sabato 15 marzo 2025

Otto passeggiate ed escursioni con belle viste sui laghi d'Iseo e di Endine.

 

Fonteno, scendendo dal sentiero che porta al monte Creò. Foto di ottobre 2017

Questo blog riporta passeggiate ed escursioni che si svolgono prevalentemente nelle Orobie bergamasche. Tra quelle panoramicamente più significative, ho selezionato otto proposte che hanno avuto la fortuna di ammirare dall'alto gli specchi d'acqua del Sebino e del Lago di Endine.

Bossico: il Sebino dalla località Sette Colli. foto di luglio 2010

IL LAGO D'ISEO DALL'ALTIPIANO DI BOSSICO
Bossico è un paese di circa 1.000 abitanti situato su un altipiano che domina la Val Borlezza, l'alta Vale Cavallina ed il Sebino. Il suo territorio, costellato da fitte abetaie e da splendidi pascoli, offre una miriade di itinerari adatti ad ogni tipo di escursionismo. In questo blog trovate la descrizione di una breve passeggiata dal dislivello trascurabile che, partendo dalla località Sette Colli, si affaccia su uno spettacolare balcone sul Sebino per poi tuffarsi nei fitti e freschissimi boschi dell'altipiano. Il link è il seguente: https://dislivellozero.blogspot.com/2020/09/sullaltipiano-di-bossico-tra-i-panorami.html.

Località San Fermo, ai piedi del monte Colombina. Foto di settembre 2020.

L'altra proposta è un po' più impegnativa (500 metri di dislivello per 11 km, percorribili in 4 ore) e percorre un anello destinato a portarvi sulla cima del monte Torrione. La fatica viene ampiamente ripagata da spettacolari viste sulle Orobie e sul Lago d'Iseo. Trovate foto e tutti i dettagli necessari qui: https://dislivellozero.blogspot.com/2016/12/una-passeggiata-nei-boschi-di-bossico.html.

Località Font, sopra Fonteno. Foto di dicembre 2023

SGUARDI SUL SEBINO PARTENDO DA FONTENO
Il piccolo Comune di Fonteno (circa 500 abitanti) è adagiato su una terrazza naturale affacciata sulla sponda bergamasca del Lago d'Iseo. L'escursione più panoramica è forse quella che porta sulla cima del monte Creò, che si raggiunge superando 600 metri di dislivello in un paio d'ore di sola salita. La discesa, effettuata sullo stesso percorso, impegna per un'ora e mezza. Per leggere i dettagli cliccate qui: https://dislivellozero.blogspot.com/2017/10/monte-creo-da-fonteno-il-balcone-sul.html.

Controluce su Montisola dalla cresta del monte Creò. Foto di ottobre 2017

L'altra escursione prevede un anello sul versante opposto, salendo sul monte Boario attraverso un rado bosco di latifoglie, prima di arrivare su un largo crestone erboso che regala viste spettacolari. Si cammina per quasi quattro ore, superando 630 metri di dislivello, sviluppati su circa nove chilometri. La relazione e le fotografie sono pubblicate qui: https://dislivellozero.blogspot.com/2024/01/da-fonteno-un-anello-verso-la-cima-del.html.

La Corna dei Trenta Passi dal Monte Boario. Foto di dicembre 2023

SALENDO DA SONGAVAZZO
Il panoramicissimo monte Torrione si può raggiungere anche partendo da Songavazzo, il cui territorio è posizionato tra l'altipiano di Clusone e la Val Borlezza. Dai suggestivi prati di Falecchio si sale in un folto e fioritissimo bosco, percorrendo un'agevole strada agro-silvo-forestale che, in un paio d'ore e 450 metri di dislivello, ci porta alla meta. Per ritornare, si cammina sul medesimo tracciato per un'ora e mezza. Qui foto e descrizione del percorso: https://dislivellozero.blogspot.com/2023/03/aria-di-primavera-sui-crinali-boscosi.html.

Salendo verso la cima del monte Torrione, raggiungibile anche da Songavazzo.

IL LAGO D'ISEO DA FOGAROLO
Percorrendo una bella escursione in partenza dalla località San Lucio (sopra Clusone) è possibile ammirare suggestive visuali sul Sebino e le montagne bresciane. L'anello in questione transita infatti dall'Alpe Fogarolo, dove è impossibile non sostare per una foto al monte Guglielmo che domina il lago dall'alto dai suoi 1957 metri di altezza. Si cammina per più di quattro ore, con un dislivello complessivo che si aggira sui 600 metri. Il link di collegamento è: https://dislivellozero.blogspot.com/2019/05/san-lucio-forcella-larga-fogarolo-san.html.

