dal parcheggio di Malga Zannes (1.685 m). Per
raggiungerlo bisogna risalire tutta la Val di Funes fino al paese di
San Pietro, dove si abbandona, girando a destra, la provinciale che porta in
Alta Badia, per arrivare infine a questa località, che si può definire il cuore verde del Parco Naturale. Malga Zannes si trova ad
una quota dove il paesaggio rurale muta in modo graduale, tra boschi
intatti e prati d’alpeggio fioriti, fino ai piedi delle maestose
cime delle Odle che, da questa prospettiva, fanno intuire il
significato del loro toponimo ladino: le vette sembrano sottilissimi
aghi che puntano diritti al cielo.
Panorama della zona dell'itinerario vista dal Rifugio Genova - foto di Marco Ghirardelli |
IL
SENTIERO ADOLF MUNKEL (O DELLE ODLE)
Dal
parcheggio, il sentiero n. 6 ci fa gradualmente salire lungo la
valletta del torrente Ciancenon (o San Zenone), facendoci guadagnare
circa duecento metri di dislivello. Arrivati ad un ponte che
attraversa il rio, si incrocia il sentiero n. 35, dedicato ad Adolf
Munkel (pioniere del Club Alpino Tedesco), il tracciato più bello ed emozionante che io abbia
mai percorso. Si cammina ad una quota media di 1900 m, al margine
superiore di luminose cembrete ricche di rododendri, ai piedi
dell’imponente parete nord del Sass Rigais, del Furchetta e delle
altre cime delle Odle.
Percorrendo
questo sentiero, ho avuto la sensazione di camminare dentro un quadro
dipinto da un pittore impressionista: in basso, compatti
boschi di abete rosso e di larici disegnano una fascia di colore
verde scuro che contrasta ed esalta le pallide pareti rocciose
dominanti lo sfondo superiore. Nella veste autunnale, il paesaggio
si arricchisce dei riflessi dorati dei radi lariceti, in estate, sono
invece i rododendri a punteggiare l'armonia verde dei pini cembri che
dividono la fascia vegetazionale dalla base delle guglie.
La radura di Malga Casnago - foto di Sergio Gavazzeni |
MALGA
CASNAGO, L'ANGOLO PIU' INCANTEVOLE DELLE DOLOMITI
Dopo
circa un'ora di estatica camminata, si raggiunge il bivio di Forcella
Pradel.
Continuando
sul sentiero delle Odle si potrebbe raggiungere Malga Brogles (2.045
m – circa tre ore dalla partenza), dove è possibile ristorarsi e
pernottare.
Se
invece si gira a destra, in pochi minuti si arriva ai pascoli di
Malga Casnago (1.996 m), definiti da Reinhold Messner come "l'angolo
più incantevole delle Dolomiti".
Anche
questa malga è un frequentato punto di ristoro, raggiungibile da
Malga Zannes anche attraverso una rete di stradette forestali che collegano
i diversi masi della zona. Si può quindi scendere alla Malga Dusler
(1.782 m) e quindi al parcheggio, dopo aver camminato per circa 3 ore
e mezzo, compiendo un anello di circa 9 chilometri, per un dislivello
complessivo di circa 400 metri.
Malga della Val di Funes |
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