🥾 Dislivello: 500 metri ⌚ Durata: 3 ore e mezzo 📏Lunghezza: oltre 8 km
Questa escursione ad anello parte dal parcheggio privato dell'Agriturismo Cinque Abeti, sito a 1000 metri di quota, in località Monte di Lovere, nell'altipiano di Bossico (nelle note tecniche trovate il dettaglio per raggiungerlo e le modalità per usufruirne). Si inizia a camminare sulla strada forestale che delimita il lato nord del parcheggio tenendo la sinistra e, dopo pochi passi, si volta a destra, seguendo le indicazioni della palina segnaletica CAI relativa al sentiero n. 552, salendo in direzione del Forcellino.
Appena partiti, si ammirano i prati di Villa Aventino (edificata nel 1912). |
Lo sterrato si alterna a tratti cementati, che agevolano il passo nei passaggi più ripidi. Si guadagna dislivello, salendo in una fitta abetaia, gioiosamente fiorita di ciclamini. I boschi dell'altipiano di Bossico sono i veri protagonisti di questa escursione. Il clima, mite d'inverno e fresco d'estate, è favorito dall'orientamento a sud e dalla presenza del lago. Grazie anche alle diverse altimetrie dell'altipiano, si è sviluppata nel tempo una grande varietà di vegetazione, con la presenza peculiare dell'abete rosso e del pino silvestre.
Superato il Forcellino, si arriva a una piccola radura... |
Raggiunto il bivio del Forcellino (1170 m di quota) si tiene la sinistra, seguendo le indicazioni per il monte Colombina. Dopo circa quaranta di minuti dalla partenza si arriva ad una piccola radura, al cui centro è posizionato un fabbricato rurale ben ristrutturato. Poco passi e si giunge nei pressi di un piccolo edificio, composto da una sola stanza. Una costruzione apparentemente insignificante, ma ricca di significato storico.
Al "Cadì de la pest". |
Siamo di fronte al "Cadì de la pest" che, nel terribile periodo della cosiddetta peste manzoniana (anni 1629-1633) fornì rifugio per alcuni mesi ad un ristretto gruppo di persone che riuscirono così a scampare al contagio. Leggenda narra che si facessero il pane da soli. Prima di mangiarlo lo mettevano fuori dalla porta d'ingresso. Se il pane ingialliva, era segno che il morbo perdurava.
Iscrizione posta all'interno del "Cadì de la pest" nel tardo '800. |
Si continua a salire. L'abetaia si dirada, offrendo splendidi scorci sul lago d'Iseo, fino a raggiungere il quadrivio con i sentieri CAI n. 554-554A e 555A (1250 m circa, poco più di un'ora dalla partenza) dove il panorama si apre ad una vista incomparabile. Dopo una breve e doverosa sosta, si segue la traccia del 554A, che rappresenta il modo più rapido (e ripido) per raggiungere alla croce del monte Colombina.
Poco prima del quadrivio di sentieri compare la Corna Trentapassi. |
Un sasso segnato con una freccia biancorossa, al cui interno è scritto il n. 554A, indica la direzione da seguire. La traccia si perde un po' nell'erba ma, poco dopo, diviene evidente e non ci sono problemi di orientamento per raggiungere, si pure con un bel po' di fatica, la nostra meta (1445 m, un'ora e tre quarti dalla partenza).
Colle San Fermo, la Val Borlezza ed il Pizzo Formico dalla croce del Colombina. |
Alla spettacolare vista del lago, lo sguardo si estende a perdita d'occhio sulla Val Cavallina ed il monte Bronzone, sul Pizzo Formico e la parte alta della Val Borlezza, sui monti Alto e Pora e sul rifugio Magnolini. La vera cima del monte Colombina è poco oltre. Si raggiunge mediante un'evidente traccia priva di segnaletica che, giusto al suo termine, scopriremo trattasi del sentiero CAI n. 555A.
L'evidente traccia da seguire dopo la croce del Colombina. |
A breve distanza dalla croce incrociamo una rosa dei venti indicante i nomi delle montagne che si intravedono a 360 gradi. Qui scopriamo che è possibile spaziare la vista anche su Presolana e Pizzo Camino, in questa giornata avvolti da una densa foschia. La traccia continua in cresta e raggiunge il punto più alto in un tratto boschivo.