Monte Guglielmo e Sebino dall'Alpe Fogarolo, sopra Clusone. Foto di maggio 2019

UNA GITA A MONTISOLA
In questo post non poteva mancare una tappa a Montisola, l'isola lacustre più grande dell'Europa meridionale.  Questo piccolo Comune di 1600 abitanti, circondato dalle acque del Sebino, nasconde tesori gastronomici e culturali che meritano ben più di una visita. La passeggiata qui proposta è completamente a dislivello zero, adatta proprio a tutti, ed è solo un piccolo assaggio di quel che si può trovare su questa meravigliosa isola, sulle cui strade è vietato il transito alle auto e le moto sono riservate ai residenti. Questo è il link: https://dislivellozero.blogspot.com/2017/11/da-peschiera-maraglio-sensole-un.html.

Montisola: Arrivo in traghetto a Peschiera Maraglio. Foto di novembre 2017

IL LAGO D'ENDINE DALLE PENDICI DELLO SPARAVERA
Concludo con un'escursione che si affaccia sul Lago d'Endine. Si comincia a camminare partendo dalla località Valpiana, raggiungibile in auto dalla Val Gandino. L'anello proposto è lungo otto chilometri, si supera un dislivello di circa 350 metri, camminando per tre ore e mezza circa. Con cielo limpido è un'escursione panoramicissima ed attraversa un territorio costellato di luoghi epici della Resistenza bergamasca. Maggiori dettagli, anche di carattere storico, sono consultabili cliccando su questo link: https://dislivellozero.blogspot.com/2022/03/da-valpiana-alla-cima-del-monte.html.

Il lago d'Endine dalla cima dello Sparavera. Foto di marzo 2022


giovedì 6 febbraio 2025

13 escursioni e camminate nel Parco dei Colli di Bergamo

Botta di San Sebastiano, nel Parco dei Colli di Bergamo.

Nel 1977 (quasi cinquant'anni fa) venne istituito il Parco Regionale dei Colli di Bergamo. Lo scopo del Parco è quello di salvaguardare e valorizzare un equilibrio tra uomo e natura sui colli che circondano i dintorni della città. Il territorio del Parco presenta caratteristiche molto diverse tra loro e, al suo interno, racchiude bellezze naturali ed architettoniche di grande pregio, dal Canto Alto alla Riserva del Giongo ed al nucleo medioevale di Città Alta.

Sul sentiero che unisce il Canto Basso al Canto Alto.

Nel Parco è possibile effettuare semplici camminate ed escursioni anche impegnative. Con questo post intendo ripresentare tredici proposte di itinerari, che possono interessare una vasta platea di appassionati e naturalisti.

Quasi in vetta al Canto Alto.

DESTINAZIONE CANTO ALTO
La meta escursionisticamente più ambita nel territorio del Parco è la vetta del Canto Alto (1146 m) che può essere raggiunta percorrendo diversi versanti. Partendo da Sorisole, si arriva in cima seguendo il percorso forse più classico, lungo il quale si attraversa la suggestiva località al Monte, un delizioso e minuscolo agglomerato di poche case. Il ritorno si può effettuare percorrendo lo splendido crinale che porta ai Prati Parini, per poi rientrare lungo lo stretto camminamento che percorre la testata della selvaggia Val di Giongo. E' un'escursione abbastanza impegnativa, che realizza circa 650 metri di dislivello, sviluppati in nove chilometri. Si cammina per quattro ore. Il link con tutti i dettagli del percorso è: https://dislivellozero.blogspot.com/2022/06/alla-scoperta-del-versante-sud-del.html.

Località al Monte, sul sentiero che, da Sorisole, porta al Canto Alto.

Dalla Bassa Valle Seriana si può salire al Canto Alto iniziando l'escursione dal borgo medioevale di Olera o da Monte di Nese. La prima escursione non deve prescindere dalla visita al bellissimo borgo di partenza. L'itinerario proposto sale per circa 630 metri di dislivello ed impegna per circa quattro ore. Qui trovate il racconto, con tanto di foto: https://dislivellozero.blogspot.com/2018/05/dal-borgo-medioevale-di-olera-alla.html.   Quello da Monte di Nese è invece il percorso con minor dislivello (350 metri complessivi). Comprendendo anche il piccolo periplo del Monte Cavallo, si cammina per circa tre ore. Il dettaglio si trova qui: https://dislivellozero.blogspot.com/2020/05/da-monte-di-nese-al-canto-alto-in.html.

Una via di Olera.

AI BORDI E DENTRO LA CITTA'
Il Parco dei Colli si estende su una vasta porzione del territorio cittadino, dove le possibilità di effettuare suggestive camminate sono molteplici. In questo blog ne trovate cinque. La prima esplora la splendida Valle d'Astino, ricca di storia e di biodiversità. Un doppio anello di 10 km, con partenza dai parcheggi che circondano il Tennis Club sito al confine tra i quartieri di Loreto e Longuelo, impegna per circa 3 ore, superando 250 metri di dislivello complessivo. Questo il collegamento per avere maggiori info:  https://dislivellozero.blogspot.com/2021/12/unescursione-lunga-dieci-chilometri-su.html.

