|
Colle di Crosio con i monti Vaccaro e Secco, dalla piana di Clusone-foto di marzo 2024. |
L'altipiano di Clusone è adatto ad ogni tipo di escursione, dalle semplici passeggiate alle escursioni che richiedono una certa gamba per superare dislivelli anche significativi. E' un territorio vasto, ben soleggiato anche in inverno ed ha la particolarità di non essere mai stato toccato da sconvolgimenti atmosferici o dissesti ambientali.
|
La Presolana fa da sfondo al Pianone-foto di aprile 2019 |
PASSEGGIARE NELLA PINETA E SULLA PIANA DI CLUSONE
La piana, nella quale è possibile effettuare passeggiate adatte anche alle famiglie con bambini, è circondata da colli arrotondati e da terrazzi gradinati, risultato della sedimentazione dei detriti morenici depositati dai ghiacciai nel corso dei millenni. A sud è delimitata dalla Selva, una folta pineta composta prevalentemente da pini selvatici, abeti rossi e frassini. Un freschissimo polmone verde che accompagna la storia millenaria di Clusone almeno dall'alto medioevo. Un documento storico conservato negli archivi della Biblioteca Maj di Bergamo Alta ne certifica la presenza già nel 1303.
|
La ciclopedonale che attraversa la pineta di Clusone-foto di luglio 2018
|
Lungo la strada che conduce all'Ospedale di Piario si trovano due parcheggi. Quello di sinistra è a servizio di un percorso vita ad anello, in gran parte ombreggiato da alti pini, corredato da pannelli didattici sulla composizione della pineta stessa. Dal parcheggio di destra partono invece alcuni sentieri che si collegano con la ciclabile proveniente da Ponte Selva e che consentono di raggiungere il Parco Avventura o di superare la provinciale, bypassandola con un ponte pedonale, ed arrivare in località Busgarina, sul lato orientale della Piana di Clusone.
|
Asini al pascolo nella piana di Clusone-foto di novembre 2024 |
|
I pascoli del Lirù dopo le abbondanti piogge di novembre 2024. |
Camminando nella piana è inevitabile essere attratti dalla cima del Colle Crosio, sulla cui cima, posta a 720 m. di quota,è ben visibile la chiesetta della Trinità. Nel periodo della peste manzoniana, l'edificio sacro venne utilizzato come luogo di quarantena per i soldati di Clusone che tornavano a casa. E' possibile raggiungere la cima al Colle Crosio tramite un sentiero che parte dietro il supermercato CONAD. Ripidi strappi nel bosco superano il centinaio di metri di dislivello che la dividono dalla piana. Necessarie scarpe idonee a sentieri di montagna.
|
La vetta del Colle Crosio sullo sfondo dell'Alben-foto di dicembre 2024 |
ITINERARI SUI COLLI AD OCCIDENTE DI CLUSONE
I versanti occidentali del borgo baradello sono soleggiatissimi. Non per niente uno dei colli che lo delimitano è il Col Gratì, così denominato perchè il suo microclima consentiva, nel passato remoto, la coltivazione della vite. Gratì, infatti, definisce il sapore del tipico del vino bollito con i grappoli, o raspi, dell'uva.
|
Colli e montagne ad occidente di Clusone, visti da San Lucio-foto di novembre 2023 |
La posizione particolarmente soliva ha consentito di edificare, sotto il Monte Simèr, il nucleo più antico di Clusone. I primi a risiedervi furono i Romani, che sfruttarono le naturali protezioni delle cime per coprirsi le spalle e consentivano di evitare i venti freddi che scendevano dalla Presolana e colpivano il lato opposto dell'altipiano. Il dettaglio di un'escursione, che parte dal centro storico di Clusone, raggiunge il Simèr per proseguire fino al Blum, è pubblicato in questo blog al seguente link:
https://dislivellozero.blogspot.com/2022/11/un-anello-da-clusone-alla-conquista.html.
|
Il Sapèl Né ed il monte Secco dalla piana di Clusone-foto di novembre 2024. |
Poco più a sud si trova invece la piramide erbosa del Sapèl Né, che divide la Piana di Clusone dal piccolo borgo di Piario. Dalla cima si gode un panorama meraviglioso, che merita la fatica della salita. In questo blog trovate il dettaglio dell'escursione che la raggiunge con partenza dal cimitero di Piario: https://dislivellozero.blogspot.com/2022/09/da-piario-alla-vetta-del.html.
|
Ai Prati Mini-foto di aprile 2022 |
|
Lavori in corso al parco del monte Polenta-foto di dicembre 2024. |
Tra i colli che chiudono il versante occidentale della piana di Clusone bisogna citare il Castello, o Castelì, perchè somiglia ad una catasta di legna o castél, per l'antico gergo contadino. Oggi tutti lo chiamano monte Polenta, perchè... basta guardarlo. Prima che si realizzasse qualsiasi impianto sciistico in zona, i declivi di questo placito panettone accolsero le prime scivolate sulla neve, compiute prevalentemente con le slitte ed i primi, lunghissimi e rudimentali, sci di legno grezzo. Alla fine del secolo scorso il versante meridionale del monte Polenta è stato parzialmente asportato per fare posto alla variante stradale che porta in Val Borlezza. In tempi recenti si sta realizzando un largo sentiero pavimentato ed attrezzato che sale a spirale fino alla suo sommità, da dove si potrà godere una vista a 360° sul territorio di Clusone. La spesa per questo tracciato si aggirerà sui 200.000 euro.