Il monte Alto e la cima del monte Pora, fotografati dalla rosa dei venti. |
Da qui si scende nel fitto della vegetazione che, nel tratto iniziale, è principalmente formata da conifere, per poi arricchirsi di latifoglie (in particolare da faggi) quando la traccia tende a voltare a sinistra, scendendo lungo le pendici meridionali del monte Colombina. Un bellissimo ed ombreggiato bosco misto ci accompagna, per circa mezz'ora, fino a giungere a Colle San Fermo, costellato da diverse cascine, circondate da pascoli e piante da frutto. Raggiunta la pittoresca chiesetta, realizzata agli inizi del novecento, si prende lo sterrato che la fiancheggia e si arriva ad un evidente bivio dove si volta a sinistra, imboccando il sentiero CAI n. 553.
Colle San Fermo, con la fienagione in corso. |
Calpestando l'acciotolato, si scende ad un ulteriore bivio, dove, tenendo sempre la sinistra, si abbandona il 553 a favore della traccia di competenza comunale denominata Q08, in direzione di Monte di Lovere. Restando nella foresta, in cui torna a prevalere l'abete rosso, si raggiungono quindi i soleggiati Prati di Onito, dove lo sguardo torna ad ampliarsi sul Sebino. In questo punto panoramico, così come per le viste regalate dalla salita al Colombina, si evidenzia una particolarità del Comune di Bossico: il 94% del suo territorio non è consumato da edifici, strade e parcheggi. L'evoluzione storica del paese non ha vissuto una diffusione edilizia; il territorio è stato salvaguardato in relazione all'attività agro-silvo-pastorale.
Ai Prati di Onito. |
Qui le indicazioni ci fanno svoltare decisamente a sinistra, facendoci rituffare nella fitta vegetazione della località Pernedio, dove soffriamo un falsopiano con alcuni brevi ma faticose salitine. Manca però poco, perchè, ad un ultimo bivio, si prende a sinistra seguendo un'indicazione che indica il nostro punto di partenza distante solo 500 metri. Sono gli ultimi passi, accompagnati da scorci che ci ripresentano il verde crinale del Colombina salito in mattinata ed alcune cascine splendidamente ristrutturate dove è possibile acquistare prodotti caseari.
Cascina nei pressi di Monte di Lovere. |
Note tecniche
Data dell'escursione: 11-07-2025 - parzialmente sereno, con foschie, anche dense, in quota.
Punto di partenza dell'escursione: Parcheggio privato dell'agriturismo cinque abeti, in località Monte di Lovere, distante circa 54 km dal centro di Bergamo (poco più di un'ora d'auto). Da Bergamo si percorre la SS 671 della Val Seriana fino a raggiungere Clusone, dove si volta a destra in direzione Lovere. Dopo avere percorso in leggera discesa la Valle Borlezza per una decina di chilometri, poco prima di Sovere si volta a sinistra (indicazioni per Bossico) per salire sulla stretta Strada Provinciale 54, che porta in quota con dodici tornanti fino alla piazza del Municipio. Per raggiungere il punto di partenza dell'escursione si procede diritto, superando il cimitero e seguendo le indicazioni per la località Sette Colli, dove è disponibile (sulla destra) un ampio parcheggio sterrato gratuito. Per raggiungere invece quello dell'agriturismo cinque abeti si prosegue ancora per circa 500 metri.
Note sul parcheggio privato dell'agriturismo: Per usufruire del parcheggio privato si paga 5,00 €. La quota non è dovuta per chi, al termine dell'escursione, si ferma a pranzo. Altre info: https://agriturismo-cinque-abeti.webnode.it.
Vista sulla cima del Colombina quasi al termine dell'escursione. |
Dislivello e lunghezza dell'itinerario: 500 metri di dislivello per una lunghezza complessiva superiore agli otto chilometri.
Durata: Per percorrere l'anello descritto servono circa tre ore e mezza, escluse le soste.
Altre escursioni in zona: In questo blog vengono proposte altre due escursioni che partono da Bossico. I link di collegamento sono i seguenti:
- https://dislivellozero.blogspot.com/2020/09/sullaltipiano-di-bossico-tra-i-panorami.html;
- https://dislivellozero.blogspot.com/2016/12/una-passeggiata-nei-boschi-di-bossico.html.
La chiesetta di Colle San Fermo. |