Il Monastero di Astino.

Al lato opposto della città, ai piedi della Val Brembana, si può percorrere un significativo tratto della Greenway di Bergamo, una ciclabile immersa in coltivi e begli scorci di paesaggi medioevali. Sono due le proposte che calpestano questo tracciato: la prima parte dalla sede del Parco, sita nello splendido monastero duecentesco di Valmarina, raggiunge la piana del Gres e sale nel bosco, scollinando in direzione del Santuario della Madonna della Castagna. Il ritorno al versante opposto attraversa la Botta di San Sebastiano, lambisce la Trattoria dell'Alpino e scende al Monastero percorrendo via Ramera. II link è questo: https://dislivellozero.blogspot.com/2021/06/sulla-ciclopedonale-dei-colli-di.html
La seconda camminata, più breve e meno ondulata, parte invece dal centro sportivo del Campo Utili, in via Baioni, calpestando la ciclabile che costeggia il torrente Morla. Arrivati a Valverde si sale in Castagneta, pianeggiando poi in direzione di Colle Aperto per scendere al Roccolino e quindi al punto di partenza. Si cammina per un paio d'ore, superando 120 metri di dislivello. I dettagli sono reperibili qui: https://dislivellozero.blogspot.com/2021/01/in-cerca-di-storie-ed-altri-ricordi-tra.html.

Il monastero di Valmarina, sede del Parco dei Colli.

Un'altra proposta interessa il versante occidentale dei Colli di Bergamo. Il punto di partenza è il Portone di San Matteo, a Longuelo. Un bell'acciotolato porta al Colle della Benaglia ed al piccolo borgo di San Matteo della Pigrizia. Si salgono le scalette dello Scorlazzino e dello Scorlazzone, fino ad arrivare in San Vigilio. Tra spettacolari viste si pianeggia verso le Case Moroni, raggiungendo quindi San Sebastiano. Da qui si percorre un tratto del Pascolo dei Tedeschi, in direzione di Sudorno dove  inizia la discesa nella Valle d'Astino che ci riporterà alla partenza. Ecco il collegamento con i relativi dettagli: https://dislivellozero.blogspot.com/2020/03/lanello-dei-torni-un-itinerario-nel.html
L'ultimo post di questo paragrafo è dedicato alla funicolare di San Vigilio. Dalla stazione più alta partono una serie di brevi itinerari alla scoperta di una zona ricchissima di storia e suggestivi panorami su Città Alta e la pianura circostante. Altre info qui: https://dislivellozero.blogspot.com/2018/01/dalla-funicolare-di-san-vigilio.html.

Città Alta fotografata da San Vigilio.

TRE ITINERARI DA TORRE BOLDONE
Dal territorio del Comune di Torre Boldone si può facilmente inoltrare in quello del Parco dei Colli, soprattutto da sud-est. L'itinerario più semplice parte dalla chiesa parrocchiale del paese (diversi parcheggi negli immediati pressi) e si inoltra nelle colline che circondano l'abitato. In un paio d'ore si effettua una fresca camminata superando 200 metri di dislivello, con diversi saliscendi nel bosco. Il link per il rendiconto della passeggiata è: https://dislivellozero.blogspot.com/2021/01/camminando-sui-confini-collinari-di.html.

Nei pressi della Croce del Boscone, sopra Torre Boldone.

Sempre partendo dalla chiesa parrocchiale si può effettuare un'anello un po' più impegnativo (450 metri di dislivello per circa 10 km, da percorrere in tre ore e mezza) che porta al Colle di Ranica e scende alla bella chiesina di San Rocco, toccando infine il borgo di Fenile. La descrizione dell'itinerario è qui: https://dislivellozero.blogspot.com/2017/05/a-spasso-sulle-colline-di-torre-boldone.html.
Un'itinerario simile parte proprio da Fenile e realizza un'anello che tocca, come punto più alto, il Colle di Ranica. E' più breve (tre ore di cammino) e meno impegnativo (400 metri di dislivello). Il link di collegamento è: https://dislivellozero.blogspot.com/2019/08/una-fresca-passeggiata-da-fenile-al.html.

Nei pressi della Pozza del Colle, sopra Ranica.

