venerdì 7 agosto 2020

San Simone, Passo e Cima di Lemma, Passo di Tartano, San Simone. Un anello ricco di storia e grandiosi panorami.

L'arioso anello che, partendo da San Simone, unisce i passi di Lemma e di Tartano, rappresenta una bella escursione con tantissimi riferimenti storici e culturali che la rendono molto istruttiva, oltre che molto appagante per i grandiosi panorami che la circondano.
La Conca di San Simone con i monti Pegherolo e Cavallo.

Dal parcheggio gratuito della ex-stazione sciistica di San Simone (1670  m) si risale la sterrata che, con un paio di tornanti, porta alla vicina Baita del Camoscio (1760 m - posto di ristoro) dove lo sguardo si apre su una serie di ampie conche prative da secoli destinate all'alpeggio.    Proseguendo sul sentiero CAI n. 116 si incontrano infatti le prime baite dove, nei mesi estivi, fervono le attività casearie di produzione del formaggio.
Verso il Passo di Lemma

Si prosegue in leggera salita, sino ad incontrare il sentiero n. 101 delle Orobie Occidentali che scende dalla Forcella Rossa.   Poco dopo questo bivio, la nostra escursione devia a sinistra, seguendo l'evidente segnaletica per il Passo di Lemma.    Si inizia quindi a salire con maggiore ma regolare pendenza, lungo una mulattiera militare ben tracciata dai soldati durante la prima guerra mondiale.   In circa un'ora dal bivio, si raggiunge il Passo (2108 m) da cui si intravedono i primi pascoli valtellinesi dopo che, per tutta la salita, lo sguardo è stato calamitato dalle rupi calcaree del Monte Pegherolo e dalla bella piramide erbosa del Monte Cavallo.
La Linea Cadorna al Passo di Tartano

Poco prima avevamo incontrato i ruderi di una casermetta militare e, sul passo incrociamo i primi resti di quelle "trincee dimenticate" che costituivano la cosiddetta "Linea Cadorna", eretta dall'esercito italiano a partire dal 1916, per scongiurare una possibile invasione austriaco-tedesca attraverso la Svizzera.    La Storia, si sa, prese un'altra piega e le Orobie passarono indenni quei terribili anni.   Grazie al CAI e ad una serie di associazioni culturali della montagna bergamasca, da alcuni anni si è avviata un operazione di valorizzazione di queste fortificazioni militari, presenti soprattutto nel tratto orobico che va dal Passo di Verrobbio a quello di Dordona.
Sulla cresta della Cima Lemma. Sullo sfondo le Alpi Retiche.

Dal Passo di Lemma, senza perdere quota, si seguono i bolli biancorossi che risalgono con gradualità la cresta erbosa della Cima di Lemma.     Verso nord lo sguardo si apre sulle innevate Alpi Retiche e sui  vicini monti Valegino e Cadelle che chiudono ai nostri occhi la conca di Foppolo.    Il panorama già grandioso, poco prima della Cima di Lemma (2.348 m)  si amplia anche sul maestoso Monte Disgrazia, sulla Val Madre e sui suggestivi Laghi di Porcile.
Panoramica da Cima Lemma: in basso a sinistra il Passo di Tartano,
poco sopra i laghi di Porcile, accoccolati sotto i monti Cadelle e Valegino.

Toccato il punto più alto dell'escursione, i bolli biancorossi ci guidano sui ripidi pendii che portano al Passo di Tartano (2102 m) dove ci aspetta una serie di ben conservati camminamenti militari, interrotti da piazzole di appostamento con feritoie per i cecchini e gli osservatori.    Sul crinale del Passo è piantata una croce in ferro e, nelle vicinanze, si celano i resti di un oratorio di origine medioevale, dedicato a San Salvatore o a San Sisto.    Gli oratori in quota, fino alla fine del sedicesimo secolo, svolgevano funzione di luoghi di culto per gli alpeggiatori ed i mandriani, prima che si erigessero le chiese parrocchiali nei paesi di fondovalle.
Bupleuro stellato, fiorito sui prati tra Cima Lemma e il Passo di Tartano.

Il percorso che ci riporterà al parcheggio di San Simone segue fedelmente il sentiero delle Orobie occidentali (segnavia n. 101) costeggiando pascoli, barech (recinti delimitati da muretti in pietra) e gli edifici di diverse malghe.    Nei secoli, questo storico percorso ha unito l'Alta Val Brembana con la Valtellina, nonostante la presenza del confine di Stato al passo di Tartano dalla metà del quattrocento al 1797.   Nel tempo, mandriani e malghesi delle due valli hanno costruito un profondo legame tra le attività dei due versanti, arrivando a realizzare una produzione di eccellenza casearia che veniva esposta e venduta alla fiera di San Matteo di Branzi, importantissimo appuntamento commerciale noto già in pieno medioevo.  
Baita Fontanini. Sullo sfondo il Pegherolo.

Serve un'ora buona di camminata dal Passo di Tartano per raggiungere le baite che costellano l'ampia conca di San Simone e ricongiungersi con il tratto percorso subito dopo la partenza ed infine scendere alla Baita del Camoscio ed al parcheggio da cui si è iniziata l'escursione.
Mungitrice mobile installata nei pressi di Casera Sessi.

Info tecniche:
Data dell'escursione: 02.08.2020 - giornata uggiosa.
Partenza: Parcheggio degli ex-impianti sciistici di San Simone (1670 m) località del Comune di Valleve, in Alta Valle Brembana.   Dista circa 60 km da Bergamo.
Dislivello e durata: il dislivello complessivo dell'anello proposto è di circa 750 metri di sola salita ed è percorribile in 4 ore e mezza, escluse le soste.
 
Frutto di Pulsatilla Alpina, sulla salita per il Passo di Lemma.

Altri suggerimenti:  Accanto al primo piazzale del parcheggio è aperta la Baita dello Scoiattolo, dove è possibile ristorarsi con bibite, panini, taglieri e piatti della cucina tradizionale (casoncelli, pasta con ragù di selvaggina, pizzoccheri, carni e funghi con polenta taragna).   Il servizio è veloce e ci si può sedere anche su tavoli all'aperto.
Per chi fosse interessato ad escursioni invernali con partenza da San Simone, può leggere il post che segue, pubblicato nello scorso mese di febbraio 2020: https://dislivellozero.blogspot.com/2020/02/la-conca-di-san-simone-un-piccolo.html.
Chi desidera invece visitare altri manufatti storici che componevano la "Linea Cadorna" può cliccare su quest'altro post, pubblicato ad agosto 2017: https://dislivellozero.blogspot.com/2017/08/al-passo-di-verrobbio-nelle-trincee.html
Cartografia: Carta Turistico-Escursionistica della Provincia di Bergamo-Tavola 01. 

L'anello con partenza da San Simone evidenziato (tratto più scuro)
sulla tavola 01 della  Carta Turistica-Escursionistica della 
Provincia di Bergamo. Si ringrazia per la concessione.




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