|
Vacche Highlander nei pascoli del Lirù-foto di novembre 2024. |
ITINERARI SUI COLLI AD ORIENTE DI CLUSONE
Sul lato opposto della Piana, a lato dei coltivi del Lirù, del Ger, della Spessa e della Lama, si ergono una serie di terrazzi gradonati che si possono raggiungere percorrendo stradine asfaltate o sterrate a bassissima intensità di traffico. Quelle in piano sono frequentate dai residenti, da ciclisti e pedoni, in cerca di passeggiate tranquille e rigeneranti. Sui terrazzi dominano antiche case rurali, in parte ristrutturate, e qualche roccolo. Vale la pena affrontare le brevi salite che ne raggiungono l'apice, per scoprire angoli e visuali insolite e particolari.
|
Un terrazzo gradinato sopra via Lama-foto di aprile 2017. |
Al limite della Piana, ai piedi della Spessa, si erge il verdissimo Colle Beur, così chiamato per la sua forma a pan di burro. A suo tempo era zona per l'uccellagione, lasciando a ricordo numerosi roccoli, in gran parte ristrutturati. Ora è terra di funghi. Le sue pendici sono percorse da una strada a pagamento che sale fino a San Lucio, mentre uno sterrato che si trasforma in traccia raggiunge la cima del Beur dal Campeggio Pineta.
|
Il sentiero che, da San Lucio, sale al Pianone-foto di aprile 2019 |
Gli escursionisti che prediligono i sentieri ben segnalati, all'inizio della strada a pagamento trovano un piccolo parcheggio dove parte il nuovo percorso ciclo-pedonale che, superando circa 400 metri di dislivello, porta al Rifugio San Lucio. Un tempo era l'antica mulattiera del Disiòl, spesso percorsa da slitte cariche di legna, fogliame e strame per il bestiame. Chi ha gambe e polmoni idonei, può optare anche per la direttissima, un tempo chiamato sentiero Sucù, che si inerpica in verticale nel bosco. Maggiori informazioni su questo sito: https://viebike.visitclusone.it.
|
La chiesetta di San Lucio-foto di agosto 2023. |
Dal parcheggio di San Lucio, partono invece diverse escursioni che percorrono i declivi del monte per eccellenza dei clusonesi, che si estende fino alla vetta del Formico ed ai crinali del Fogarolo. In questo blog si suggeriscono due tracciati ad anello. Il primo raggiunge la zona del Fogarolo passando dalla Forcella Larga. Il rientro avviene attraversando i prati di Pendesa e del Pianone. Il link di collegamento è: https://dislivellozero.blogspot.com/2019/05/san-lucio-forcella-larga-fogarolo-san.html.
|
La cima del Pizzo Formico dai prati del Pianone-foto di novembre 2023 |
La seconda proposta di escursione raggiunge la vetta del panoramicissimo Pizzo Formico. La discesa prevede una deviazione che porta nel fitto bosco della Baita delle Ortiche e del Fontanino del Vendol. Il dettaglio è reperibile qui: https://dislivellozero.blogspot.com/2023/08/da-san-lucio-alla-panoramica-cima-del.html.
|
Il Pianone e la catena delle Orobie dal sentiero di salita al Formico-agosto 2023 |
La località di San Lucio merita due note storiche: venne così denominata in seguito alla edificazione dell'omonima chiesetta, dedicata al santo protettore dei mandriani e dei caseificatori. Durante l'epidemia di peste del 1630, venne utilizzata come rifugio dai proprietari di poderi e casali dei dintorni. Dall'omonimo rifugio si può ammirare uno dei più bei panorami dell'altipiano, dominato dalla massiccia mole della Presolana. Nei dintorni della chiesetta parte anche una traccia ben segnalata che, attraversando una splendida abetaia, raggiunge gli ampi pascoli ondulati della zona del Pianone. Una gradevole passeggiata di 200 metri di dislivello che porta ad ammirare la bella cuspide del Pizzo Formico.
|
Una stradetta ad uso agricolo al confine con Rovetta-foto di marzo 2019 |
Altre note:
Raggiungere l'Altipiano di Clusone: Clusone dista circa 35 km dal centro di Bergamo, percorribili in una quarantina di minuti. Dalla città si percorre la statale 671 della Val Seriana fino al bivio di Ponte Nossa, dove si volta a destra, salendo i tornanti in direzione di Clusone. Si supera la rotonda per l'ospedale di Piario e subito si entra nella vasta piana. Alla successiva rotonda si gira a destra per andare verso il centro del borgo baradello. Invece, per andare a San Lucio si procede diritti per qualche centinaio di metri, trovando la relativa deviazione, ben segnalata sulla destra.
|
La Presolana dai pascoli di San Lorenzo-foto di ottobre 2020. |
Bibliografia: Dal volume: Clusone-itinerari tra colli e terrazzi, oggi e ieri / testi e foto di Nicola Morali, editrice Ferrari ho raccolto una serie di notizie storiche e geografiche che hanno arricchito questo post. Il volume è stato stampato nell'ottobre 2003 ed è disponibile nelle biblioteche di Clusone, Castione della Presolana e Rovetta. Per chi è interessato ad altri itinerari escursionistici in zona, consiglio la guida intitolata: CLUSONE & CASTIONE-l'altipiano della Presolana per tutte le stagioni, realizzato da Alessandra e Anna Chiara Merisio, Lyasis Edizioni, stampato ad aprile 2023, 15 €.
|
Ai Prati Mini-foto di novembre 2024. |
Carte escursionistiche: La cartina escursionistica più aggiornata per questa zona è quella realizzata dalle Edizioni Canova, dal titolo: ALTA VALLE SERIANA-VAL DI SCALVE in scala 1:40.000. Una cartina dei sentieri della zona che gravita attorno a San Lucio è invece disponibile gratuitamente al Rifugio San Lucio ed all'Infopoint di Clusone, in Piazza Orologio 21.
|
La chiesetta dei morti nuovi a Fiorine-foto di luglio 2018 |