INFINE, DUE ESCURSIONI  CON INGRESSO DALLA BASSA VALLE BREMBANA
Entrando nel Parco da nord si possono effettuare due fantastiche escursioni. La prima parte dalla nascosta frazione di Poscante, circondata da splendidi castagneti. Un anello di otto chilometri e 500 metri di dislivello, percorribile in tre ore e mezzo, tocca suggestivi borghi rurali e, calpestando sentieri  in stagione ricoperti di foglie e ricci di castagne. Il punto più alto che si raggiunge è il pascolo soleggiato del Canto Basso. La descrizione particolareggiata, con diverse foto allegate, è qui: https://dislivellozero.blogspot.com/2021/10/da-poscante-al-canto-basso-un.html.
L'ultima proposta parte dal piccolo borgo di Bruntino, frazione di Villa d'Almè. Si tratta dell'escursione forse più bella, ed anche più impegnativa. Si cammina per quattro ore e mezzo, superando un dislivello di oltre 600 metri, ed attraversa la Valle del Giongo, il territorio più selvaggio e meno antropizzato del Parco dei Colli, con un buon tratto privo di segnaletica (ma non si è ancora perso nessuno...). Qui ho pubblicato una descrizione molto particolareggiata: https://dislivellozero.blogspot.com/2021/10/da-bruntino-un-anello-escursionistico.html.

Panorama dai tetti di Ripa, nei pressi di Poscante. Sullo sfondo Miragolo e i monti Alben ed Arera.

Altre note utili:

Carte escursionistiche:  La cartina escursionistica più dettagliata per questa zona è quella realizzata da Ingenia editori, titolata: PARCO DEI COLLI DI BERGAMO in scala 1:15.000, acquistabile al costo di 10,00 € sul sito: www.ellelibri.com. 


Paesaggio caratteristico dei Colli di Bergamo.





giovedì 16 gennaio 2025

Quindici itinerari con vista sulla Presolana

La zona del massiccio della Presolana offre agli escursionisti una miriade di itinerari, adatti ad ogni esigenza. Con questo post riassumo una quindicina di proposte, suddivise per tipologia di percorso e per grado di difficoltà.

La Presolana dall'alpeggio di Malga Lusù (foto di febbraio 2024).

PASSEGGIATE A "DISLIVELLO ZERO"
Per chi si accontenta di respirare aria buona, assaporando i profumi ed i panorami che solo la montagna può offrire, propongo una passeggiata nei boschi gestiti dal Corpo Forestale con partenza dal passo della Presolana. Si tratta di una gradevole camminata, con soli 40 metri di dislivello e della durata di un paio d'ore, tra andata e ritorno. Il link con tutti i particolari è il seguente: 
Partendo dal lato opposto del passo si può percorrere invece un tratto dell'itinerario denominato "via del latte". Camminando in direzione sud, senza apprezzabile dislivello, si può arrivare ad una freschissima area di sosta nella Valle di Campello, circondati da panorami impagabili. Per maggiori dettagli cliccate qui: https://dislivellozero.blogspot.com/2018/08/una-pigra-passeggiata-sulla-via-del.html.
La terza proposta parte dalla frazione di Lantana. Partendo dal piccolo santuario della Madonna delle Grazie, un bel sentiero si inoltra nel fitto bosco di Predusolo. Si cammina per circa due chilometri senza effettuare dislivello significativo. Questo il link per saperne di più:

La Presolana vista dal sentiero CAI n. 319, o via del latte (foto di agosto 2018).

ITINERARI CON DISLIVELLO FINO A 500 METRI (e senza punti esposti)
Chi desidera fare un po' più fatica, può aumentare il dislivello delle sue escursioni. Partendo dal Passo della Presolana si può raggiungere la panoramicissima Malga Cornetto con meno di 300 metri di dislivello. In estate è veramente una bella gita da effettuare. Ancor più suggestiva d'inverno, magari con le ciaspole ai piedi. Qui tutti i dettagli: https://dislivellozero.blogspot.com/2023/01/alla-malga-cornetto-piedi-o-con-le.html.
Partendo invece dalla strada a servizio degli impianti del Monte Pora (località Valzella) si può effettuare un bell'anello della durata di circa tre ore, con un dislivello di 350 m. Lungo questo tracciato si incontrano due rifugi e la vetta del Monte Alto, da cui si gode una vista incredibile sul lago d'Iseo e le montagne che lo incorniciano. Il link di collegamento è il seguente:
Infine, dal parcheggio nei pressi della deliziosa frazione di Rusio, prende invece forma un'escursione che sale alla bellissima chiesetta millenaria di San Peder, probabilmente la più antica dell'intera zona. Il lungo ritorno sale al Col di Passeraia ed attraversa prati e pascoli del Bigliardo e del borgo di Romentarek. Le informazioni sul percorso, lungo 8 km e con un dislivello di 500 metri, sono qui: https://dislivellozero.blogspot.com/2024/04/rusio-chiesetta-di-san-peder-col-di.html.

Malga Cornetto (foto di gennaio 2023).

