Uno splendido bosco di latifoglie sulle pendici settentrionali del Monte Cedrina ed una lunga camminata dominando i panorami della Val Vertova uniscono il paesino di Orezzo ai bucolici pascoli della Val del Gru.
Il monte Alben dal sentiero di ritorno. |
L'itinerario prende forma dai parcheggi posti a lato della chiesa parrocchiale di Orezzo, piccola frazione del Comune di Gazzaniga, posta a circa 700 m di quota. Si calpesta per qualche minuto l'asfalto della strada provinciale n. 41 in direzione di Selvino, per poi girare a destra sulla ripida via Oschiolo (palina CAI con indicazioni) che si impenna con decisione fino a portarci sul limitare del bosco (dieci minuti dalla partenza).
Roccolo nel bosco, poco dopo la partenza. |
Il segnavia biancorosso ci guida fra i muretti a secco delimitanti un bellissimo sentiero pianeggiante che prosegue fino ad un bivio, dove prendiamo a destra, seguendo le indicazioni del segnavia CAI 524 per la Val del Gru. La faggeta è bellissima e freschissima. Con dolci saliscendi si percorre un lungo mezzacosta, con occasionali viste sulle guglie dell'Alben.
L'Alben fa capolino. |
Dopo un'ora abbondante di cammino si arriva ad una baita, a circa 1000 m di quota, dove la traccia prende a scendere, inoltrandosi nel bosco misto della Val Gromalt. Dopo aver perso un centinaio di metri di dislivello, si arriva a guadare un torrente ed a risalire il versante opposto fino alla località La Plaza, dove si trova una grande stalla ormai diroccata ed una discreta visuale sull'Alben e sul monte Secretondo (circa 920 m - quasi due ore dalla partenza).
Erba trinità nella faggeta del monte Cedrina. |
Si ridiscende nel bosco in direzione delle cascine e della chiesetta che compongono la località nota come la Val del Gru. Oltrepassato il torrente, è possibile rinfrescarsi ad una fonte e consultare la bacheca dell'Associazione Val del Gru, dove sono dettagliati i sentieri e le possibili di escursioni da effettuare nella zona. Per arrivare alla chiesetta situata in posizione panoramica (circa 840 m), occorre seguire la traccia di collegamento ai sentieri 525 e 519. Dal guado sono poco più di dieci minuti, quasi due ore e mezzo dalla partenza.
La chiesetta della Val del Gru. |
L'edificio sacro, dedicato al Santissimo Salvatore della Trasfigurazione, è oggetto di una leggenda locale che ha forse contribuito alla toponomastica del luogo. I più curiosi possono leggerla nelle note tecniche in coda al post.
Fiori di tarassaco e pratoline ai piedi della chiesetta. |
Ridiscesi al piazzale dove si trova la bacheca dell'Associazione, si prende la carrareccia cementata che scende, con scarso dislivello, in direzione della Val Vertova. Il primo tratto è noioso ed il cemento non aiuta caviglie e ginocchia già provate dal lungo mezzacosta nel bosco. Più in basso però, lo sguardo si apre sui contrafforti dell'Alben e sulle profonde forre della Val Vertova ed il bel panorama distrae e rilassa.
Baite della Val del Gru. |
Dopo circa un'ora da Val del Gru si arriva in località Garimonc, dove si incontra una santella commemorativa per cinque partigiani uccisi da parte dei nazifascisti, il 17 agosto 1944. Il giorno precedente un gruppo partigiano aveva fermato due treni a Gazzaniga, facendo prigionieri alcuni fascisti e due ufficiali tedeschi, con l'intenzione di effettuarne lo scambio con partigiani detenuti a Bergamo. Ma la rappresaglia nazifascista fu immediata e pesantissima. Un rastrellamento a tappeto costrinse i cinque partigiani a fuggire da Garimonc, disperdendosi nella Val Vertova, dove vennero però braccati ed infine massacrati senza pietà.
La santella in memoria dei cinque martiri di Vertova. |
Poco oltre, dopo aver calpestato il cemento per circa 4 km, si prende a destra un'altra stradella cementata, sormontata da una evidente indicazione: "Base Scout". Si sale per qualche minuto fino alla sbarra che delimita l'accesso alla base. A destra di essa, un sentiero sale deciso nel bosco. Superate due baite ed una cappelletta lo sguardo si apre sulla media Val Seriana, con un bel colpo d'occhio sulla zona del Pizzo Formico, dietro al quale fa capolino anche la Presolana. Al primo bivio si tiene la destra e, dopo circa venti minuti dalla base scout, si raggiunge l'amena contrada di Dossello (725 m).
La contrada di Dossello. |
Si attraversa la contrada senza prendere la deviazione proposta dal segnavia CAI n. 523 e si scende per prati in direzione della contrada Bergamaschi, dove si incrocia una strada asfaltata da cui si intravede il campanile della chiesa di Orezzo. La si percorre verso destra, ammirando gli edifici della contrada che hanno parzialmente mantenuto le caratteristiche architetture rurali dei secoli scorsi. La chiesa di Orezzo ed il parcheggio ci aspettano a pochi minuti.
Contrada Bergamaschi. |
Note tecniche:
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