ESCURSIONI UN PO' PIU' IMPEGNATIVE (da affrontare con "passo sicuro")
I più in forma troveranno in questa zona da che sbizzarirsi. Dalla frazione di Lantana parte un sentiero (poco battuto e un po' selvaggio) che sale alla vetta del monte Scanapà, per eccellenza il "balcone sulla Presolana". Superando 650 metri di dislivello in soli 3 km, si raggiunge la cima in circa 2 ore e mezza. La discesa, sul medesimo tracciato, è abbastanza impegnativa, vi impegnerà per un'ora e mezza. Ecco il link per leggere la descrizione particolareggiata del percorso:  https://dislivellozero.blogspot.com/2022/11/da-lantana-alla-croce-di-vetta-dello.html.
La vetta dello Scanapà si può raggiungere anche partendo dalla chiesetta del passo della Presolana. In questo blog viene descritto un lungo anello di oltre 11 km che, in quattro ore e mezza e 550 metri di dislivello, tocca appunto la croce dello Scanapà e raggiunge Colle Vareno attraverso una suggestiva digressione lungo le pendici del monte Lantana. Il ritorno avviene sulla pista forestale che si inoltra nella fitta abetaia di Castel Orsetto. Ecco tutti i dettagli dell'itinerario:  https://dislivellozero.blogspot.com/2023/09/lultima-trincea-unescursione-sulle.html.
Una bella escursione di un certo impegno è inoltre quella che, partendo dal borgo di Rusio, risale la Valle del Papa, portando quindi all'ingresso della "Galleria Presolana": un tunnel scavato nella roccia oltre il quale, con vista a strapiombo, ci si inoltra nella suggestiva Valle dei Mulini. Il ritorno a Rusio avviene serpeggiando lungo l'unico vivace torrente emerso del massiccio della Presolana. Il dislivello è superiore ai 500 metri. Percorrere i sette chilometri complessivi impegna per circa 4 ore. Ecco il link: https://dislivellozero.blogspot.com/2023/10/alla-scoperta-della-galleria-presolana.html.

La Presolana dalla salita che, da Lantana, porta alla croce dello Scanapà
 (foto di novembre 2022).

CON LA PRESOLANA DI FRONTE
Se amate particolarmente la Presolana e volete camminare con lo sguardo fisso sulle sue imponenti pareti calcaree, vi suggerisco di effettuare anzitutto il classico anello che, partendo da Rusio, risale il canyon della Valle dei Mulini, raggiungendo così Malga Presolana. Il ritorno avviene lungo la "via del Latte", che scende a Malga Campo, per poi rientrare nel borgo di partenza. Una decina di chilometri, 650 m di dislivello, da percorrere in quattro ore e mezzo. Per maggiori dettagli cliccate qui: 
https://dislivellozero.blogspot.com/2020/08/dal-canyon-della-valle-dei-mulini-ai.html.
Molto, molto interessante anche l'anello che parte dal Passo della Presolana e, dopo aver superato il Rifugio Cassinelli, percorre la traccia del "sentiero delle capre", che attraversa i pascoli e gli sfasciumi del Pizzo Corzene fino al Colle della Presolana. Da qui, il rientro avviene lungo la celeberrima "via del latte", toccando i più suggestivi alpeggi della Conca. Si cammina per tre ore e mezza, superando 600 metri di dislivello. Ecco la descrizione del percorso: https://dislivellozero.blogspot.com/2022/08/un-anello-ai-piedi-della-presolana-e.html.
Meno battuta, ma proprio per questo ancora più interessante, è la seconda parte di un'altra escursione che, dopo aver raggiunto Baita Cassinelli, sale verso il Visolo per voltare a destra in direzione di Cima Gulter. Questo tratto attraversa un bosco incantato da mille fioriture e segnato da selvatiche presenze che si palesano nei modi più inaspettati. La discesa finale presenta alcuni punti un poco esposti e va percorsa con cautela. Il dislivello è di 500 metri, i chilometri sono sette, superabili in tre ore e mezzo di cammino. Questo il relativo link: https://dislivellozero.blogspot.com/2023/07/un-anello-dal-passo-della-presolana.html.

Cima Gulter vista dal Colle della Presolana (foto di giugno 2023).

CON LA PRESOLANA VISTA DA LONTANO
La vetta della Presolana è ben visibile da diversi punti panoramici, anche abbastanza lontani. Vi propongo tre escursioni per godere di viste inusuali, ma parimenti emozionanti. La prima raggiunge l'alpeggio di Malga Lusù, a picco sulla Val Borlezza, partendo dalla strada a pagamento che sale da Gandino in direzione di Valpiana. Il dislivello è limitato (350 m) ma, nelle tre ore e mezzo di camminata, sono garantiti immensi e particolari panorami, non solo in direzione della Regina. Qui tutti i particolari: https://dislivellozero.blogspot.com/2024/02/da-valpiana-alla-malga-lusu-per.html.
Dal paese di Onore si può invece salire a Cima Buldet, altrimenti nota come Monte Cornet. E' un'ascensione un po' faticosa di circa 700 di dislivello. Ma regala la possibilità di incontri con la fauna selvatica e viste a 360°, difficilmente dimenticabili. Il ritorno avviene sulle tracce di salita e l'escursione complessiva impegna per quattro ore. Questo il link per saperne di più:
https://dislivellozero.blogspot.com/2024/07/da-onore-cima-buldet-una-faticosa.html.
Un ultimo suggerimento ci porta sopra il Comune di Parre dove, in cima a via Campella, parte l'escursione che porta agli splendidi prati del Monte Alino ed al rifugio Vaccaro. E' l'itinerario con il maggior dislivello fra quelli qui proposti (850 m), comunque facilitati dalla gradualità della salita e dal fondo stradale battuto. Tra andata e ritorno, undici chilometri in totale, si cammina per circa 4 ore. E questo è l'ultimo link di collegamento: https://dislivellozero.blogspot.com/2022/11/da-parre-al-rifugio-vaccaro-e-gli.html.

Presolana dai pascoli del Monte Alino (foto di novembre 2022).

Altre note utili:

Bibliografia: Per chi è interessato ad altri itinerari escursionistici in zona, consiglio la guida intitolata: CLUSONE & CASTIONE-l'altipiano della Presolana per tutte le stagioni, realizzato da Alessandra e Anna Chiara Merisio, Lyasis Edizioni, stampato ad aprile 2023, 15,00 €. 
Carte escursionistiche:  La cartina escursionistica più aggiornata e dettagliata per questa zona è quella realizzata dalla Sezione CAI di Bergamo, titolata: SENTIERO DELLE OROBIE ORIENTALI in scala 1:25.000, acquistabile al costo di 10,00 € presso la sezione stessa del CAI (via Palamonti,10-Bergamo) oltrechè nelle librerie specializzate. Chi desidera una visione più "ampia", potrà comprare la carta escursionistica "ALTA VAL SERIANA-VAL DI SCALVE" in scala 1:40.000, realizzata dalle Edizioni Canova, che la vende ad 11 € nella sua cartolibreria sita in via Nazzari,15, nel centro storico di Clusone.


Rusio e le creste della Presolana (foto di aprile 2024).


sabato 28 dicembre 2024

Le mille e una escursione nell'altipiano di Clusone.


Colle di Crosio con i monti Vaccaro e Secco, dalla piana di Clusone-foto di marzo 2024.

L'altipiano di Clusone è adatto ad ogni tipo di escursione, dalle semplici passeggiate alle escursioni che richiedono una certa gamba per superare dislivelli anche significativi. E' un territorio vasto, ben soleggiato anche in inverno ed ha la particolarità di non essere mai stato toccato da sconvolgimenti atmosferici o dissesti ambientali. 

La Presolana fa da sfondo al Pianone-foto di aprile 2019

PASSEGGIARE NELLA PINETA E SULLA PIANA DI  CLUSONE
La piana, nella quale è possibile effettuare passeggiate adatte anche alle famiglie con bambini, è circondata da colli arrotondati e da terrazzi gradinati, risultato della sedimentazione dei detriti morenici depositati dai ghiacciai nel corso dei millenni. A sud è delimitata dalla Selva, una folta pineta composta prevalentemente da pini selvatici, abeti rossi e frassini. Un freschissimo polmone verde che accompagna la storia millenaria di Clusone almeno dall'alto medioevo. Un documento storico conservato negli archivi della Biblioteca Maj di Bergamo Alta ne certifica la presenza già nel 1303.

La ciclopedonale che attraversa la pineta di Clusone-foto di luglio 2018

Lungo la strada che conduce all'Ospedale di Piario si trovano due parcheggi. Quello di sinistra è a servizio di un percorso vita ad anello, in gran parte ombreggiato da alti pini, corredato da pannelli didattici sulla composizione della pineta stessa. Dal parcheggio di destra partono invece alcuni sentieri che si collegano con la ciclabile proveniente da Ponte Selva e che consentono di raggiungere il Parco Avventura o di superare la provinciale, bypassandola con un ponte pedonale, ed arrivare in località Busgarina, sul lato orientale della Piana di Clusone.

Asini al pascolo nella piana di Clusone-foto di novembre 2024

In questo blog potete trovare la descrizione di una passeggiata nella Selva. Il link di collegamento è: https://dislivellozero.blogspot.com/2017/08/due-passi-nella-selva-di-clusone-tra.html.
Chi vuole invece passeggiare quietamente tra i coltivi dell'Altipiano, può consultare questa proposta di passeggiata a dislivello zero: https://dislivellozero.blogspot.com/2017/12/a-caccia-di-sole-nella-piana-di-clusone.html.

 I pascoli del Lirù dopo le abbondanti piogge di novembre 2024.

Camminando nella piana è inevitabile essere attratti dalla cima del Colle Crosio, sulla cui cima, posta a 720 m. di quota,è ben visibile la chiesetta della Trinità. Nel periodo della peste manzoniana, l'edificio sacro venne utilizzato come luogo di quarantena per i soldati di Clusone che tornavano a casa. E' possibile raggiungere la cima al Colle Crosio tramite un sentiero che parte dietro il supermercato CONAD. Ripidi strappi nel bosco superano il centinaio di metri di dislivello che la dividono dalla piana. Necessarie scarpe idonee a sentieri di montagna.

La vetta del Colle Crosio sullo sfondo dell'Alben-foto di dicembre 2024

ITINERARI SUI COLLI AD OCCIDENTE DI CLUSONE
I versanti occidentali del borgo baradello sono soleggiatissimi. Non per niente uno dei colli che lo delimitano è il Col Gratì, così denominato perchè il suo microclima consentiva, nel passato remoto, la coltivazione della vite. Gratì, infatti, definisce il sapore del tipico del vino bollito con i grappoli, o raspi, dell'uva.

Colli e montagne ad occidente di Clusone, visti da San Lucio-foto di novembre 2023

La posizione particolarmente soliva ha consentito di edificare, sotto il Monte Simèr, il nucleo più antico di Clusone. I primi a risiedervi furono i Romani, che sfruttarono le naturali protezioni delle cime per coprirsi le spalle e consentivano di evitare i venti freddi che scendevano dalla Presolana e colpivano il lato opposto dell'altipiano. Il dettaglio di un'escursione, che parte dal centro storico di Clusone, raggiunge il Simèr per proseguire fino al Blum, è pubblicato in questo blog al seguente link: https://dislivellozero.blogspot.com/2022/11/un-anello-da-clusone-alla-conquista.html.

Il Sapèl Né ed il monte Secco dalla piana di Clusone-foto di novembre 2024.

Poco più a sud si trova invece la piramide erbosa del Sapèl Né, che divide la Piana di Clusone dal piccolo borgo di Piario. Dalla cima si gode un panorama meraviglioso, che merita la fatica della salita. In questo blog trovate il dettaglio dell'escursione che la raggiunge con partenza dal cimitero di Piario: https://dislivellozero.blogspot.com/2022/09/da-piario-alla-vetta-del.html.

Ai Prati Mini-foto di aprile 2022

Ai piedi del versante occidentale del Sapel Nè si trova invece una serie di coltivi, con le rispettive cascine, che offrono un ambiente bucolico in cui si possono effettuare semplici ma gratificanti passeggiate. Siamo nella zona dei prati Mini, vicini al centro di atletica leggera, e questo è il dettaglio della relativa passeggiata: https://dislivellozero.blogspot.com/2022/04/lanello-dei-prati-mini-di-clusone-una.html.
Lavori in corso al parco del monte Polenta-foto di dicembre 2024.

Tra i colli che chiudono il versante occidentale della piana di Clusone bisogna citare il Castello, o Castelì, perchè somiglia ad una catasta di legna o castél, per l'antico gergo contadino. Oggi tutti lo chiamano monte Polenta, perchè... basta guardarlo. Prima che si realizzasse qualsiasi impianto sciistico in zona, i declivi di questo placito panettone accolsero le prime scivolate sulla neve, compiute prevalentemente con le slitte ed i primi, lunghissimi e rudimentali, sci di legno grezzo. Alla fine del secolo scorso il versante meridionale del monte Polenta è stato parzialmente asportato per fare posto alla variante stradale che porta in Val Borlezza. In tempi recenti si sta realizzando un largo sentiero pavimentato ed attrezzato che sale a spirale fino alla suo sommità, da dove si potrà godere una vista a 360° sul territorio di Clusone. La spesa per questo tracciato si aggirerà sui 200.000 euro.

Vacche Highlander nei pascoli del Lirù-foto di novembre 2024.

ITINERARI SUI COLLI AD ORIENTE DI CLUSONE
Sul lato opposto della Piana, a lato dei coltivi del Lirù, del Ger, della Spessa e della Lama, si ergono una serie di terrazzi gradonati che si possono raggiungere percorrendo stradine asfaltate o sterrate a bassissima intensità di traffico. Quelle in piano sono frequentate dai residenti, da ciclisti e pedoni, in cerca di passeggiate tranquille e rigeneranti. Sui terrazzi dominano antiche case rurali, in parte ristrutturate, e qualche roccolo. Vale la pena affrontare le brevi salite che ne raggiungono l'apice, per scoprire angoli e visuali insolite e particolari.

Un terrazzo gradinato sopra via Lama-foto di aprile 2017.

Al limite della Piana, ai piedi della Spessa, si erge il verdissimo Colle Beur, così chiamato per la sua forma a pan di burro. A suo tempo era zona per l'uccellagione, lasciando a ricordo numerosi roccoli, in gran parte ristrutturati. Ora è terra di funghi. Le sue pendici sono percorse da una strada a pagamento che sale fino a San Lucio, mentre uno sterrato che si trasforma in traccia raggiunge la cima del Beur dal Campeggio Pineta. 

 Il sentiero che, da San Lucio, sale al Pianone-foto di aprile 2019

Gli escursionisti che prediligono i sentieri ben segnalati, all'inizio della strada a pagamento trovano un piccolo parcheggio dove parte il nuovo percorso ciclo-pedonale che, superando circa 400 metri di dislivello, porta al Rifugio San Lucio. Un tempo era l'antica mulattiera del Disiòl, spesso percorsa da slitte cariche di legna, fogliame e strame per il bestiame. Chi ha gambe e polmoni idonei, può optare anche per la direttissima, un tempo chiamato sentiero Sucù, che si inerpica in verticale nel bosco.  Maggiori informazioni su questo sito: https://viebike.visitclusone.it.

La chiesetta di San Lucio-foto di agosto 2023.

Dal parcheggio di San Lucio, partono invece diverse escursioni che percorrono i declivi del monte per eccellenza dei clusonesi, che si estende fino alla vetta del Formico ed ai crinali del Fogarolo. In questo blog si suggeriscono due tracciati ad anello. Il primo raggiunge la zona del Fogarolo passando dalla Forcella Larga. Il rientro avviene attraversando i prati di Pendesa e del Pianone. Il link di collegamento è: https://dislivellozero.blogspot.com/2019/05/san-lucio-forcella-larga-fogarolo-san.html.

La cima del Pizzo Formico dai prati del Pianone-foto di novembre 2023

La seconda proposta di escursione raggiunge la vetta del panoramicissimo Pizzo Formico. La discesa prevede una deviazione che porta nel fitto bosco della Baita delle Ortiche e del Fontanino del Vendol. Il dettaglio è reperibile qui: https://dislivellozero.blogspot.com/2023/08/da-san-lucio-alla-panoramica-cima-del.html.

Il Pianone e la catena delle Orobie dal sentiero di salita al Formico-agosto 2023

La località di San Lucio merita due note storiche: venne così denominata in seguito alla edificazione dell'omonima chiesetta, dedicata al santo protettore dei mandriani e dei caseificatori.  Durante l'epidemia di peste del 1630, venne utilizzata come rifugio dai proprietari di poderi e casali dei dintorni. Dall'omonimo rifugio si può ammirare uno dei più bei panorami dell'altipiano, dominato dalla massiccia mole della Presolana. Nei dintorni della chiesetta parte anche una traccia ben segnalata che, attraversando una splendida abetaia, raggiunge gli ampi pascoli ondulati della zona del Pianone. Una gradevole passeggiata di 200 metri di dislivello che porta ad ammirare la bella cuspide del Pizzo Formico.

Una stradetta ad uso agricolo al confine con Rovetta-foto di marzo 2019

Altre note:

Raggiungere l'Altipiano di Clusone: Clusone dista circa 35 km dal centro di Bergamo, percorribili in una quarantina di minuti. Dalla città si percorre la statale 671 della Val Seriana fino al bivio di Ponte Nossa, dove si volta a destra, salendo i tornanti in direzione di Clusone. Si supera la rotonda per l'ospedale di Piario e subito si entra nella vasta piana. Alla successiva rotonda si gira a destra per andare verso il centro del borgo baradello. Invece, per andare a San Lucio si procede diritti per qualche centinaio di metri, trovando la relativa deviazione, ben segnalata sulla destra.

La Presolana dai pascoli di San Lorenzo-foto di ottobre 2020.


Bibliografia: Dal volume: Clusone-itinerari tra colli e terrazzi, oggi e ieri / testi e foto di Nicola Morali, editrice Ferrari ho raccolto una serie di notizie storiche e geografiche che hanno arricchito questo post. Il volume  è stato stampato nell'ottobre 2003 ed è disponibile nelle biblioteche di Clusone, Castione della Presolana e Rovetta. Per chi è interessato ad altri itinerari escursionistici in zona, consiglio la guida intitolata: CLUSONE & CASTIONE-l'altipiano della Presolana per tutte le stagioni, realizzato da Alessandra e Anna Chiara Merisio, Lyasis Edizioni, stampato ad aprile 2023, 15 €.

Ai Prati Mini-foto di novembre 2024.


Carte escursionistiche:  La cartina escursionistica più aggiornata per questa zona è quella realizzata dalle Edizioni Canova, dal titolo: ALTA VALLE SERIANA-VAL DI SCALVE in scala 1:40.000. Una cartina dei sentieri della zona che gravita attorno a San Lucio è invece  disponibile gratuitamente al Rifugio San Lucio ed all'Infopoint di Clusone, in Piazza Orologio 21.

La chiesetta dei morti nuovi a Fiorine-foto di luglio 2018